Toni: “Ho avuto un’accoglienza fantastica”

 Da La Gazzetta dello Sport:

I «cani» sono avvisati, c’è poco da fare bau: Luca Toni è tornato. Non a caso il nuovo centravanti della Roma ha ridacchiato quando – dopo l’ottima prova offerta nell’esordio da titolare contro il Chievo – gli hanno riferito il commento su di lui del compagno di squadra Burdisso: «È impossibile da anticipare». «Be’, lui è un bel cane, come diciamo noi attaccanti», replica l’ex del Bayern, sapendo bene come mettergli la museruola non sarà semplice.

Bloccati Simplicio e Sorrentino. Via Mexes o Juan?

 Ecco le strategie della Roma per il mercato estivo secondo Il Messaggero:

La prima mossa, se la squadra si piazzerà almeno al quarto posto, sarà il riscatto di Toni. Queste le cifre stanziate dalla proprietà per prendere il centravanti a titolo definitivo: biennale da due milioni e mezzo netti a stagione.

Menez chiede scusa a Ranieri, ma vuole essere ceduto. Okaka al Fulham, è fatta. Azevedo, l’Atletico si impunta

 Jeremy Menez vuole lasciare la Roma. Il fantasista ha chiesto ai dirigenti di essere ceduto: nella Capitale tira una brutta aria per il francese, dopo i molteplici litigi con Claudio Ranieri. “Permettemi di pensarci due volte, prima di rimetterlo in campo“, è stata l’ultima uscita dell’allenatore, nel dopo gara di Roma-Chievo, a testimonianza di un rapporto ormai incrinato. L’aria di sufficienza con cui Menez ha giocato a Cagliari è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: in realtà Ranieri era infastidito da tempo per il modo in cui Jeremy affronta gli allenamenti. L’ex Monaco, dopo aver manifestato il desiderio di partire, ha chiesto comunque scusa al tecnico. Ranieri ha gradito il gesto, che in ogni caso non è valso, con tutta probabilità, a cancellare gli attriti. Da quando l’allenatore siede sulla panchina della Roma, Menez si è trovato più volte a doversi far perdonare. Mercoledì, a Trigoria, è atteso l’arrivo del suo procuratore Alain Migliaccio. Sarà l’occasione per fare un nuovo punto della situazione e decidere il futuro del ragazzo. La Roma non ha intenzione di cederlo a titolo definitivo. Al Fulvio Bernardini, per di più, non è pervenuta nessuna offerta concreta. Si attendono le mosse del Paris Saint Germain e del Lione (l’ipotesi Inter sembra remotissima).

Azevendo, esterno più offensivo che difensivo

 Da Il Romanista:

Il vice Riise, ma anche uno alla Roberto Carlos, o ancora il Damiano Tommasi (solo per la chioma voluminosa e riccioluta) della fascia sinistra. Insomma, chi è Marcio Gonzaga de Azevedo, o più semplicemente Marcio Azevedo, il possibile rinforzo difensivo della Roma? Ventitre anni (è nato il 5 febbraio 1986), 172 centimetri per 78 chili di esplosività, grande facilità di corsa, un po’ meno dimestichezza nel trovare la porta (un gol in campionato e uno nella coppa nazionale).

Ranieri tira le orecchie a Menez: Jeremy se la prende. Per Totti e Mexes si allontana il Chievo

