Giudizi che si somigliano, quelli di ex calciatori legati all’ambiente capitolino, interpellati da Il Corriere dello Sport per valutare la gara della Roma contro il Bayern Monaco. A detta dei più, l’atteggiamento è oscillato tra paura e catenaccio. Testuale:
Abbiamo chiesto a dieci grandi ex giallorossi di analizzare la prestazione offerta a Monaco alla luce delle critiche severe mosse a fine partita da Totti. Tutti (o quasi) d’accordo con lui.
ABEL BALBO
«Io non credo che le intenzioni della Roma fossero quelle di fare il catenaccio. Peraltro non ha i giocatori per fare questo tipo di gioco. Penso che il piano partita di Ranieri fosse quello di fare molta attenzione alla fase difensiva, concedere il meno possibile a una grande squadra come il Bayern Monaco e poi ripartire per sfruttare gli spazi. Il problema è che di fatto non è quasi mai ripartita. E credo che questo sia dipeso dal fatto che ha giocato con la paura della squadra tedesca. Facendo così, la Roma si è snaturata rispetto a quelle che da anni sono le sue caratteristiche. Ma questa è una squadra costruita per giocare in un’altra maniera» .