Cessione Roma. Nel pomeriggio incontro per valutare le 5 offerte vincolanti. Rosella Sensi: “La Roma è una cosa seria”. Zimatore: “Attendiamo il comunicato alla chiusura della Borsa”

 Ore 14.00: Prende il via il pomeriggio decisivo della Roma. Presso gli uffici di Unicredit in via Minghetti verranno valutate le 5 offerte vincolanti per l’acquisizione della società giallorossa. Presenti all’incontro i rappresentanti dell’advisor Rothschild, i vertici di Unicredit ed il cda di Roma 2000 del quale fa parte anche Rosella Sensi che, giungendo all’incontro intorno alle 14.00 ha dichiarato: “La Roma è una cosa seria“. Presenti all’incontro anche Attilio Zimatore e Antonio Muto.

Roma, gli stipendi li paga la banca

 Dal Tempo:

Paga Unicredit. Aspettando l´arrivo del nuovo proprietario la Roma sta andando avanti con il sostegno finanziario della banca. È successo in estate per concludere gli acquisti di Burdisso e Borriello, si è ripetuto negli ultimi mesi, salvando la società da una possibile penalizzazione: gli stipendi arretati sono stati versati ai tesserati grazie a un´anticipazione di Unicredit sui crediti vantati dalla Roma, per un valore di quasi 40 milioni. A settembre erano state pagate tre mensilità arretrate, poi i giocatori hanno dovuto aspettare fino a lunedì scorso per ricevere gli stipendi di luglio, agosto e settembre. A settembre – si legge nella relazione sulla trimestrale – Unicredit Factoring ha concesso un’anticipazione di 15 milioni che è stata parzialmente rimborsata (per 11,1 milioni) a ottobre.

Newco Roma, c’è da aspettare

 Il Romanista:

Si sarebbe dovuto concludere tutto per il 30 settembre. Poi per metà ottobre.
Poi per fine ottobre. Niente da fare, slitta ancora il procedimento che dovrà dare vita a Newco Roma, la società che formalmente controllerà l’As Roma fino a quando questa non sarà ceduta.

La Roma, gli stipendi, Unicredit e i malumori

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ma la banca che fa? Comincia a chiederselo qualche giocatore, infastidito dalla prospettiva di restare per il quarto mese senza stipendio. Mormorano. «Pensavamo di aver già dato l’anno scorso…». In quanto a disponibilità e sacrifici. Dura immaginare calciatori di questo livello tirare la cinghia, ma è innegabile che quelli della Roma abbiano rischiato di vincere l’ultimo scudetto viaggiando per tutta la stagione sulle tre/quattro mensilità arretrate.

Italpetroli e Unicredit a 75 milioni dall’accordo

 Il Sole24ore:

Il passaggio del gruppo Italpetroli, incluso il club calcistico As Roma, sotto il cappello di UniCredit, lasciando alla famiglia Sensi immobili per 20 milioni. Sarebbe questo, secondo indiscrezioni, lo schema della proposta di piazza Cordusio e su cui ora stanno lavorando le parti per chiudere definitivamente la partita legale sul rientro dei crediti per oltre 325 milioni vantati dalla banca nei confronti della holding. Dopo il rinvio al 5 luglio della seconda udienza arbitrale tra UniCredit e Italpetroli, di cui piazza Cordusio é socio al 49%, i legali (il professor Francesco Carbonetti per piazza Cordusio e il professor Agostino Gambino per i Sensi) sono al lavoro per arrivare prima di quella data a un accordo da presentare al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto.

Vendita Roma: Unicredit prepara una cordata

 Dalla Gazzetta dello Sport:

C’è una frase che ha messo all’angolo Rosella Sensi, lasciandola per la prima volta senza via d’uscita: «Non idonei ad esprimere un giudizio». Così sindaci e revisori dei conti della Bdo hanno concluso la propria relazione tecnica sul bilancio 2009 della Italpetroli, che andrebbe approvato entro il 30 giugno. Il giudizio è sospeso finché non verrà trovato l’accordo con UniCredit, azionista al 49% e principale creditore del gruppo. E l’accordo — passaggio alla banca del restante 51%, con tutti gli asset, compresa la Roma — stavolta è la condizione essenziale per dare l’ok al bilancio.  Senza, la continuità aziendale di Italpetroli — gravata di debiti per oltre 400 milioni di euro — non può più essere garantita. Cessione vicina Con questa premessa, ieri mattina Rosella Sensi ha incontrato Piergiorgio Peluso, a.d. di UniCredit Corporate banking, di fatto il numero 3 dell’istituto di credito.

Italpetroli – Unicredit: venti giorni per scrivere “The end”

 MF Dow Jones:

Venti giorni. Un tempo equo, o se volete tranchant, comunque sufficiente per stare dentro o fuori. Alle volte basta anche meno per mettersi d’accordo e dirsi addio.
Venti sono i giorni che Unicredit e Italpetroli si sono dati per provare a mettere su un foglio due firme, una soluzione. Due firme: quella di Rosella Sensi e quella di Alessandro Profumo per mettere la parola fine di mesi di botta e risposta, di citazioni in tribunale, di comunicati stampa. La sigla “the end” ad un matrimonio nato diversi anni fa e andato avanti a fatica, soprattutto negli ultimi tempi.

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