Il retroscena si riferisce alla partita tra Siena-Inter dell’ultimo turno di campionato: c’è stato un diverbio tra Aleandro Rosi e Dejan Stankovic nel corso del quale il senese, con l’interista a terra, riferisce di avergli detto di alzarsi “che senno t’ammazzo”. Toni accesi e forse eccessivi ma Rosi, che è romano e romanista, sentiva la partita come se – lo scudetto – stesse per vincerlo anche lui. Da Il Romanista:
«Alzate, sennò t’ammazzo». In campo, durante le partite di pallone, se ne sentono di tutti i colori. Parole spesso buttate lì, figlie del nervosismo o della paura. Capitano spesso quando si gioca fra amici, figuriamoci se in palio c’è uno scudetto. Pardon, lo scudetto. La paternità della frase è di Aleandro Rosi, il destinatario Dejan Stankovic. In pratica, un derby a distanza. L’esterno del Siena, in comproprietà tra la società toscana e la Roma è intervenuto ieri mattina a Centro Suono Sport nella corso della trasmissione “Te la do io Tokyo”, ripercorrendo con la mente l’ultima giornata di campionato: «I nerazzurri si sarebbero aspettati una partita dal rendimento più basso, perché non avevamo nulla da chiedere. Però abbiamo giocato, anche perché era una partita importante che avrebbero visto ovunque, quindi tutto il nostro ambiente era concentrato».
Chievo-Roma e Siena-Inter: ultime partite di questo finale triller per lo scudetto 2009/10. A novanta minuti dal tricolore ventimila giallorossi si trasferiranno al Bentegodi portando un pezzo di Roma a Verona per tifare, sostenere e sperare in un risultato che ha di miracoloso. Li si troveranno un imponente schieramento delle forze dell’ordine. La Questura di Verona ha predisposto tutti i servizi di ordine pubblico necessari per mantenere l’ordine rifiutando l’idea di una città blindata. “Siamo fiduciosi che tutto si svolga nel migliore dei modi. Confidiamo che la gara di domani sia quello che il calcio dovrebbe essere, una grande festa di sport, anche se la posta in palio per la Roma è ancora alta. Non daremo spazio – aggiunge il Questore di Verona – a chi dovesse giungere a Verona per causare tensioni o problemi”.
Da Leggo:
Da Il Romanista:
Da Il Tempo: 