9 luglio – 19 dicembre: l’incerta parabola di Adriano a Roma

 Adriano e la Roma, si torna a volare. Sembra essere terminato il periodo nero del brasiliano nella Capitale dopo la buona e vincente prova di Milano. Il prologo di questa tormentata storia si svolge a Rio, durante la scorsa primavera. Adriano gioca al Flamengo, segna, si diverte e porta la squadra rubronegra ad una storica vittoria nel brasilerao 2010. Al Maracanà viene invocato il suo nome come quello di un dio, ma non basta; all'”Imperatore” manca il palcoscenico europeo, le sfide che contano, il calcio che lo ha reso grande. Iniziano i contatti con la Roma, le voci di mercato, i rumors sulle discutibili conoscenze del giocatore, ed alla fine lo sbarco a Fiumicino, il 5 luglio 2010 (con un giorno di ritardo sulla tabella di marcia). 

Adriano torna a casa

 Come scrive globoesporte.com ogni Imperatore ha il suo regno. La maggior parte preferisce terre con castelli pieni di oro, tappeti rossi e servi. Dall´alto della sua gerarchia, guarda tutti dall´alto in basso, e non vuole mischiarsi con la plebe. Ma ´è anche un Imperatore che ha deciso di scendere in mezzo alla sua gente quella dove è nato ed è cresciuto, sotto i 35 gradi di Rio de Janeiro con tanto di rabada al sugo ( la nostra coda alla vaccinara) cucinata da dona Natalicia.

Adriano: “Resto alla Roma”

 Mercato Roma: Adriano resta in giallorosso. A confermarlo è lo stesso giocatore a TV Globo, a margine dell’ inaugurazione di un progetto sociale a Vila Cruzeiro a Rio de Janeiro intitolato “Imperadores da Vila”:

“Tutti aspettano che io parli del mio futuro. Resterò a Roma. Ho parlato con il Presidente (Rosella Sensi) che ha detto di non volermi mandare via. Ero triste perché non giocavo, ma ho parlato con lei e ho visto che potevano uscire fuori delle possibilità e già ho avuto l’opportunità di giocare contro il Milan. Lei non ha mai dubitato di me. Il 29 tornerò in Italia per proseguire con il mio lavoro di recupero”.
IL CORINTHIANS – “La coppia con Ronaldo la vedremo in un altro momento. Adesso no, non c’è possibilità. Ho parlato con Ronaldo, sapeva che non ero felice perchè non giocavo, che non mi stavo sentendo parte della squadra e lui mi ha detto: ‘Devi venire a giocare con me nel mio ultimo anno’, ma prima di decidere tutto ho pensato che dovevo parlare con la Presidente. Lei mi ha dato forza ed ha detto che la mia opportunità sarebbe arrivata. Ho giocato bene nell’ultima partita anche se era tanto che non giocavo”.

Mercato Roma: il futuro di Adriano è in bilico

 Da Repubblica.it:

Sembrava impossibile, ma almeno in Brasile ne sono sicuri: il futuro di Adriano è ancora in bilico. Se ne sono accorti a San Paolo, da dove ieri è partito Luis Felipe Scolari. Meta del viaggio: casa Adriano, dove Scolari si è presentato per parlare con l’attaccante e provare a convincerlo a scegliere il “Verdão”, strappando il biglietto di ritorno per l’Italia. Sul piatto, una proposta mensile netta da 550 mila reais, quasi 250 mila euro. Che, su dodici mesi, fa 3 milioni di euro all’anno: di fatto, più di quanto il giocatore non guadagni attualmente alla Roma. Una proposta che farebbe traballare le certezze di chiunque, e che il Corinthians di Ronaldo sarebbe pronto quantomeno a pareggiare.

Roma, Ranieri: “Adriano resta con noi”

 Da Il Corriere dello Sport:

Ha mostrato gli attributi e gli è andata bene. Come nel derby dello scorso anno, quando nell´inter­vallo lasciò negli spogliatoi Totti e De Rossi. Ha battuto la capoli­sta, ha vinto la prima partita in campionato lontano dall´Olimpico […] « Perdere sarebbe stato un contraccolpo psicologico, questa è una squadra che si sa esal­tare con le grandi. Abbiamo rimpian­ti per i punti buttati contro Bologna e Chievo, ma ormai non possiamo far­ci niente. Abbiamo vinto con pochi ti­ri in porta, ma anche al Milan abbia­mo concesso poco ».
APPROCCIO – «Abbiamo saputo sof­frire nei momenti di difficoltà, poi siamo venuti fuori alla distanza. Con il lavoro stiamo andando bene, non era facile vincere contro questo Milan molto ar­rembante che merita il primo posto» .
APPLAUSI – «Sono molto sod­disfatto di Adriano, ha tenuto palla, è stato un punto di riferi­mento costante. Vedrete che con il nuovo anno ci darà ancora più soddi­sfazioni. Faccio solo scelte tecniche, non vado dietro alle chiacchiere. Adriano resta alla Roma. Avevo biso­gno di due punte che attaccassero gli spazi. Anche Burdisso è andato benein quel ruolo non suo» .

Rosella Sensi: “Non vendo le stelle e Adriano resta a Roma”

 Da Repubblica.it:

“De Rossi e Vucinic non li vendo. E Adriano resta”. Rosella Sensi apre al mercato e blinda i campioni della Roma. A poche ore dall’ultimo impegno dell’anno, il presidente giallorosso esce allo scoperto. E nonostante un futuro societario che non prevede la sua presenza, mostra la volontà di restare aggrappata al progetto Roma. Che sabato a Milano, contro il Milan, cercherà punti per cancellare l’andatura sgangherata di questa prima parte di stagione. “A San Siro mi aspetto un regalo per i tifosi – sorride Rosella, a Trigoria per la presentazione di un libro del Gambero Rosso che associa ricette culinarie al volto e ai nomi dei giocatori della Roma – perché anche se il Milan è una grande squadra al mio amico Galliani ho già detto di non aspettarsi nessun regalo da parte nostra”.

Roma, Adriano cala il sipario: se ne va in Brasile

 Pare conclusa l’avventura di Adriano alla Roma: il brasiliano, infatti, pare sempre più convinto di voler lasciare la capitale e potrebbe anche non tornare dopo Natale. Rumors danno Gilmar Rinaldi in procinto di accasarlo in terra carioca. Da Il Corriere dello sport:

Perché stiamo parlando di Adriano. Il centravanti brasiliano ha deciso, tornerà a casa per ritrovare il sorriso e un pallone da prendere a calci. Un sorriso e un pallone che ha cominciato a capire di aver perso il trentuno agosto scorso, quando la Roma annunciò l´arrivo di Marco Borriello. Da allora ha cominciato a capire. Sempre di più. Fino a Cluj, mercoledì scorso. Quando, dopo aver giocato ottanta minuti, neppure male, a Verona contro il Chievo, è rimasto in panchina per tutta la partita, nonostan­te la qualificazione fosse ormai in cas­saforte e il tecnico avesse ancora un cambio a dispo­sizione.

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