Mazzone: “Fallimento Italia? Dopo Totti e Nesta è finito un ciclo”

 Scommettichevinco.com, un sito che fa parte del nostro network, ha intervistato Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso che ha fatto un pezzo di storia del calcio italiano. Prima, durante e dopo l’esperienza sudafricana dell’Italia si è fatto un gran parlare di due giocatori rimasti fuori dalle convocazioni di Lippi: Balotelli e Cassano. Sui grandi esclusi dal ct azzurro, Mazzone dice: “se mettono la testa a posto possono dare qualcosa in più“. Il decano degli allenatori ha parlato del Mondiale, del fallimento dell’Italia e del giocatore più forte che ha lanciato e allenato: Francesco Totti.

Cause del fallimento dell’Italia? “Credo sia finito un ciclo dopo Totti e Nesta. L’Italia fa fatica a trovare dei sostituti all’altezza, l’assenza di Pirlo prima e Buffon poi hanno peggiorato la situazione.

Perrotta: “Scudetto Roma? Noi non molliamo”

 Da Leggo:

«Mancano dieci partite, dobbiamo fare tutto il possibile». Simone Perrotta ci crede e spinge una Roma a corto di benzina nell’ultimo tratto di strada dal quale ancora si vede il cartello scudetto. L’Inter è lontana sei punti e di mezzo c’è un Milan che ha perso Nesta e Beckham. La qualificazione dei nerazzurri ai quarti di Champions può però distrarre gli uomini di Mourinho che vuole riportare la coppa dalle grandi orecchie a Milano.

Mondiali 2010, Lippi: “Nesta non ci sarà; Totti e Toni, nulla di nuovo”

 Marcello Lippi in conferenza stampa da Coverciano fa da apripista all’amichevole che mercoledì vedra contrapposte Italia-Camerun. Dichiarazioni importanti in vista dei prossimi Mondiali 2010 in Sudafrica: la prima, Alessandro Nesta non ci sarà; la seconda, nulla di nuovo riguardo Francesco Totti.
NESTA E TOTTI. “Posso dire in maniera definitiva che Alessandro Nesta non verrà. Per una serie di motivi ha spiegato che non se la sente di tornare. Dispiace perchè gli ho spiegato che avrei voluto un suo ritorno anche perchè è in credito con la Nazionale. Rispetto naturalmente la sua decisione. Non ho parlato di e con Francesco Totti“.

L’avversaria: Aquile, obiettivo-derby. Ma il 2009/10 è disastroso (nonostante Pechino)

Il derby di Roma (altrimenti detto derby del Campidoglio, derby capitolino o del Cupolone) con connotati sociali svelati dalle origini stesse delle due società: Lazio per alta borghesia (anno di fondazione il 1900, rione Prati, sponde del Tevere che rasentano Piazza del Popolo), Roma per ceti popolari (anno di fondazione 1927 in seguito alla fusione di Alba, Fortitudo e Roman; allenamenti e partite sul campo del rione Testaccio). Il corso della storia ha ovviamente annullato le differenze classiste e mescolato passione e sciarpe senza alcuna distinzione di portafogli e residenza: conta nascerci, con quel binomio di colori nel cuore. Nascerci e morirci. Tinti di giallorosso, oppure di biancazzurro.
NUMERI DA DERBY. Il primo derby tra Lazio e Roma venne giocato l’8 dicembre del 1929 sul Campo della Rondinella: se lo aggiudicarono i giallorossi con un gol di Rodolfo Volk al 73′; per assistere alla prima vittoria biancoceleste, occorre attendere tre anni: la Lazio si aggiudica la stracittadina il 23 ottobre del 1932 per 2-1 in virtù delle reti di Alejandro Demaría al 4′ e José Castelli all’83’ – Volk al 18′ segnò il momentaneo pareggio giallorosso. Il 29 novembre 1953 si disputò il primo derby allo Stadio Olimpico (1-1 con gol giallorosso di Galli al 19′ e pareggio di Vivolo al 41′). Della Roma la striscia di vittorie consecutive in campionato, con 5 affermazioni tra il 30 novembre 1958 e il 13 novembre 1960 (risultati piuttosto netti: 1-3, 3-0, 3-0, 0-1, 0-4).

Zambrotta: “Il rigore su Nesta? Burdisso prima prende il giocatore, poi la palla”

 Le dichiarazioni di Gianluca Zambrotta a Sky Sport 24: “È stata una vittoria importantissima perché alla fine del primo tempo eravamo a +3 punti dalla zona retrocessione e adesso invece siamo a -3 dalla zona Champions. Credo sia stata una vittoria fondamentale, in questo periodo un po’ difficile da cui siamo riusciti a venire fuori alla grande. Abbiamo preso un gol dopo neanche cinque minuti, si è creata una situazione complicata e nella prima parte non abbiamo giocato bene, hanno fatto sicuramente meglio loro. Poi, con il cambio di modulo nella ripresa, siamo riusciti a giostrare meglio la partita e a creare di più. 

Pepe: “Totti e la Nazionale? Rispetto la sua scelta. Per Francesco parlano i numeri”

 Parlano i numeri“. Centottantaquattro gol in Serie A dicono abbastanza di Francesco Totti. Simone Pepe, dal ritiro della Nazionale, non ha aggiunto molto. L’esterno dell’Udinese ha commentato la scelta del Capitano giallorosso e di Nesta di rinunciare alla maglia azzurra. Immancabile anche una domanda su Antonio Cassano: “Nesta e Totti sono giocatori straordinari e ottimi ragazzi, ma rispetto la loro scelta di non essere qui con noi in Nazionale. Cassano? Non mi interessano questi discorsi, sono felice di essere qui e l’unico mio interesse e’ che il gruppo sia concentrato in vista delle partite con Irlanda e Cipro, serviranno due grandi prestazioni e l’unica strada per fare risultati e’ continuare ad essere il gruppo che siamo gia’ adesso“.

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