Nuova Roma, regole ferree e disciplina

 Dal Corriere dello Sport:

E’ una Roma da rifondare, il ciclo è finito, il progetto verrà sostituito con uno nuovo. C’è aria di smobilitazione a Trigoria. La nuova società, che dovrebbe insediarsi la prossima settimana, ha in programma grossi cambiamenti. Si ripartirà da zero, o quasi. Squadra più giovane, stipendi più bassi, voglia di voltare pagina. L’organico attuale ha un’età media troppo alta e c’è bisogno di ricreare uno spogliatoio, dove giocatori che sono qui da anni hanno una leadership indiscussa, ma per certi versi fortemente condizionante. Ci saranno regole ferree e il rispetto della disciplina.

Roma, DiBenedetto scalpita: vuole presentarsi

 Da Il Corriere dello Sport:

Di Benedetto è un fantasma. Gli americani sono scappati. Gli americani non hanno un euro. Alla fine la Roma la prenderà Angelucci. E via di questo passo. Fossero vere le notizie diffuse, negli ultimi giorni, dai velinari di professione, ci sarebbe da preoccuparsi per il futuro del la Roma. Perché gli stessi velinari forse non hanno ben presente la si­tuazione economica della società giallorossa. Che definire ai limiti del collasso, è nei numeri dell’ultima se mestrale, previsione annuale com presa che certifica un meno trentacinque milioni, in somma non c’è da in ventarsi nulla.
ACCORDO
– La realtà è un po’ diversa. Come, anche ieri, ha fatto filtrare Unicredit che da settimane è in trat tativa per la cessione del pacchetto di mag gioranza della società giallorossa. Cioè sia mo agli sgoccioli di un accordo che, nella sua sostanza, tra l’al tro, è stato trovato da tempo. I prossimi set te- dieci giorni ci da ranno le risposte definitive. E secon do sempre quello che fa capire l’Isti tuto bancario di piazza Cordusio, le risposte saranno che la Roma avrà una nuova proprietà, il gruppo ame ricano capitanato da mister Tom Di-Benedetto, altri tre soci (per ora), Pallotta, D’Amore e Rouane, che ac quisiranno la società giallorossa per una cifra intorno ai centodieci milio i di euro (di cui 77 per il 67%), il re sto tra Opa e riacquisto di Trigoria e marchio che la gestione virtuosa, ne gli anni scorsi, aveva pensato bene dicedere per fare cassa.

Cessione Roma: i nuovi proprietari dovranno ricapitalizzare subito

 Dal Corriere Dello Sport:

Il conto alla rovescia continua. Tra Roma e gli Usa, continuano gli scambi di documenti, contratti, patti parasociali per arrivare entro il quindici di questo mese alle firme sul definitivo passaggio di proprietà. A questo proposito, continuano a circolare voci piuttosto divertenti (per non dire di peggio) sulla composizione del gruppo di americani che assumeranno il controllo della Roma avendo come socio di minoranza Unicredit. La disinformazione continua a prosperare nella speranza che possa accadere qualcosa a uso e consumo di qualcuno (anzi più di uno). Eppure i conti della semestrale resi pubblici lunedì scorso, dovrebbero aver convinto un po’ tutti che la situazione della società giallorossa era (è) da allarme rosso. Non si può non sottolineare come, fino a un paio di anni fa, i conti giallorossi erano stati tenuti efficacemente sotto controllo, adesso invece, all’alba del fair-play finanziario e con un cambio di proprietà imminente, siano diventati allarmanti per non dire di peggio, come se a Trigoria, all’improvviso, due più due non facesse più quattro. Misteri della matematica. La conseguenza è che i nuovi proprietari si troveranno in una situazione che li costringerà, in un paio d’anni, a triplicare l’investimento iniziale quantificabile tra i 110 e i 120 milioni, con il rischio che una mancata qualificazione alla prossima Champions, possa peggiorare ulteriormente le cose.

Unicredit anticipa gli stipendi alla Roma

 Dal Sole24Ore:

UniCredit ha dato un’anticipazione finanziaria di 25 milioni di euro all’As Roma l’11 febbraio scorso. Appena in tempo per pagare gli stipendi arretrati dei calciatori, poche ore prima che scadesse il «termine perentorio» fissato dalla Figc, il 14 febbraio. La tagliola che avrebbe fatto scattare la penalizzazione di punti nel campionato di serie A. Francesco Totti e compagni da quasi un anno ricevono la busta paga con un ritardo medio di tre mesi. Lo conferma la relazione sui conti del semestre al 31 dicembre 2010, approvata dal consiglio di amministrazione presieduto da Rosella Sensi. La banca, azionista al 49% della Compagnia Italpetroli, la società della famiglia Sensi che custodisce il pacchetto del 67% della Roma in vendita, continua ad assistere il club mentre è in corso il negoziato in esclusiva per la vendita all’italo-americano Thomas DiBenedetto e alla sua cordata, piuttosto misteriosa. Intanto è UniCredit che consente alla Roma di galleggiare.