 L’amarezza per la rimonta subita a Cagliari non è ancora svanita. Il calendario, però, offre alla Roma la possibilità di portare quel peso sulle spalle per pochi giorni ancora: sabato all’Olimpico arriva il Chievo, tre punti basteranno per non pensare più all’inferno della ‘zona Cesarini’ del Sant’Elia. Contro i veronesi, Ranieri dovrà fare nuovamente a meno di Francesco Totti. Il Capitano accusa ancora un certo fastidio al ginocchio, sebbene le sue condizioni siano in miglioramento. Lo staff sanitario giallorosso esclude la possibilità di vedere il ‘numero dieci’ in campo, nel prossimo turno di campionato. L’obiettivo si chiama Genoa, e non è neanche così scontato. Totti scalpita, ha fretta di tornare in campo, non vede l’ora di giocare accanto all’amico Luca Toni: dovrà attendere una decina di giorni. Come minimo.
Discorso simile vale per Philippe Mexes: a Trigoria sono soddisfatti dei progressi fatti registrare dal francese, ma ad oggi rappresenta un azzardo sostenere che Philippe possa recuperare per il Chievo. Con tutta probabilità, al francese verrà concesso ancora un turno di riposo.
QUALCUNO E’ DI TROPPO – D’un tratto, la Roma scopre problemi di abbondanza. Almeno per quanto riguarda il reparto avanzato. Il neo arrivato Toni ha cambiato le carte in tavola: con lui, Totti, Baptista, Vucinic, Menez e Okaka, le soluzioni a disposizione di Ranieri sono diventate anche troppe. Il più giovane, Okaka, a stretto giro dovrebbe trasferirsi al Fulham, dove Roy Hodgson è pronto ad accoglierlo (gli inglesi devono fare i conti, tra l’altro, con l’infortunio di Zamora). Ma il mercato in uscita della Roma non si fermerà al prestito dell’attaccante di Castiglione del Lago: uno tra Menez e Baptista potrebbe fare le valigie. Jeremy, in questo momento, è il maggiore indiziato: il fantasista è stato infatti rimproverato da Ranieri dopo la prestazione fornita a Cagliari. Al tecnico non è piaciuta la sufficienza con cui Menez ha affrontato la gara. La tirata di orecchie non è tardata ad arrivare. Il giocatore non sembra averla presa benissimo.
CICINHO – Nella giornata di oggi, il manager di Cicinho, Riccardo Sarti, ha fatto visita a Trigoria. Il procuratore si è confrontato con i dirigenti giallorossi, senza tuttavia venire a capo della situazione: il brasiliano vuole andare via, la Roma non vuole perderlo a parametro zero. La società è disposta a lasciar partire Cicinho nel caso in cui arrivasse sul tavolo un’offerta adeguata: quantomeno, quella di una squadra disposta a pagare per intero l’ingaggio del giocatore, per poi fissare il prezzo del riscatto a giugno. L’entourage del terzino lavorerà in questa direzione.

Cagliari-Roma: Ranieri innesca l’arma Toni. Mercato: dal Brasile il vice Riise

 Adesso arriva il bello e il difficile“. Adesso arriva il “curvone finale“. Dopo la sosta natalizia, Claudio Ranieri si aspetta di ritrovare il piede della sua Roma schiacciato sull’acceleratore: a Cagliari chiederà ai suoi ragazzi un’altra prova ad alta velocità. Orfano di Totti (il capitano è ancora alle prese con la tendinite, ma dal suo entourage trapela ottimismo in vista di domenica prossima), il tecnico di San Saba potrà contare su “un attaccante d’area di rigore, un colpitore di testa, uno di esperienza, che ha moltissime motivazioni“: Luca Toni, un ‘arma in più. Il centravanti è pronto al debutto in campionato con la maglia della Roma, dopo l’amichevole disputata contro la Cisco. Da Toni, Ranieri si aspetta l’en plein: gol, assist e “sportellate”. Tutto ciò che Luca sa fare.
SCELTE – Al Sant’Elia (appuntamento alle ore 15 di domani), Julio Sergio sarà confermato tra i pali. Si profila un ballottaggio per il ruolo di terzino sinistro: Ranieri ha provato Motta in allenamento, ma Cassetti viene da una serie di prestazioni positive. Oltretutto, il tecnico non è nuovo a mischiare le carte in tavola alla vigilia degli impegni. Burdisso, Juan e Riise, completeranno la linea di difesa a quattro. Nulla da fare per Mexes: “E’ più di un mese che sta fermo – ha spiegato l’allenatore in conferenza stampa -, difficile che recuperi anche per la sfida contro il Chievo“. Le condizioni di Philippe sono notevolmente migliorate, ma per rivederlo in campo bisognerà pazientare ancora un po’. Il centrocampo sarà affidato a De Rossi e Pizarro, mentre Taddei, Perrotta e Vucinic comporranno il terzetto alle spalle dell’unica punta Toni. Questa è la Roma con il 4-2-3-1. La squadra che ha battuto il Parma, però, nell’ultimo turno di Serie A, è stata disposta secondo il rombo: dalla soluzione, Ranieri ha ottenuto equilibrio tra i reparti, gol e solidità in difesa. Ci riproverà? La notte porterà consiglio, risponderebbe lui.

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