Chievo-Roma: il Bentegodi sarà colorato di giallorosso

 Da Il Romanista:

Scudetto. La sola parola incute una specie di timore reverenziale. Se non temete la scaramanzia, se avete il fegato di pronunciarla, continuate pure a leggere. La Lega Calcio dovrebbe ufficializzare oggi il cerimoniale per lo Scudetto. La coppa sarà alzata lì per lì. Seduta stante. Sul posto. Siena o Verona, per Via Rosellini è lo stesso. Saranno allestiti due palchi identici per la consegna. Zanetti o Totti riceveranno la coppa da due importantissimi rappresentanti di Lega Calcio (immaginiamo: il presidente Beretta da una parte e il direttore generale Brunelli dall’altra) e Tim. Credeteci. Crediamoci. Roma ci crede. Di più: ci crede tutta l’Italia romanista.

Giacomo: 1400 chilometri per vedere la Roma

 Da Il Romanista:

Come giudichereste qualcuno che si fa 1400 chilometri in auto per andare a vedere una partita di calcio? Nella maggior parte dei casi, il primo pensiero sarebbe: questo è matto. Se credete che la passione sia sinonimo di follia, meglio che lasciate perdere. Anzi, evitate di dirlo a Giacomo. Chi è Giacomo? Semplicemente, il “folle” di qualche riga sopra. Un ragazzo di 36 anni che vive a Palermo e impazzisce per la Roma. Nessuno, nemmeno i suoi amici più cari, sanno spiegarsi come mai un siciliano doc sia finito ad amare il giallo ocra e il rosso pompeiano.

Venditti: “Siena-Inter? Mi aspetto un intervento divino e Rosi…”

 Da Il Romanista:

«Il destino di quest’anno è clamoroso: vediamo cosa ci riserva ancora». E’ fiducioso come non mai, Antonello Venditti, quando mancano pochi giorni all’ultimo atto di un campionato straordinario. «Io ci credo – dice. – E sono in attesa. In passato ne abbiamo viste di tutte. E allora, perché non sperare che accada anche stavolta? Noi, pensiamo a vincere la nostra partita a Verona. E poi, se il buon dio del calcio si tinge di giallorosso…».
Cha anno è stato, quello che va a concludersi? «La Roma ha fatto un grandissimo campionato. Perché abbiamo trovato qualcosa che può darci anche una bella speranza per il futuro. A cominciare a Ranieri, che sicuramente è l’allenatore che, anche dialetticamente, ci rappresenta meglio e di più. Sempre puntuale, elegante, mai sopra le righe. E, soprattutto, onesto nelle sue dichiarazioni. E poi, Montali… e tutti gli altri. Se riusciremo a vincere lo scudetto, avremo fatto realmente una cosa incredibile. Se invece non riusciremo a vincerlo, avremo fatto ugualmente una cosa incredibile e, in più, avremo messo dei seri mattoni, sia tecnici che societari, in vista della prossima stagione.

Mezzaroma: “Siena-Inter? Il premio salvezza non esiste più”

 Da Il Giornale:

Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, la sua squadra è l’ultimo ostacolo allo scudetto dell’Inter. «Il mondo ci osserva, ho chiesto ai miei calciatori di giocare con professionalità e serietà come abbiamo fatto nelle ultime partite. Sarà una partita da tripla e inevitabilmente, ma forse dirò una banalità, legata a doppio filo con quella di Verona».
Dica la verità, a Roma le chiedono di fermare i nerazzurri? «In realtà mi chiedono tutto e il contrario di tutto. Qualcuno mi ha anche detto, in tono scherzoso ma nemmeno più di tanto: “Non batterai mica l’Inter?”».
Però non le dispiacerebbe farlo, viste le sue simpatie giallorosse… «Ho la Roma nel cuore ma la mia è una passione giovanile. Essendo romano, c’è più che altro orgoglio nel vedere la squadra della mia città lottare per il titolo. E poi, al di là di tutto, fermare l’Inter significherebbe che il Siena avrebbe fatto una grandissima prestazione. E questa è la cosa che mi interessa di più». 

