La Roma e i sorteggi maledetti

 La Roma e i sorteggi europei. Una storia infinita. Quella pallina stregata, quasi mai favorevole ai giallorossi. Se ne potrebbe parlare a lungo. Un caso su tutti, quello dello scorso anno, quando la squadra di Luciano Spalletti si piazzò al primo posto del girone di Champions League davanti al Chelsea, pescando agli ottavi l’Arsenal (secondo classificato dietro il Porto), che la estromise dalla più prestigiosa competizione europea. In questa stagione potrebbe succedere la stessa cosa. Se la formazione di Claudio Ranieri vincesse oggi a Sofia è prima, in caso contrario rischierebbe il secondo posto.

Totti: “Per lo scudetto servono 3-4 acquisti”

 Francesco Totti parla del momento della Roma e non solo. Il Capitano, prima di far ritorno nella Capitale dopo la trasferta di Genova, ha parlato di Champions League, di scudetto e della sua famiglia a Romanews.eu:

Questa squadra è attrezzata per tornare, da subito, in Champions League?
Sì, siamo una squadra da Champions: il nostro obiettivo è il 4 posto. Possiamo arrivarci, dobbiamo arrivarci: ci dobbiamo credere!“.

Pareggio a Genova: che peccato

 Da Il Tempo:

Ma che peccato. La Roma forse non ha ancora realizzato che colpaccio sarebbe stato riuscire a portar via l’intera posta da Genova e contro la Samp non è sembrata lucida e determinata come nelle ultime uscite: derby a parte ovviamente (ma quella è un’altra partita). È vero, pesavano le assenze di Menez e Mexes, ma soprattutto quella di Pizarro l’uomo che disegna le geometrie del centrocampo giallorosso. E con un De Rossi ancora non al cento per cento, il cileno avrebbe fatto comodo non poco a Ranieri. Di buono c’è la seconda partita di seguito senza incassare gol con Julio Sergio che appiccica un altro santino sul palo alla sua destra: dopo Zarate quel legno lo salva anche Stankevicius, ma almeno indicai un cambiamento del vento “contrario”.

Ranieri, ruolino da Champions

 Da Il Corriere dello Sport:

Numeri da Champions. Quelli di Claudio Ranieri. Da quando, all’inizio di settembre scorso, ha coronato il sogno della sua carriera, mettersi seduto sulla panchina della Roma. Dove, adesso, ci sta bene come un papa, reduce da una vittoria nel derby che ha il suo peso sia presa singolarmente, sia nel suo complesso, cioè se unita a quello che è stato il cammino della Roma ranieriana nelle tredici partite sin qui andate in scena. E’ vero, la continuità di gioco è un obiettivo ancora da inseguire, ma il primo a saperlo è lo stesso Claudio Ranieri che pure nell’immediato dopo derby, quindi in una situazione di euforia alla massima potenza, non ha dimenticato di sottolineare come non sia per nulla soddisfatto del gioco della squadra, “c’è ancora molto da lavorare e migliorare”, parole che possono essere la migliore garanzia per il futuro prossimo.

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