Trigoria, Ranieri sfida la Samp con il 4-2-3-1 (forse)

 Allenamento bagnato: a Trigoria piove parecchio, la Roma che in settimana non s’è fermata praticamente mai torna in campo per preparare la sfida contro la Sampdoria. Claudio Ranieri non è ancora sicuro sull’undici titolare da contrapporre ad Antonio Cassano e compagni ma pare scontato l’utilizzo di Francesco Totti – a riposo in Coppa Italia – per Luca Toni. Rispetto a Udine, tornano anche Juan e Simone Perrotta. David Pizarro, anch’egli nel novero dei rientranti, desta qualche preoccupazione per il fatto che nella seduta odierna ha abbandonato anzitempo il campo a causa di un problema al ginocchio.

Roma-Sampdoria, Ranieri accontenta Totti

 Da Leggo:

Totti ha voluto la Samp e Ranieri lo ha accontentato. Il capitano, dopo la discussa sostituzione nel derby, sarà infatti in campo dal primo minuto domenica sera. La scelta è nata dopo un lungo colloquio fra il numero dieci e Ranieri, avvenuto a poche ore dalla sfida contro l’Udinese di mercoledì. Nelle intenzioni del tecnico c’era la volontà di far giocare il capitano con l’Udinese al fianco di Baptista per poi schierare Toni in campionato. La scelta non è piaciuta a Totti che ha espresso tutto il suo malcontento all’allenatore. Vuoi per scaramanzia (ai doriani ha segnato ben 11 gol), vuoi per la posta in gioco, vuoi anche perché si ritroverà contro per la prima volta all’Olimpico l’amico-nemico Cassano, ma il desiderio del capitano era quello di giocare nell’ultimo posticipo della stagione giallorossa.

Scudetto e Coppa Italia: i sogni di Ranieri

 Da Il Tempo:

Due sogni da avverare in quattrocentocinquanta minuti. Scampata la trappola di Udine, la Roma si è regalata un finale di stagione da favola e nelle ultime cinque partite Ranieri può scrivere un pezzo di storia. Con quattro successi in campionato e uno nell’intermezzo di coppa Italia il 5 maggio conquisterebbe un doppio traguardo storico, mai riuscito a nessuno sulla panchina giallorossa. E, in assoluto, a pochi nella storia del calcio italiano. Solo quattro squadre hanno vinto sul campo scudetto e coppa Italia nella stessa stagione: il Torino nel 1943, un anno dopo il primo tricolore giallorosso, la Juventus due volte, 1960 e 1995, il Napoli di Maradona nel 1987 e la Lazio in piena era «cragnottiana» nel 2000.

Roma-Sampdoria: si preannuncia il tutto esaurito

 Da Il Romanista:

Si va verso un Olimpico tutto esaurito per Roma-Sampdoria. Fino a ieri, infatti, le cifre che trapelavano da Trigoria raccontavano di ben venticinquemila biglietti venduti. A queste, poi, bisogna unire la quota abbonati, altri venticinquemila. Risultato? Cinquantamila. Sì, non avete letto male: dicasi cinquantamila. Curve e Distinti esauriti fin dalla giornata di martedì. Un boom quasi senza precedenti. La passione sta dilagando, l’effetto derby è vivo più che mai, così come il sogno di arrivare, in testa, fino in fondo. Le riserve auree stanno iniziando a scarseggiare. La Tribuna Tevere, con ogni probabilità, finirà già oggi prima della chiusura dei terminali.

Udinese-Roma, sconfitta indolore

 Da Il Romanista:

Se proprio doveva perdere una partita in questo finale di stagione, quella di ieri era l’unica che non avrebbe portato conseguenze gravi . Visto il 2-0 dell’andata il compito, non proibitivo, della formazione giallorossa era quello di amministrare il vantaggio senza sprecare troppe energie, dare un po’ di respiro ad alcuni calciatori che negli ultimi tempi non si sono mai fermati, ed evitare infortuni e squalifiche.

Coppa Italia: Roma-Inter, sfida infinita

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se vi piacciono i sequel, la Coppa Italia è lo spettacolo che fa per voi. Per la quinta volta negli ultimi 6 anni la finale sarà Roma-Inter. C’è da dire, però, che l’Udinese è andata vicino a sciupare il tormentone delle ultime stagioni, perché batte la squadra di Ranieri per la seconda volta in stagione (la prima all’andata in campionato) e va vicino a trasportare la capolista verso i temutissimi supplementari, ma l’1-0 finale firmato da Sanchez e corroborato da un palo di Inler serve solo a far crescere i rimpianti per la squadra di Marino, che però ha dato veramente gas solo negli ultimi dieci minuti. Roma rinunciataria C’è da dire che la Roma schierata da Ranieri, stavolta, pare troppo sperimentale per dare garanzie di gestione sicura del match, anche perché il metronomo Pizarro (causa diffida) è preservato per la finale.

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