Italpetroli-Unicredit: la trattativa continua

 Dal Corriere della Sera:

Incontro interlocutorio, l’ennesimo prima del giorno del giudizio. In attesa del 5 luglio, data ultima indicata dal professor Cesare Ruperto per evitare il lodo arbitrale, si continua a trattare senza soluzione di continuità. Compagnia Italpetroli e Unicredit sono ancora lontane dall’accordo sul rientro del debito di 325 milioni di euro per cui è esposto gruppo petrolifero. Ieri alle ore 18 è andato in scena a Borsa chiusa il vertice tra i legali (Carbonetti e Di Gravio per la banca, Gambino e Conte per la holding della famiglia Sensi): circa due ore in uno dei due studi romani del professor Agostino Gambino, in via dei Tre Orologi nel cuore del quartiere Parioli, con lo scopo di arrivare a un’intesa che ancora tarda ad arrivare.

Sensi-Unicredit: accordo vicino

 Dalla Gazzetta dello Sport:

«È il momento di chiudere», dice un legale al termine dell’incontro. Antonio Conte, uno degli avvocati di Rosella Sensi, si spinge oltre: «Forse domani (oggi, ndr) faremo un comunicato, ma non posso dire altro». Ha già detto abbastanza. Anche senza comunicazioni ufficiali, si è capito che ieri le parti si sono avvicinate e lunedì, sul tavolo di Cesare Ruperto, la bozza di accordo proposta da UniCredit per estinguere il debito Italpetroli sarà quella definitiva e la Sensi dovrà firmarla. Per il bene di tutti, e perché «per qualcuno – ha ripetuto in più di un’occasione lo stesso Ruperto – senza accordo il futuro sarà peggiore del presente».

Italpetroli-Unicredit: oggi nuovo incontro

 Dal Tempo:

Sono ore decisive per il futuro di Italpetroli e, inevitabilmente, della Roma. Gli avvocati dei Sensi, Agostino Gambino e Antonio Conte, e quelli di Unicredit, Francesco Carbonetti e Valerio Di Gravio, si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio di oggi in uno studio legale romano.

Sensi-Unicredit: si va verso l’accordo

 Dal Corriere dello Sport:

Cinque luglio. E’ la nuova, definiti­va, non un giorno di più, dead line. Quella che ieri, dopo tre ore di faccia a faccia, si so­no date Unicredit e Italpetroli. O si concilia, oppure il professor Cesare Ruperto andrà a sentenza sull’arbitrato, subito, senza più giri di parole, rinvii, se e ma, richieste di clemen­za, appelli alla corte. Tutto fa pensare che si concilierà, se non altro perché, in caso con­trario, le ripercussioni potrebbero essere pe­santi, Roma calcio compresa. E lo sarebbero anche per l’Istituto bancario che ha in mano, comunque, il 49% di Italpetroli. Che ci sia l’in­tenzione di conciliare da parte del gruppo presieduto dalla dottoressa Rosella Sensi, crediamo che si possa dire senza più il minimo margine di errore.

Italpetroli-UniCredit: Roma, oggi si decide il futuro

 Dal Corriere della Sera:

Spetterà a Rosella Sensi in persona rompere gli indugi per sbloccare una trattativa, quella legata a Nicolas Burdisso, che rischia di diventare un prolungato braccio di ferro. Se davvero il presidente giallorosso intende accontentare Ranieri, dovrà convincere Massimo Moratti a ridurre le pretese economiche. «Dieci milioni? Fandonie». Oggi intanto sarà una giornata cruciale per il futuro di Compagnia Italpetroli e, di riflesso, anche della Roma.

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