Roma-Sampadoria: venduti già 20 mila biglietti

 Da Il Romanista:

Oltre ventimila biglietti di Roma-Sampdoria venduti in un giorno. Distinti Sud terminati, Curva Nord terminata, Distinti Nord terminati. Altro? No, per ora può bastare. Ci sono ancora le Tevere e le Monte Mario. Un consiglio spassionato: se avete intenzione di andare allo stadio domenica, sbrigatevi. Ventimila in un giorno. Quarantacinquemila spettatori, contando anche gli abbonati.

Parma, tifosi Roma: il Viminale verso il sì

 Da Il Romanista:

Via libera per i romanisti. Salvo ripensamenti dell’ultima ora, l’1 maggio (ma solo se andremo avanti in Coppa, altrimenti il giorno dopo) i tifosi della Roma potranno andare a Parma. È questo il senso del provvedimento che sarà preso oggi dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Osservatorio a cui, udite udite, parteciperà anche il ministro Maroni.

Coppa Italia: Ranieri vuole la stella d’argento

 Da Il Tempo:

A caccia della quinta finale di coppa Italia negli ultimi sei anni: e sempre contro l’Inter. L’obiettivo di Ranieri è chiaro, la stella d’argento per il decimo trofeo nella storia della Roma. Archiviata la pratica derby con tutti gli strascichi di polemiche a seguito, il tecnico giallorosso si rituffa nell’attualità. Accantona per un momento le priorità imposte dal campionato e da una classifica che vede di nuovo la Roma in vetta e mette la testa su una coppa Italia che resta uno degli obiettivi stagionali: soprattutto per quella finale, così appetibile, all’Olimpico il prossimo 5 maggio sempre contro l’Inter. «Una partita che si gioca nella nostra città – dice il tecnico – mi sentirei male a non esserci». La Roma, questo pomeriggio al Friuli, riparte dal 2-0 dell’andata.

Ranieri: “Julio Sergio, reazione, curva Sud, fortuna, squadra. E adesso la finale di Coppa Italia”

 Claudio Ranieri prende la parola alla vigilia della gara di Coppa Italia Udinese-Roma, valevole per la semifinale di ritorno della competizione. I giallorossi partono con il vantaggio dell’andata: all’Olimpico finì 2-0. Inevitabile, per il testaccino, ritornare su quanto avvenuto nel corso dell’ultimo derby.
COPPA ITALIA.Viaggeremo in aereo, non faccio turn over. Valuterò bene tutta la situazione dei ragazzi, ho un gran gruppo a disposizione, ma il turn over no. So che l’Udinese sta aspettando questa partita per cercare di batterci con più di due gol di scarto. Noi dobbiamo andare in finale ed essere determinati e concentrati come sempre. Doni titolare? Vedremo. Riise per Tonetto? Possibile. La Roma ci arriva bene, l’Udinese è totalmente diversa da quella che abbiamo affrontato. Stanno in forma, per cui sarà una partita aperta“.
TRIDENTE.La Roma di questo momento non riesce a sostenere il tridente pesante? Potrebbe essere una chiave di lettura giusta. Bisogna vedere se non fosse stato il derby come sarebbe andata a finire. Non è bocciato per un tempo in cui non ha funzionato“.
POLLICI VERSI.Capisco che i prim’attori sono quelli che entrano nelle case di tutti. Ma gli sfottò nel derby ci sono sempre stati, soprattutto in quello romano. Ho sentito parecchie voci e mi è piaciuta molto quella di Di Canio, giocatore e tifoso della Lazio che fece un altro tipo di gesto. Mettiamo il caso che avessero vinto i laziali e avessero avuto sotto una maglietta con scritto ‘scudetto game over’, immaginiamo… Non sarebbe stato…? Eh! Fa tutto parte dello spettacolo. Francesco ha chiesto scusa se qualcuno si è sentito… Finiamola qui. Almeno qui a Roma. Se qualcun altro vuole continuare continuasse. A Roma sappiamo cos’è il derby“.

Claudio, l’imperatore del derby

 Da Il Messaggero:

Mister Derby: se lo merita Claudio Ranieri, dopo il capolavoro di domenica pomeriggio. Con la mossa più trasgressiva e al tempo stesso efficace che si ricordi. Nella storia di questa sfida infinita tra le due squadre capitoline e comunque in assoluto. C’è, nel suo intervento tra i due tempi, il film di tutta la stagione giallorossa. La rinuncia a giocatori di primo piano a vantaggio della Roma prima in classifica. Già c’erano passati proprio De Rossi e Totti prima di due giorni fa. Ma escluderli insieme, a metà partita, questo ancora nessuno lo aveva mai visto né immaginato. Con i due capitani costretti ad accettare per il bene della squadra. Il primo con più partecipazione all’Evento, l’altro un po’ rabbuiato. Entrambi, però, in panchina a dare un segnale ai compagni allo stesso allenatore.

Ranieri, la vittoria del coraggio

 Da Il Tempo:

L’ha vinto lui nell’intervallo con la scelta più coraggiosa, difficile, rischiosa. Fuori il capitano, fuori il capitan futuro. Tutti e due insieme, non era mai successo. Proprio loro, romani e romanisti, e quindi spesso deleteri in un derby come insegna una vecchia regola. Totti e De Rossi, due campioni del mondo, sostituiti alla fine di un primo tempo di sofferenza e tensione, dentro Taddei e Menez, nati ben lontano dalla Capitale: l’Olimpico romanista resta a bocca aperta. Ma ha fiducia. «Vuoi vedere che pure stavolta avrà ragione Ranieri?», si pensa ad alta voce. Si vede subito che è un’altra Roma. Totti e De Rossi arrivano subito in panchina, la doccia può aspettare.

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