Pareggio a Genova: che peccato

di Redazione Commenta


 Da Il Tempo:

Ma che peccato. La Roma forse non ha ancora realizzato che colpaccio sarebbe stato riuscire a portar via l’intera posta da Genova e contro la Samp non è sembrata lucida e determinata come nelle ultime uscite: derby a parte ovviamente (ma quella è un’altra partita). È vero, pesavano le assenze di Menez e Mexes, ma soprattutto quella di Pizarro l’uomo che disegna le geometrie del centrocampo giallorosso. E con un De Rossi ancora non al cento per cento, il cileno avrebbe fatto comodo non poco a Ranieri. Di buono c’è la seconda partita di seguito senza incassare gol con Julio Sergio che appiccica un altro santino sul palo alla sua destra: dopo Zarate quel legno lo salva anche Stankevicius, ma almeno indicai un cambiamento del vento “contrario”. Totti vince la sfida con l’amico ritrovato Cassano, ma lo fa ai punti con un primo tempo tutto del doriano e una ripresa che il leader giallorosso porta lentamente dalla sua parte. Alla fine prevale la voglia di non farsi del male tra due squadre che giocano poco e solo a sprazzi: la Samp parte meglio ma la Roma prende spazio nella ripresa sempre però frenata da quel «braccino» che non le consente di decollare. C’è la sensazione che siano due punti buttati ma probabilmente nella giornata migliore: Parma a parte perdono terreno tutte le squadre di vertice e la Roma proprio contro gli emiliani chiuderanno, domenica prossima all’Olimpico, questo 2009 che probabilmente nessuno sperava si potesse chiudere così bene… visto com’era iniziato. La Champions resta tre punti più sù. Magra consolazione, peccato!


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