Roma-Udinese: De Rossi e l’arcobaleno

 Da Il Romanista:

Forse mezza stella d’argento sta già lì, cucita sulle nostre maglie all’altezza del cuore. La cautela non è mai troppa, quando c’è di mezzo la nostra capricciosa Beneamata e, soprattutto, quando i geni che hanno devastato questa Coppa Italia ti impongono di giocare la seconda metà della sfida tra una vita. Ma bando alle scaramanzie, stavolta. Una mezza stella, diciamo pure così, ce l’hanno appuntata sul petto Vucinic e Mexes, chiudendo probabilmente il conto della semifinale di Coppa Italia con oltre due mesi di anticipo. Due a zero e via andare.

Ranieri: “Possiamo ancora migliorare. Con Totti e Vucinic è un’altra musica”

 Le dichiarazioni di Claudio Ranieri nel dopo gara di Roma-Udinese:

La sua Roma – “Sappiamo come muoverci, finalmente abbiamo una nostra identità. Il problema era psicologico, assieme a quello di non subire gol. Alla fine del primo tempo ho chiesto ai ragazzi di gestire il risultato. Non so se questa è stata la mia Roma migliore. Oggi era importante non prendere gol. I ragazzi sanno che voglio sempre la squadra compatta. Quando qualcuno non lo fa, lo rchiamo subito. Ma loro sono sempre molto attenti. Se abbiamo margini di miglioramento? Sì. Per esempio, ad un certo punto siamo andati troppo in avanti, soprattutto con gli esterni. Sul 2-0 non serviva ma alla fine sono piccoli dettagli“.

Roma-Udinese: Totti titolare, il Principe Ranieri vuole la Coppa Italia

 Claudio Ranieri vuole trionfare con la Roma. Tra la stella d’argento – decima Coppa Italia in bacheca – e i giallorossi ci sono due ostacoli conseguenziali: l’Udinese ora, poi – semmai – una tra Inter e Fiorentina. I tempi sono maturi. Love is all around, per metterla in musica. Certo, come dice lui, “inutile immaginarla e poi non poterla indossare“. Tipico del testaccino. La concretezza, obviously. Con l’inglesismo messo così, a far da ponte. Tra come si ragiona in Italia e la mentalità britannica. Perchè Ranieri in Inghilterra ha allenato, ci ha vissuto. E lo sa bene. “Lì viene prima la Coppa poi il campionato. A me piace vincerla, la vedo sempre con favore, quando l’ho vinta mi è piaciuto molto“. Roma gongola e vola: ai tifosi sia consentito l’entusiasmo, tanto ci pensa lui. A Monaco storceranno pure il naso, ma di principi Ranieri – nella Capitale – se ne conosce uno. E basta. Si chiama Claudio: è romano e romanista da sempre. Da qualche mese ha realizzato il sogno di allenare la squadra della sua città e la panchina della Roma, per il testaccino, vale un trono. I modi e lo stile sono reali, il carattere è lo stesso di un condottiero. Pragmatico e determinato. Dalla sua, in questo momento, anche la fondamentale dote che fa dei trascinatori degli autentici riferimenti: gli gira tutto bene. Pure se la sorte si accanisce contro la condizione fisica dei suoi uomini, lui non si scompone. E vince. Prendendosi sulle spalle il peso delle responsabilità, è riuscito in un colpo a ricompattare tutti. Tifosi, giocatori, società. Una battaglia dopo l’altra, un passo alla volta.

Coppa Italia, Roma-Udinese: Ranieri mette in panchina il turn over

 Da Il Messaggero:

Ranieri, gradualmente, sta preparando il rilancio del Capitano, dopo lo stop di un mese abbondante (infortunio con il Parma il 20 dicembre e rientro dallapanchina il 23 gennaio). Totti ripartirà stasera, probabilmente dall’inizio, ma non è certo che finirà l’incontro, anche se la durata del suo impiego dipende solo dalla sua condizione atletica e l’allenatore deciderà nel corso della panchina. Accanto a Francesco, 21 gol tra campionato ed Europa League in questa stagione. Rientra anche Vucinic. Il tandem offensivo migliore della Roma di questi giorni, in attesa del ritorno di Toni che martedì prossimo spera di riprendere a correre. I due attaccanti non saranno gli unici innesti di Ranieri.

