Stadio Olimpico, ore 8.45: eran 300, giovani e forti

 Trecento i tifosi in viaggio verso Siena, a fronte di quasi mille cinquecento biglietti messi a disposizione dal Casms e dalla Roma: la contestazione degli ultimi giorni ha di fatto frenato la volontà del popolo giallorosso di seguire la squadra in quel di Siena.

Bisognerà, tra le altre cose, ricucire il rapporto con una tifoseria che occorre riconquistare con i risultati: lo sa bene Claudio Ranieri, il quale non fa drammi e, al contrario, illustra la ricetta vincente.

“Le contestazioni? In Italia sono normali quando le cose vanno male. Arrivano per amore perchè i tifosi vogliono la propria squadra ai massimi livelli”.

Non si ha alcun dubbio sul fatto che il nuovo tecnico cercherà di instaurare un buon feeling con il tifo organizzato e, nel fare ciò, la sua storia e le sue origini saranno certamente due punti di forza. Intanto, i trecento hanno puntualmente preso i pullman garantiti dal club e si sono messi in viaggio verso Siena all 8.45.

Niente trasferta per i tifosi del Bologna

Ci risiamo. Arriva l’ennesimo stop da parte delle istituzioni per i tifosi di calcio. Questa volta tocca ai fans del Bologna che dovranno rinunciare a seguire la propria squadra in trasferta a Roma il prossimo 5 aprile.

La decisione è stata presa stamattina dal Casms, il comitato per l’analisis sulla sicurezza delle manifestazioni sportive, il quale ha stabilito che il match tra i capitolini e i felsinei è a rischio.

Trasferta a Bergamo, altolà del Viminale

E fanno sette: con il divieto di trasferta a Bergamo salgono a tale numero le volte in cui i tifosi romanisti hanno dovuto rinunciare a seguire la propria squadra quest’anno.

Il Casms (comitato di analisi sulle manifestazioni sportive) ha dato il suo niet proprio nella giornata di ieri, spiegando come per una volta la responsabilità ricada non sui romanisti:” La pericolosità (dei tifosi dell’Atalanta nda) sarà attentamente valutata anche per il prosieguo del campionato”.

Per Reggio Calabria trasferta vietata

Confermato il divieto di trasferta a Reggio Calabria per il pubblico giallorosso. La gara era stata segnalata nei giorni scorsi ad alto rischio dal Viminale e nella giornata di ieri è arrivata la conferma da parte del Casms, il comitato di analisi sulle manifestazioni sportive.

Lo stop per la gara contro la Reggina suscita polemiche anche nel merito della decisione: il Casms nell’indicazione al prefetto del capoluogo calabrese, non ha inserito nel provvedimento alcuna motivazione ufficiale, citando l’evento come “ad alto rischio“.

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