Milan-Roma tra indiscrezioni e prove di maturità

Prove di maturità. Milan-Roma si presenta come una sfida nella quale entrambe le squadre si trovano a cercare risposte in maniera immediata. Per i giallorossi è senza alcun dubbio la gara che può determinare gli obiettivi di una stagione ancora indecifrabile, nel corsao della quale si potrebbe – perchè no – anche finire a lottare con le prime in classifica. Il campo lo può dire: San Siro, per altro, è un terreno di gioco che da sempre esalta le motivazioni e le caratteristiche della Roma, abituata a incantare il pubblico del Meazza, specie se di fede rossonera. Luciano Spalletti, contro il Milan e su terreno ostile, non ha mai perso. Per il Milan, una prova ancor più importante: inutile nascondere che la formazione di Leonardo è, ad oggi, la grande delusione del campionato e si è vestita più da outsider – ovvero, potrebbe creare fastidio alle big offrendo all’occasione prestazioni da incorniciare – che da protagonista della massima serie. Manca continuità, al Milan, e un’idea corale che l’allenatore brasiliano non è ancora riuscito a imprimere. Poi, naturalmente, stanno latitando i campioni che, da Ronaldinho a Pato, si sono rifugiati da tempo tra le braccia di Morfeo. L’analisi proposta sulle pagine di Leggo va in questa direzione e merita di essere ripresa:

Milan-Roma, per Okaka possibilità di rientrare nell’11 titolare

Stefano Okaka, a Roma per crescere.

Voluto da Luciano Spalletti, che in fase di calciomercato aveva lasciato intendere di voler puntare sul giovanissimo attaccante con alle spalle trascorsi con la maglia del Brescia, pare che con l’approdo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa non siano affatto diminuite le possibilità della punta di essere utile alla squadra.

Il tecnico testaccino, infatti, ha lasciato intendere, a suon di minuti concessi, che proprio Okaka – insieme con Faty – è il talento in erba su cui ha intenzione di puntare. Fisicità, tecnica, fiuto del gol: caratteristiche che tornano utili anche per consentire a Francesco Totti di rifiatare e gestire nel migliore dei modi la propria forma fisica.

La Gazzetta dello Sport ha ripreso l’argomento e, in vista della sfida contro il Milan, avvalla l’ipotesi che Stefano Okaka possa anche essere schierato tra gli undici titolari. Eccone la trascrizione:

La Roma nelle mani di Ranieri: il potere del tecnico su rinnovi e mercato

 Undici contratti da rinnovare, più quelli di Burdisso e Lobont che sono in prestito. Un record in Serie A. Una formazione da mandare in campo, non fosse che tra questi ci sono due portieri (Julio Sergio e Artur). Il pezzo pregiato della lista si chiama Francesco Totti. Poi Cassetti, Tonetto, Greco, Pizarro, Pitt, Taddei, Perrotta, Esposito e gli estremi difensori appena menzionati. Del contratto del Capitano si sta occupando direttamente Rosella Sensi (la firma, secondo alcuni organi di stampa, potrebbe avvenire in settimana). Gli altri rinnovi saranno affare di  Daniele Pradè e Claudio Ranieri. Le trattative, come è ovvio, saranno affidate al direttore sportivo, ma la parola del tecnico, fanno sapere dal quartier generale giallorosso, avrà un peso fondamentale nelle decisioni: la dirigenza ripone in lui piena fiducia; la Roma è nelle sue mani.

Perrotta ha conquistato Ranieri. Rinnovo vicino?

 Uno dei giallorossi di vecchia data a cui Claudio Ranieri ha voluto dare fiducia incondizionata fin dal primo momento è Simone Perrotta, che pare rientrare nei piani attuali del tecnico e in quelli futuri della società.
Eppure anche lui, tanto quanto gli altri “mitici nove” a cui scadrà il contratto entro il prossimo giugno, vive ancora nell’incertezza di che cosa ne sarà tra qualche mese.
Se rinnovo o addio. In tal proposito, l’edizione odierna de Il Tempo riporta un articolo interessante nel quale vengono raccontati gli ultimi movimenti di Giuseppe Bozzo, che assiste gli interessi non solo di Perrotta ma anche di David Pizarro e Marco Motta. I passaggi più importanti riguardano senza dubbio quelli relativi alla fiducia di cui il centrocampista gode all’interno dell’ambiente giallorosso, elemento questo che lascia presagire ad una conseguenziale permanenza in giallorosso del numero 20. Ancora per molto. Ecco l’articolo:

Ag. Andreolli: “Marco pensa solo alla Roma”

 Patrick Bastianelli, manager che cura gli interessi di Marco Andreolli, ha espresso la convinzione che il suo assistitò farà bene on i colori giallorossi: “E’ un professionista serio e credo che l’abbia dimostrato anche nell’ultima gara contro  il Napoli. Tra l’altro fisicamente non era al massimo, proprio per il fatto che era da un po’ che non giocava. Comunque sia col Genoa, sia col  Napoli ma anche in Europa League, quando è stato chiamato in causa ha fatto bene.” Con Ranieri però non ha avuto molto spazio: “Posso capire il tecnico romano che, appena arrivato, ha  preferito affidarsi a giocatori di maggiore esperienza. Credo però che Ranieri sia un allenatore che al momento giusto saprà considerare i giovani. La cosa più importante – continua Bastianelli a Romanews.eu –  è che Marco abbia dimostrato di poter far bene quando è chiamato in causa. Con le partite che ha disputato, ha fatto capire al tecnico che quando avrà bisogno, lui ci sarà.

