Chiuso l’accordo sull’As Roma

 Da Il Sole 24 Ore:
Rosella Sensi e Unicredit hanno firmato ieri l’accordo per l’azzeramento dei debiti della Compagnia Italpetroli verso le banche. L’intesa conferma l’impegno a vendere l’As Roma, ma per ora la vendita non decolla, come anticipato dal Sole 24 Ore online di domenica 25 luglio.
Scarseggiano i compratori. E le proposte sono basse, come quella che avrebbe presentato la famiglia Angelucci, 100 milioni di euro o forse meno per il 100% della Magica, contro una stima dei venditori di 150 milioni.

Sensi – Unicredit, l’accordo: 5% di bonus sull’eccedenza, penale per “comportamento scorretto”

 Dalla Stampa:

La Roma in transito. Sul club è stato affisso il cartello “vendesi”, con pieno diritto di Unicredit: Rosella Sensi resterà al timone pro tempore, al primo segnale della banca saluterà Totti e compagni. Poco importa, se il patto siglato da i rappresentanti di Italpetroli e piazza Cordusio prevede che la Sensi detenga il 51% della «Newco Roma», perché la quota, una volta intervenuto il nuovo acquirente, dovrà essere ceduta per mille euro. Importo da ridere, legato all’escamotage di evitare l’Opa e utile a capire come sia stato regolato il credito di 325 milioni che l’istituto bancario vantava nei confronti della holding.

Roma – Unicredit: il futuro in banca

 Il Tempo:

Stavolta è finita davvero. La Roma è in vendita, l’impero dei Sensi si chiude e cancella i suoi debiti con le banche. L’8 luglio è una data che entra nella storia giallorossa. Il «colpetto» di scena è l’annuncio del riscatto del portiere romeno Lobont che precede la fumata bianca, l’ultimo atto concreto di una proprietà che presto dovrà farsi da parte. La firma sulla lettera d’intenti con Unicredit è arrivata pochi minuti dopo le ore 22 nello studio del professor Cesare Ruperto. Rosella Sensi e Paolo Fiorentino, vice ad di Unicredit Group, hanno annunciato la fine di un’epoca.

L’As Roma in vendita: iniziano le manovre

 Il Giornale:

Le manovre sulla cessione della Roma calcio sono già iniziate. Al di là dell’accordo tra Italpetroli e Unicredit (ieri l’incontro decisivo davanti all’«arbitro» Cesare Ruperto), da tempo la banca di Piazza Cordusio sta sondando il terreno per capire come rientrare dal debito di 325 milioni. «Questa di Italpetroli e della As Roma è una situazione che abbiamo ereditato e che stiamo gestendo al meglio», ha dichiarato un portavoce di Unicredit prima dell’incontro davanti al collegio arbitrale.

La Roma a Unicredit, per la Sensi una gestione a tempo

 Il Tempo:

È fatta! Da ieri sera la Roma non è più dei Sensi. O almeno non lo è più dal punto di vista più tecnico del termine, visto che l’accordo firmato da Rosella Sensi per il rientro del debito di Italpetroli con Unicredit prevede la «gestione» del club fino al momento in cui Rotschild (l’advisor incaricato dell’operazione dalla banca) non riuscirà a trovare l’acquirente giusto per il futuro della Roma. Un compratore che di fatto al momento non c’è, o se c’è è rimasto sapientemente fuori dalle beghe legali tra le due parti. Ad osservare e decidere come muoversi in un futuro che, ora più che mai, appare imminente.

Sensi – Unicredit: ecco il piano per il passaggio della Roma

 Ansa:

Italpetroli e UniCredit verso la stretta finale. L’accordo per la ristrutturazione del debito della holding della famiglia Sensi appare più vicino. E salvo colpi di scena la firma di una lettera d’intenti è attesa per giovedì sera. Si potrà così evitare il lodo e mettere le basi ad un piano di dismissioni da circa 400 milioni di euro (per rimborsare 325 milioni a UniCredit e 80 milioni a Mps) che passa in primis attraverso l’attesa vendita dell’As Roma.

Sensi – Unicredit: “E’ il momento di chiudere”

 MF – Dow Jones:

Si avvicinano e si allontanano. Come due ex che stanno decidendo i beni da dividersi nella separazione. A te il divano, a me la tv. Ma qui si tratta di molto di piu’. Tra Unicredit e la famiglia Sensi per risolvere la vicenda Italpetroli occorre piu’ di una ex lista di nozze. La situazione che stanno cercando di risolvere i rispettivi avvocati, incontratisi ieri e che si rimetteranno attorno ad un tavolo anche domani, e’ molto piu’ complicata. Perche’ al centro di tutta la vicenda c’e’ la As Roma.

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