Le polemiche sulla Tessera del Tifoso, annunciata dal Ministro degli Interni Roberto Maroni come operativa già dal prossimo campionato, coinvolgono anche Daniele De Rossi che ha rischiato di finire coinvolto – anzi, c’è finito proprio – in uno deu cosiddetti incidenti diplomatici. “Servirebbe anche la Tessera del Poliziotto“, ha dichiarato Capitan Futuro nel corso dell’odierna conferenza stampa dal ritiro azzurro del Sestriere e in riferimento ai recenti casi di abuso di potere esercitato da parte delle forze dell’Ordine nei confronti di Stefano Gugliotta (picchiato da agenti di guardia all’Olimpico nel post Roma-Inter per non aver fatto…NIENTE). Scandalo. In Italia certa verità non si può dire. E’ intervenuta immediatamente la Figc che, attraverso un comunicato, ha preso le distanze dalle parole del centrocampista: “La Federazione italiana giuoco calcio vuole confermare oggi, superando dichiarazioni che non condivide e che non possono mettere in discussione rapporti, ruoli e responsabilità, pieno apprezzamento per il lavoro che le Forze dell’Ordine svolgono costantemente per garantire serenità e sicurezza al mondo del calcio. Ribadiamo il nostro grazie più convinto a tutte le Forze dell’Ordine che con spirito di sacrificio, e spesso in condizioni difficili e delicate, prestano il loro servizio a tutela dell’interesse generale, dentro e fuori gli stadi.
Marco Materazzi, in un colpo solo, è riuscito a parlare male di Daniele De Rossi e assimilarsi – per carattere e modo di fare – a Francesco Totti. Si sente legato al Capitano della Roma, il centrale interista, da un’amicizia che nel corso degli anni recenti (l’apice al Mondiale 2006) si è cementata. A campionato concluso, Matrix ha ripreso l’episodio della finale di Coppa Italia – quello del calcio di Totti a Balotelli – per dire che: “Francesco ha sbagliato, lo ha ammesso e ha chiesto scusa: lui è uno vero come me. Lui è il capitano passato, presente e futuro della Roma”. Invettive, invece, per Capitan Futuro: “Chi, il De Rossi che mi ha dato del ruffiano perchè ho messo la maglia “Nun è successo”? Dopo nove anni e più di dieci trofei ho bisogno di fare il ruffiano verso i miei tifosi? Se fossi stato ruffiano, al Mondiale, dopo il gol alla Repubblica Ceca, avrei parlato solo della mia rete senza preoccuparmi di dire, visto che si era preso quattro giornate di squalifica, “Guai a chi tocca De Rossi“. Quel giorno mi abbraccia e mi dice “Non so quanti lo avrebbero fatto” e poi mi dal del ruffiano? Boh…”. Materazzi che si schiera e sfoglia la margherita: questo va bene, questo non va bene. Riconoscergli che – ai tempi del grave infortunio di Totti – sostenne il recupero del Capitano con una maglietta su cui c’era scritto “Forza Pupone” e che in Germania difese Capitan Futuro, non significa non sottoscrivere le parole di De Rossi, il quale ha replicato oggi nei confronti dell’interista dicendo che – in quattro anni – molte cose cambiano. “C’è chi migliora e chi…”. Già. Perché, innegabile, il Materazzi dell’ultimo periodo pare essere diventato un uomo in guerra con il mondo intero. Troppo simile a Josè Mourinho – tra le cui braccia ha pianto sommessamente qualche giorno fa prevedendo l’addio del portoghese – e la stessa voglia di cercare di far gruppo distruggendo l’avversario. Cambiano eccome – le cose – in quattro anni.
Daniele De Rossi interviene dal ritiro azzurro a Sestriere, dove si sta preparando con la nazionale italiana per i Mondiali 2010, per commentare le voci di calciomeracto che lo vedono lontano da Roma e lo fa attraverso una dichiarazione che lascia aperte le porte di una eventuale cessione. Per lui, offerte molto concrete provenienti dal Real Madrid, disposto a mettere sulla bilancia 50 milioni di euro e il cartellino di Karim Benzema. Ecco la conferenza completa:
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L’allenatore della Roma, Claudio Ranieri è stato intervistato dal Romanista:
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