Ranieri atto II: da San Siro (Milan-Roma) a San Siro (Inter-Roma)

Riportiamo dalle pagine de “Il Tempo” un articolo relativo alla settimana che spalanca le porte a Milan-Roma e apre la seconda fase di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa.

Il destino ha voluto che la stessa coincidesse con la trasferta di San Siro e che si concluda sempre al Meazza di Milano quando, l’8 novembre, sarà Inter-Roma a chiudere un ciclo di gare che si annuncia particolarmente duro.

Eccone la stesura fedele:

Ranieri: “Ecco come Totti può tornare in Nazionale”

 L’Italia si è tolta un grande peso qualificandosi con una giornata di anticipo al Mondiale del Sud Africa e ora Marcello Lippi potrà scegliere se puntare su qualche vecchietto, o rilanciare un nuovo giovane.

Ovviamente, l’argomento di discussione resta la possibile presenza di Francesco Totti che, dopo aver rinunciato all’Azzurro pare aver ancora ceduto a quel fascino che la casacca della Nazionale emana su ciascuno.

Dalle pagine della Gazzetta dello Sport, il suo tecnico Claudio Ranieri spiega in una lunga intervista, come il capitano possa riuscire a far parte dei convocati per il Mondiale.

Ne riproponiamo gli stralci più significativi:

Il ritorno a Roma era il suo grande obiettivo?
“E’ stato un sogno”
Se l’aspettava?
“No, dopo la conclusione del rapporto con la Juventus volevo tornare all’estero. Mi aveva contattato lo Zenit di San Pietroburgo ma avevo altro per la testa”
Cosa vi siete detti con Spalletti il giorno del passaggio di consegne?

Un pilastro di nome Daniele De Rossi

Altalenante, seppur decisivo più dello scorso anno. Potremmo riassumere così la prima parte di stagione di Daniele De Rossi, a cui va riconosciuto, oltre a quello che i numeri riescono da soli a sviscerare, il fatto di essere riuscito, ancora di più, a farsi portavoce dei compagni, sul terreno di gioco e davanti ai microfoni.
Capitan Futuro
sta mostrando nel modo migliore quello che gli viene richiesto dal ruolo attribuitogli dai dati di fatto: il prossimo capitano dei giallorossi è un leader capace di evidenziare, all’occorrenza, ciascuna delle caratteristiche proprie dei trascinatori. La scuola su cui ha potuto contare ha nome e cognome: Francesco Totti.
Il che è tutto dire. Richiama, imposta, interviene nelle fasi cruciali della gara con efficace visione di gioco, sa parlare al direttore di gara e agli avversari con l’identica sicurezza con cui si rapporta ai compagni di squadra.

Burdisso, l’argentino d’acciaio che ha fatto innamorare Roma

 Il numero che porta dietro la schiena è il 29 e per ciascun romanista, in questo periodo, è emblema di sacrificio, coraggio, temperamento, tenacia e sicurezza. Pensiamo a Nicolas Burdisso che ha appena messo in cascina la prima parte di stagione con la maglia della Roma, che lo ha acquistato dall’Inter l’ultimo giorno utile per chiudere le trattative di mercato estivo.
In poco più di un mese ha fatto innamorare l’esigente platea capitolina: gli è bastato mettere a disposizione le caratteristiche tecniche e caratteriali che  lo accompagnano da sempre.
Il primo scorcio di campionato ha fatto ricredere anche gli scettici, quelli che temevano l’eccessiva irruenza del difensore, pensando che la stessa si manifestasse in una serie di cartellini gialli (e all’occorrenza rossi) sfornati ad oltranza. Ebbene, fino ad oggi Burdisso ha racimolato la miseria di una sola ammonizione, quella rimediata contro il Catania nell’ultima trasferta della formazione di Claudio Ranieri.

Verso Milan-Roma: Leonardo contro Ranieri

 Domenica sera, nel posticipo dell’ottava giornata della Serie A, Ranieri e Leonardo si incontreranno per la prima volta in carriera. Per il tecnico brasiliano si tratterà dell’ottava panchina in Serie A, in cui sono giunti due successi, tre pareggi e due sconfitte. Il suo Milan ha siglato solamente 4 reti e subito 7 gol. Ranieri, invece, arriverà alla 445esima gara da allenatore (313 nel massimo campionato italiano). In campionato ha raggiunto il successo in 130 incontri, mentre 104 sono le partite finite con il segno X in schedina.

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