Burdisso-Julio Sergio, Roma: 100 giorni per cambiare la difesa

 Da La Gazzetta dello Sport:

In cento giorni si è rovesciato il mondo. Il primo giorno, il 28 ottobre 2009, sembrava una serata come tante, come quasi tutte le precedenti: la Roma giocava, la Roma perdeva. Perciò, mentre le prendeva anche dall’Udinese, nessuno, guardandola, poteva sperare che invece, proprio in quei dieci minuti finali, stava accadendo l’imponderabile.
Dal 39’ al fischio finale, sotto 2-1, la Roma continuò a perdere ma riuscì a trovare la lucidità per analizzare la sua esistenza. Maturò la consapevolezza di aver toccato il fondo, di nuovo; la paura di crollare, stavolta senza potersi rialzare; il rischio di finire nel fango della lotta per non retrocedere.

Roma-Udinese, Ranieri: “Con i bianconeri abbiamo già perso”

 Da La Repubblica:

A stare fuori proprio non ce la fa più, neanche a pensarci di aspettare fino a domenica. Francesco Totti morde il freno, sente di stare bene e di potersi riprendere una maglia da titolare. Avrebbe voluto esserci già contro il Siena, a una settimana dal successo di Torino, ma Ranieri l’ha convinto a restare fermo un altro po’ e a non accelerare i tempi.
Senza il numero dieci, Vucinic e, ovviamente, Toni, la squadra ha retto il colpo, improvvisando cannoniere il partente Okaka e sopportando l’impalpabile Baptista. Ma il tempo dei sacrifici sembra essere almeno in parte passato, Totti sta bene e vuole giocare contro l’Udinese domani sera, nell’andata della semifinale di coppa Italia. Il capitano è ieri riuscito a svolgere per intero l’allenamento con i compagni, partitella compresa, e ha fatto sapere a Ranieri di essere a disposizione.

Roma-Udinese, Ranieri riabbraccia Totti e Vucinic

 Da Il Messaggero:

Aspettando Toni, l’emergenza-attaccanti è già rientrata. Ranieri, alla vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia, riabbraccia Totti e Vucinic. Sia il capitano che il montenegrino sono infatti recuperati e l’orientamento è quello di schierarli insieme dal primo minuto nella gara di domani sera (arbitrerà Bergonzi) contro l’Udinese. E’ chiaro che soprattutto per quanto riguarda Totti la condizione fisica non può essere al massimo: probabile che rimanga in campo per un’ora per poi lasciare il posto ad un compagno.

Bruno Conti: “La Roma può crescere ancora”

 Bruno Conti, direttore tecnico della Roma, è stato intervistato da Il Corriere dello Sport:

La Roma domenica ha raggiunto il secondo posto in classifica. Come state vivendo questo momento? «Con normalità, così come siamo rimasti…normali quando le cose an­davano male. La mentalità è quella giusta, quella che ha trasmesso Ra­nieri alla squadra. Lui va avanti per la sua strada, senza condizionamen­ti. Ha dimostrato di avere grandi qualità, ma già lo sapevamo».
Domenica, al termine della parti­ta con il Siena, lei e Ranieri vi siete abbracciati in campo. E’ bello vive­re certe emozioni, trentacinque an­ni dopo esservi incrociati nel setto­re giovanile? «Ci siamo lasciati andare, vista l’importanza di quella vittoria, arri­vata negli ultimi minuti con grosse difficoltà, dovute anche alle nume­rose assenze che avevamo. Il rap­porto con Claudio è ottimo, è un grande lavoratore, uno che non tra­scura neppure il minimo particola­re».

De Rossi: “Capitan Futuro? Tra 10 anni sarò capitan passato”

 Daniele De Rossi si è confessato a La Gazzetta dello Sport: Ecco le parole del numero 16 giallorosso

De Rossi, lei ha fama di uno a cui non piacciono i giornalisti. «Non è questo. A me non piacciono i meccanismi che si creano fra giornalista e calciatore. Magari qualcuno di noi finge di non salutarvi e poi la sera vi chiama per raccontarvi quello che succede nello spogliatoio. Io vi rispetto, ma fra noi non può esserci amicizia, c’è conflitto d’interessi».
Be’, di questi tempi va di moda, un po’ come la Roma. Totti dice che ora tutti salgono sul carro del vincitore. «Ha ragione, ma non era facile prevedere questa rimonta. È una cosa incredibile, tanti fattori hanno combaciato: una maturazione caratteriale, serenità, risultati. Il merito è del gruppo. Altre squadre si sarebbero prese a cazzotti nello spogliatoio, invece noi siamo rimasti sempre uniti».

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