Tifosi, pronto l’esodo per Chievo-Roma

 Da Il Romanista:

Curva Nord vecchie maniere. Curva Nord di Verona, naturalmente. È il settore ospiti romanista per la trasferta di Chievo. E per un giorno, per un pomeriggio di fine primavera, domenica, sarà il nostro rifugio. La nostra casa. I biglietti sono terminati ieri, erano circa 7200. Calma: ce ne sono almeno altri 2700 di Tribuna Est. La disponibilità? Immediata, basta pagare 42 euro. Tutti a Verona. Andateci come vi pare. Ma andateci. Quando dopo il quarto d’ora più lungo della nostra vita era terminato, e il battito cardiaco si era regolarizzato, è stato lo stesso Ranieri a sollecitare l’invasione: «Spero che ci seguano numerosi.

Siena-Inter: Curci-Rosi, strani incroci

 Da Il Tempo

Altri novanta minuti di sofferenze, sacrifici, speranze e sospetti. Anche se proprio l’ultimo match della stagione di serie A avrà due arbitri d’eccezione per un altro incredibile incrocio tra le prime della classe: Inter e Roma. Due presidenti tifosi che tra le mura amiche proveranno a sbarrare la strada alle contendenti. L’Inter di Mourinho andrà a far visita al Siena del romanista Mezzaroma che già in settimana si era espresso sulla qualità della sua squadra: cosa che è costata al tecnico portoghese un deferimento.

Chievo-Roma: dubbio Vucinic, Cassetti dirottato a sinistra

 Da Il Romanista

La Roma riparte oggi pomeriggio. Dopo il meritato giorno di riposo concesso da Claudio Ranieri per la formazione giallorossa comincia la settimana che porta alla gara col Chievo. L’ultima della stagione, quella che deciderà se questo gruppo è destinato a rimanere nella storia oppure a essere ricordato come quello che ha solo sfiorato l’impresa. Rispetto alla gara col Cagliari di domenica scorsa, il tecnico giallorosso sarà costretto ad un cambio obbligato: non sarà infatti a disposizione John Arne Riise.

Chievo-Roma: Totti e compagni, patto d’acciaio

 Da Il Messaggero

«E adesso, vinciamo anche l’ultima». Il patto nasce negli spogliatoi dell’Olimpico, dopo la gara vinta contro il Cagliari, ancora rimontando e comunque faticando. I giocatori della Roma sanno quello che dicono e che cosa vogliono. Basta vederli in faccia. Julio Sergio, Burdisso, Juan, Perrotta, Pizarro, lo scatenatissimo Taddei, i romani Totti e De Rossi, quest’ultimo spesso insonne proprio perché non pensa ad altro. Sono i senatori a spingere il gruppo. E non sono pochi.

Verona come Catania; sempre la Roma, di là sempre l’Inter

 A Roma in molti temono di rivivere domenica prossima un film già visto. Perché così come avvenne nel 2008, anche quest’anno lo scudetto si deciderà all’ultima giornata: protagoniste sempre loro, Inter e Roma. Due anni fa, il 19 maggio 2008, i giallorossi accarezzarono per oltre un tempo, il sogno di togliere lo scudetto ai nerazzurri. Impegnati sul campo del Catania e passati in vantaggio con uno splendido gol di Mirko Vucinic, tutto naufragò quando Ibrahimovic (entrato al 6’ della ripresa in Parma-Inter, con il risultato inchiodato sullo 0-0), realizzò una doppietta che regalò il 15 scudetto alla squadra nerazzurra. E una volta giunta la notizia al Massimino di Catania, i giallorossi allentarono inevitabilmente la tensione, cosa che permise agli etnei di raggiungere il pareggio con Martinez a 5’ dalla fine, gol che regalò la salvezza matematica agli uomini di Zenga. Una grande partita quella che si giocò quel giorno in un Massimino tutto esaurito: un match condito da mille emozioni e vissuto sul filo continuo della tensione. Un pari alla fine giusto, perché la ripresa degli etnei fu incredibile, un dominio di 45 minuti con la Roma sotto assedio e alle corde. Beffa ulteriore per i tifosi giallorossi, fu quella di vivere quel giorno a casa, nei bar, o in qualunque altro posto: perché la trasferta fu vietata dall’Osservatorio, una decisione che all’epoca sollevò un vespaio di polemiche. Ma che tutto sommato fu giusta, visto che già nel pre-partita qualche stupido provò a mettere paura alla Roma, allor quando il pullman dei giallorossi venne colpito da un oggetto e il finestrino lato autista andò in frantumi.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.