L’esclusione di Francesco Totti era da mettere in preventivo. Marcello Lippi aveva paventato la convocazione del Capitano giallorosso in vista dei Mondiali 2010 in Sud Africa ma pare chiaro – ormai – che sulla presenza del 10 capitolino non vi sia più alcuna speranza. Che abbia influito l’episodio di Coppa Italia, che abbia influito il lungo infortunio subito dal Pupone? Difficile dirlo, pare invece evidente che il viareggino abbia le idee chiarissime. Sa quale sarà il gruppo, confermato rispetto alle indiscrezioni, e opterà con ogni probabilità nell’innesto di uno, due calciatori che hanno ben figurato nella stagione agli sgoccioli. Questi – azzardiamo ma il compito non pare difficile – i 30 convocati allo stage pre-convocazioni:
Da La Gazzetta dello Sport:
Da La Gazzetta dello Sport:
Tifare Lazio no. Non ce la faccio. Alla fine ho deciso. Anche se Daniele De Rossi, alla fine di Parma-Roma, lo ha detto senza mezze misure: “Ce la farà a tifare Lazio? Sì, sì, ce la faccio“. Io non ci riesco. Spero nel pari tra biancocelesti e Inter, ovvio, ma provo a prenderla per vie traverse. Non capisco quante motivazioni possano avere – in un ambiente, quello del tifo biancoceleste, che non vuole servire lo scudetto alla Roma su un piatto d’argento perchè sarebbe un’onta incancellabile – Tommaso Rocchi e compagni a dare il massimo contro i nerazzurri. Allora, la prendo alla larga. C’è solo una possibilità perchè la Lazio recuperi – in quattr’e quattr’otto – ogni determinazione per fare bene contro gli uomini di Josè Mourinho: che l’Atalanta batta il Bologna nello scontro diretto di oggi pomeriggio. In tal caso, la classifica si accorcerebbe e le tre squadre (Bologna, Atalanta e Lazio) sarebbero comprese in tre punti. Poi, di conseguenza, se i biancocelesti non facessero nemmeno un punto contro l’Inter, avrebbero da patire fino alla fine.
Da Leggo:
Da Il Tempo:
Dopo la bruciante sconfitta di domenica contro la Sampdoria, Claudio Ranieri dovrà lavorare più sulla testa che sulle gambe dei giocatori in vista della trasferta di Parma. Da Il Corriere dello Sport:
Roma, scudetto, Sampdoria, Pazzini: Francesco Totti e Daniele De Rossi sono i due calciatori giallorossi sulle cui spalle, oltre a esserci il peso di una squadra che ne riconosce l’indispensabilità tattica e tecnica, s’è piombata come un macigno insostenibile tutta la pressione psicologica inclusa nella volata scudetto. Non pensarci, poi ricredersi, poi ancora starci dentro. Infine, provare un dolore atroce che non è l’avvicinarsi di una resa quanto piuttosto l’incunearsi di una amarezza inevitabile. Dovevano passare la notte, il Capitano e Capitan Futuro. Avrebbero avuto bisogno di tempo – qualche ora – per metabolizzare la sconfitta, alleggerire la pesantezza, tornare a vedere barlumi di luce. Per adesso è fioca.