Che Edimio Morganti sia stata una scelta azzeccata o meno, è argomento che appartiene al passato. Di certo è stata scelta contestata e discussa. Roma-Inter la si è archiviata da quasi 24 ore e il risultato finale ha evitato qualunque tipo di polemiche. Che, in caso di punteggio differente dalla vittoria giallorossa, sarebbero state veementi, aspre, a tal punto dure da tenere banco per settimane e settimane. Del resto, Morganti è scelta partorita nella mente di Collina. Il tifo più scalmanato avrebbe avuto vita facile a trapassare quell’appellativo – ladri – da chi ne è titolare nell’immaginario collettivo (e non così tanto a torto, insegna la storia più recente) a chi è stata spesso vittima di angherie arbitrali. Dalla Juventus all’Inter. Sarebbero bastati – avanzavano pure – due episodi: il gol di Milito in netto fuorigioco (nel nascere dell’azione) e il contatto tra Julio Cesar e Matteo Brighi in area nerazzurra che Morganti ha giudicato in maniera inequivocabile. Simulazione e giallo per il giallorosso, in realtà toccato per davvero dall’estremo nerazzurro.