Da Il Romanista:
Non si ferma l’ondata di entusiasmo successiva alla vittoria sull’Inter. Anche ieri mattina, dopo la festosa accoglienza di lunedì pomeriggio, più di cento tifosi hanno atteso i calciatori giallorossi fuori dai cancelli del “Bernardini” Nel corso dell’allenamento in molti sono anche saliti su scalette o sui tetti delle proprie auto per incitare Ranieri i suoi ragazzi.
Dopo il tradizionale riscaldamento e un po’ di atletica, il gruppo è stato diviso in due parti per un primo assaggio di tattica, con Pizarro jolly – in fratino bianco – a lanciare l’azione ora verso una ora verso l’altra squadra.
Da Il Romanista:
Dalla Gazzetta dello Sport:
Da Il Romanista:
Si riparte. Roma al lavoro con la testa proiettata verso Bari, dove sabato va in scena la 32a giornata di serie A. Si torna al lavoro in un clima di euforia evidente e immaginabile, tenedo conto dell’impresona da cui si è reduci. Ad accogliere i calciatori in un clima di festa e ovazione generale, una conquantina di tifosi animati dalle migliori intenzioni. Al Fulvio Bernardini sembra un Carnevale di colori che con la prossimità pasquale si intona ugualmente alla grande. Francesco Totti e Daniele De Rossi arrivano al campo tra ovazioni di ogni tipo, sentiti e appassionati anche gli inni riservati a Luca Toni e David Pizarro. Cori e incitamento a parte, colpisce uno striscione appoggiato ai muri di cinta del centro sportivo nel quale c’è scritto: “Dove sono i contestatori. Nascosti come vigliacconi. Lode a te Rosella Sensi“.
Luca Toni e Daniele De Rossi. Pittori a tinteggiare un quadro che si sta componendo in maniera imprevista. Il campionato di serie A più incerto degli ultimi anni – con tre squadre racchiuse in tre punti – ha circoscritto le candidate al tricolore. Inter, Roma, Milan. Che arrivano alla volata finale in condizioni fisiche e mentali diametralmente opposte. I nerazzurri hanno un vantaggio misero ma anche la garanzia che, dovessero riuscire a sfruttarlo, i risultati delle altre due sarebbero superflui. Un punto in più sulla Roma, tre sul Milan (che contro la Lazio ha fatto 1-1).
Una città intera ferma e immobile per 90′. nel corso di Roma-Inter, oltre ai 70 mila giallorossi dell’Olimpico, c’era l’altra città – quella che allo stadio non è riuscita a entrarci – capace di far tremare porte e finestre in occasione delle reti di Daniele De Rossi e Luca Toni. In un istante sono spuntati cortei che si affollavano sempre più, con il passare dei minuti. Da La Gazzetta dello Sport:
Daniele De Rossi nel dopogara di Roma–Inter, ha commentato la vittoria giallorossa: “Ho preso la solita botta alla tibia. Per fortuna però ho un parastinco in carbonio che mi protegge meglio, però ho preso una bella botta. Sarei anche rimasto in campo, ma sarebbe stata una bestemmia quando in panchina c’è uno come Brighi. Il bacio al parastico? C’è mia figlia ritratta. Non bacio il parastinco ma il volto di mia figlia. Il bacio allo scudetto? La Roma la amo troppo. Viene subito dopo mia figlia. Non è ruffianeria. Quando segno non posso fare le orecchie alla Toni, non ci riesco. Lo scudetto? Ora ci si deve credere. All’inizio ero molto scettico. Adesso sarebbe un delitto non provarci. Però l’Inter è uno squadrone, hanno tutto. Però speriamo che la Champions possa distrarli. Dobbiamo provarci per noi e per i tifosi.