Roma caput media

 Da Milano Finanza:

Immaginate che arrivi a casa una cartellina contenente due biglietti della As Roma, immaginate poi che davanti allo stadio vi aspetti qualcuno che vi porti a visitare gli spogliatoi e quindi vi accompagni in campo per osservare la squadra mentre si scalda.
Immaginate infine di pranzare e poi di vedere la partita seduti in comode poltrone con un video davanti per rivedere i goal e le azioni dei vostri beniamini. Tutto questo tra poco potrebbe accadere anche a Roma se il piano di Thomas R. DiBenedetto e dei suoi soci per trasformare la As Roma da un football club ad una media company potrà realizzarsi.

Gli americani studiano la squadra prima della rifondazione

 Dal Tempo:

Internet, satellite, videoconferenze: la nuova Roma sta nascendo sottotraccia grazie alla potenza dei «new media». Tra una sbirciata degli americani alle partite e i contatti continui con i referenti italiani, i prossimi proprietari del club hanno già iniziato a lavorare sul futuro.
Al di là della rivoluzione societaria (strategie, sponsor, comunicazione, stadio etc.) c’è tanto da fare dal punto di vista tecnico. La Roma è una squadra vecchia – l’età media è 29,3 anni – con diversi giocatori scontenti, qualche «big» che ha chiesto di partire e un allenatore poco gradito al gruppo.

Progetto DiBenedetto-Roma: quattro acquisti

 Dal Corriere dello Sport:

Il fattore tempo. Do­vrebbe essere la priorità delle priorità di tutti quelli che han­no a cuore le sorti della Roma del presente e del futuro. Per­ché dire che prima si conclu­derà questo periodo di transi­zione e meglio sarà per il pro­getto Roma che dovrà partire con la nuova proprietà, è co­me scoprire l’acqua calda.
TELEFONATE – Comincia­re oggi a lavorare sulla Roma del prossimo an­no è un conto, farlo tra due mesi è un altro. Ep­pure non tutti vogliono bene alla Roma, anche se danno alle stampe l’esatto contrario. E’ la storia di chi pensa al proprio orticello.

Rifondazione Romanista

 Dal Romanista:

Ecco punto per punto il progetto statunitense per la rifondazione romanista per ciò che non concerne gli aspetti meramente tecnici della squadra:
BUSINESS PLAN – Nel loro dossier, gli americani auspicano per l’As Roma un futuro da media company. Una media company, tanto per citare un esempio che conoscono tutti, è Facebook. Che c’entra allora l’As Roma? Cominciamo col dire che questo della media company è solo uno dei punti, fondamentali certo, su cui si poggia un “business plan” ben più articolato. La comunicazione sarà il piatto forte. Gli americani sfrutteranno tutti i canali possibili per mostrare la bellezza di Roma, e dell’As Roma, nel mondo. Il loro (oddio, loro?) slogan è: «Tutte le strade portano all’As Roma». Sarà rivoluzionato il sito internet asroma.it, che doveva essere rinnovato già qualche anno fa.

DiBenedetto al lavoro per la nuova Roma

 Da Repubblica.it:

“Quanto prima intendiamo avviare il nostro progetto di crescita che mira a valorizzare società e squadra”. La promessa di DiBenedetto – che suona tanto come il primo proclama di un nuovo imperatore – è chiara come la luce del sole. Il gruppo statunitense ha già pronto il piano d’attacco a Trigoria. Rinnovamento, la parola d’ordine. Dai dirigenti che abiteranno Trigoria alla comunicazione, dagli sponsor al parco giocatori fino al settore giovanile.

Cessione Roma: Di Benedetto e Co. pronti a valorizzare il marchio

 Cessione Roma: concessa l’esclusiva a DiBenedetto. Dall’AdnKronos:

Il Consiglio di amministrazione di Newco Roma ha concesso il mandato per l’acquisto della squadra giallorossa alla cordata statunitense capeggiata da Thomas R. DiBenedetto. Previsto uno sviluppo delle attività commerciali dagli attuali 136 milioni a circa 175 milioni di euro nel 2015.
Questa mattina si era svolta una riunione informale tra i componenti della Newco Roma, il presidente Attilio Zimatore, Rosella Sensi e Antonio Muto, insieme ai legali, e in teleconferenza con i vertici di Unicredit, per valutare le integrazioni alla documentazione presentata dal consorzio Usa, che poi nel pomeriggio ha avuto il via libera.

Cessione Roma, il progetto Usa: la Roma come New York Yankees, comprese le cheerleaders

 Cessione Roma: l’esclusiva della trattativa affidata alla cordata guidata da Thomas DiBenedetto. Dall’AdnKronos:

La Roma come i New York Yankees, in campo e fuori. Una squadra competitiva sul terreno di gioco e un marchio di successo a livello mondiale. Sono gli obiettivi della cordata statunitense che punta ad acquistare l’AS Roma, molto più di un semplice club. La società giallorossa ha il potenziale per diventare un brand in grado di imporsi rapidamente a livello planetario. Il marchio AS Roma, secondo gli acquirenti a stelle e strisce, merita la stessa attenzione e il medesimo trattamento che viene riservato alle icone dello sport.

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