Sensi – Unicredit: ecco il piano per il passaggio della Roma

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 Ansa:

Italpetroli e UniCredit verso la stretta finale. L’accordo per la ristrutturazione del debito della holding della famiglia Sensi appare più vicino. E salvo colpi di scena la firma di una lettera d’intenti è attesa per giovedì sera. Si potrà così evitare il lodo e mettere le basi ad un piano di dismissioni da circa 400 milioni di euro (per rimborsare 325 milioni a UniCredit e 80 milioni a Mps) che passa in primis attraverso l’attesa vendita dell’As Roma.
Soltanto dopo il memorandum d’intesa si potrà procedere con la finalizzazione dell’accordo di ristrutturazione, che potrebbe arrivare nell’arco di dieci giorni. Il documento finale sarà una vera e propria tabella di marcia in cui verranno stabilite le date indicative per la cessione dei singoli cespiti. E l’obiettivo è chiudere in poco tempo. A UniCredit andrà quindi il restante 51% di Italpetroli, mentre ai Sensi verrà lasciato un patrimonio immobiliare di circa 30 milioni di euro, comprensivo anche del quartier generale di Villa Pacelli. E se l’advisor, Rothschild, riuscirà a massimizzare al meglio la vendita dell’As Roma, non è da escludere anche un riconoscimento alla famiglia Sensi, che nel frattempo manterrà il timone del club (Rosella presidente), al fianco della triade Montali-Pradè-Conti. Di tutto questo se ne sarebbe parlato nell’ambito dell’udienza di lunedì, che si è svolta – viene sottolineato – in un clima costruttivo, davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto. In particolare, le distanze iniziali sembrerebbero superate. E a riprova di ciò ci sarebbe anche il fatto che non sono stati avanzati rilanci.
La parola finale quindi, dopo la sospensione decisa ieri, slitta a giovedì sera (alle ore 18) «al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione», come indica un comunicato pubblicato da Italpetroli su richiesta della Consob. Intanto, mentre il Borsa il titolo è stato ancora sotto i riflettori con una serie di inversioni di rotta (+0,41% a 0,97 euro nel finale), il tema Italpetroli è stato di nuovo al centro dell’attenzione del mondo politico col presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha puntato il mirino contro UniCredit. Secondo Zaia infatti la banca, in tempi di crisi come questi, anzichè salvare una squadra di calcio, farebbe meglio a pensare «ad un intervento vero, con soldi veri, a sostegno delle famiglie e degli imprenditori del Nord».


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