Coppa Italia: per Roma-Inter, Olimpico blindato

 Da Leggo:

La tensione è alle stelle. Troppi sentori negativi, troppe coincidenze pericolose. E così la finale di coppa Italia, Roma-Inter, che si giocherà stasera all’Olimpico, è stata classificata col bollino nero, che nella scala di valori del ministero dell’Interno è quello che indica la massima allerta per scontri tra tifosi. A dimostrare i timori c’è il piano sicurezza: una roba mai vista prima d’ora. Neanche nei derby.

Ranieri: “Roma, orgogliosi di giocare contro l’Inter”

 Conferenza stampa della vigilia (finale Coppa Italia, Roma-Inter, mercoledì 5 maggio ore 20.45 stadio Olimpico) per Claudio Ranieri dai locali del Fulvio Bernardini.
LAZIO-INTER.Non dirò nulla. C’è la finale, parliamo di quella. Rappresenta la fine di un percorso iniziato tra mille difficoltà. Ma la squadra ha saputo reagire, diventando tutt’uno col suo pubblico. Roma e Inter, protagoniste del campionato, si giocano la finale. Non ci sono favorite. L’Inter è forte, ma la Roma ha dimostrato la sua forza. Ce la giochiamo 50 e 50. Vinca il migliore“.
ROMA-INTER.La Roma dopo la vittoria dello scudetto ha rivisto i propri piani, si è scoperta saggia nel cercare giocatori giusti a prezzi giusti. Moratti invece è una vita che spende ed è giusto raccolga una parte delle soddisfazioni che merita. Complimenti alla Roma per la politica che è costretta a mettere in atto. Altri sono stati ridimensionati dopo Calciopoli. Sarà una sfida tra due protagoniste. L’Inter vince da quattro anni lo scudetto, sta facendo benissimo in Champions e sono molto contento che in finale c’è una formazione italiana. Siamo contenti e orgogliosi di poter affrontare una squadra così in una finale di Coppa Italia“.
PRESSIONI.Non dobbiamo fare la remontada. È una finale, dobbiamo giocare il nostro calcio. Non vedo tensione… c’è la tensione giusta, è gara secca, vinca il migliore. Sappiamo la forza dell’Inter, è una corazzata, ma le difficoltà ci piacciono“.

Coppa Italia, Roma-Inter: dubbio Vucinic

 Da La Gazzetta dello Sport:

Una squalifica e un acciacco importante. Queste sono le ansie principali con cui Claudio Ranieri si sta confrontando alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l’Inter. Burdisso e Pizarro– Per ciò che concerne la formazione, però, Ranieri dovrà fare i conti con l’assenza dello squalificato Cassetti. La prima opzione è quella di spostare Burdisso sulla fascia destra, collocando Mexes al centro della difesa con Juan. Un’altra soluzione, invece, sarebbe confermare la difesa a tre del secondo tempo contro il Parma, anche se a quel punto Taddei e Riise sarebbero chiamati ad un superlavoro sulle fasce.

Roma-Inter: Totti ha voglia di Coppa Italia

 Da La Gazzetta dello Sport

Sei gradi di separazione. Teoria: qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze di non più di 5 intermediari. Lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, nel 1929, non poteva immaginare l’uso estensivo che cinema e tv avrebbero fatto della sua ipotesi, ma il calcio che fagocita tutto stavolta la metabolizza anche per i goleador. Sei gradi di separazione, infatti, dividono adesso Francesco Totti da padri nobili apparentemente irraggiungibili, da un primato difficile ma che in altri tempi sarebbe stato considerato impossibile.

Lazio-Inter, Moratti: “Vergognarci di cosa?”

 Da Il Corriere della Sera:

Pomeriggio culturale per José Mourinho a Roma, in attesa della finale di Coppa Italia (senza Lucio, finito k.o. nella fase finale della partita contro la Lazio). Visita alla Cappella Sistina e ai musei vaticani (con i figli, Paolillo e Oriali), dopo l’allenamento del mattino. Giornata di pressione su Massimo Moratti, dopo quanto accaduto domenica sera in Lazio-Inter 0-2. Così il presidente nerazzurro: «Campionato chiuso? Nemmeno per sogno. Ci aspettano due partite dure e difficili. Per quanto riguarda la gara di domenica, credo che quello delle polemiche sia un problema tra Roma e Lazio e che non riguardi noi.

Riise: “Scudetto? Ci crediamo ancora”

 Da Il Romanista:

«Abbiamo un obiettivo: lavorare duro nelle prossime settimane per regalare ai nostri meravigliosi tifosi uno o due titoli». Ovvero la Coppa Italia e il campionato. John Arne Riise non molla la presa, altro che contraccolpo della sconfitta con la Samp, il norvegese carica a testa bassa, ha voglia di spaccare il mondo, di cancellare le sue due incertezze in occasione dei due gol di Pazzini. Lo deve a se stesso e soprattutto ai tifosi. Che lo hanno stregato. Thunderbolt è un fiume in piena e ai suoi amici norvegesi racconta come ha reagito alla batosta di domenica sera: «Certamente il giorno dopo non è stato bello. Soprattutto per me che sono stato coinvolto in negativo in entrambe le loro reti. Ho rivisto le azioni e posso certamente dire che avrei potuto fare le cose in maniera differente.

Roma finali Coppa Italia: il 2008. Contro l’Inter una sofferenza che vale 9

 Le finali di Coppa Italia della Roma. Il 2008. Corsi e ricorsi storici: quando i giallorossi e l’Inter si affrontano, specie in questi ultimi anni, vuol dire che in palio c’è quantomeno la Coppa Italia, se non qualcosa in più. In vista dell’ennesima finale, che si giocherà all’Olimpico il prossimo mercoledì 5 maggio, proviamo a rivivere le emozioni della partita che assegnò la Coppa nel 2008, la nona per i giallorossi (record della Juventus eguagliato), con l’augurio che possa essere di buon auspicio. Decisive, in quell’occasione, furono soprattutto le motivazioni: Inter appagata da uno Scudetto appena vinto, Roma delusa da una rincorsa senza esito e certamente più affamata rispetto ai nerazzurri. Eppure, dopo 20’ di sostanziale equilibrio, fu il brasiliano dell’Inter (oggi al Barcellona) Maxwell a costringere il connazionale Doni a un intervento decisivo. Scossa dal pericolo corso, la Roma riuscì a rialzare il proprio baricentro affacciandosi in ben due occasioni nell’area nerazzurra, ma senza creare grandi grattacapi. Al terzo assalto, però, un corner calciato come sempre magistralmente dal sensibile piede del regista cileno Pizarro fu girato spelndidamente a rete, imparabile, da Philippe Mexes, allora certo più decisivo di quanto non sia oggi.

Scudetto e Coppa Italia: i sogni di Ranieri

 Da Il Tempo:

Due sogni da avverare in quattrocentocinquanta minuti. Scampata la trappola di Udine, la Roma si è regalata un finale di stagione da favola e nelle ultime cinque partite Ranieri può scrivere un pezzo di storia. Con quattro successi in campionato e uno nell’intermezzo di coppa Italia il 5 maggio conquisterebbe un doppio traguardo storico, mai riuscito a nessuno sulla panchina giallorossa. E, in assoluto, a pochi nella storia del calcio italiano. Solo quattro squadre hanno vinto sul campo scudetto e coppa Italia nella stessa stagione: il Torino nel 1943, un anno dopo il primo tricolore giallorosso, la Juventus due volte, 1960 e 1995, il Napoli di Maradona nel 1987 e la Lazio in piena era «cragnottiana» nel 2000.

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