“Sono Scala, la Roma mi conosce e sa dove sto”

di Redazione Commenta


 La panchina bollente di Claudio Ranieri porta ad alimentare le voci inerenti a un possibile avvicendamento tecnico alla guida della Roma. Tra i tanti nomi circolati, anche quello di Nevio Scala il quale ha fatto in tempo ad affrontare l’argomento nel corso della trasmissione radiofonica “A Tutto Campo” in onda su RadioIES:
IPOTESI. Mi è tornata voglia di una panchina, sono pronto a tornare. Ho un bellissimo rapporto con Roma e con la Roma, conosco perfettamente tutti i componenti della società. Sanno chi sono e dove sono, ogni tanto ci sentiamo. Sono convinto però che Claudio farà ancora bene e siederà ancora a lungo sulla panchina della Roma“.

PARMA-ROMA.Non mi aspettavo un avvio tanto difficile da parte di entrambe le squadre. Il Parma ha cambiato allenatore, ha giovani interessante e desiderava puntare in alto. La Roma ha cambiato poco, dopo la straordinaria annata pensava di potersi ripetere e questo inizio di stagione è davvero una doccia fredda. Non ci sono motivi precisi: può essere un pò appagata dalll’annata passta. Forse alcuni giocatori si sono adagiati, anche se Claudio so che è un allenatore che si fa sentire spesso e duramente in queste occasioni”.
FRANSCESCO TOTTI. Totti non è ancora al massimo, comincia ad avere anche un’età avanzata per un calciatore, e deve essere gestito in un certo modo“.
CRISI ROMA.Un motivo, forse il più decisivo: i giocatori della Roma è molto tempo che giocano insieme, guidati prima da Spalletti e poi da Ranieri. C’è una situazione psicologica rilassata, forse la roma avrebbe dovuto cambiare più elementi, inserire dentro giocatori nuovi, ovviamente di talento. Sono sicuro che i giocatori della Roma sono grandi professionisti oltre che ottimi giocatori ma lo stare insieme da tanto tempo diminuisce il mordente e la voglia di ottenere grandi risultati. Se la Roma avesse un problema fisico ad inizio stagione, sarebbe davvero preoccupante. I problemi non penso siano da rintracciare lì, ma a livello psicologico. Forse basta una vittoria per ridare le energie nervose che mancano”.
SOCIETA’.Non credo che questo sia un motivo per cui i giocatori debbano sentirsi così in difficoltà. La società si sta comportanto correttamente, non mi sembra vengano meno gli stipendi o gli eventuali premi. I giocatori non devono interessarsi di queste cose, anche perchè hanno contratti a lunga scadenza“.


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