Rosella Sensi: “Gruppo compatto, resto in attesa di una proposta”

di Redazione 1


Dopo giorni di silenzio vissuti sulla scia delle notizie recepite attraverso una fitta comunicazione fatta di comunicati più o meno interessanti, finalmente è tornata a parlare la presidentessa Rosella Sensi, che ha salutato la squadra a Trigoria prima della partenza per Riscone Brunico, dove la Roma è arrivata in tarda serata.

Lei, in tutte le settimane precedenti, è davvero stata silente spettatrice di quanto avvenuto attorno alla società e non ha mai inteso sbilanciarsi rispetto alle indiscrezioni, neppure quando i giochi per il passaggio di proprietà sembravano cosa fatta.

Il massimo esponente giallorosso si è detto fiducioso per la prossima stagione, a differenza dei tifosi, e pure poco preoccupata per la campagna acquisti bloccata dalla situazione ecomomica e societaria, mentre ha mandato un chiaro messaggio a Vinicio Fioranelli, unico vero interessato ad acquistare la Roma.

Poche ma brevi parole per far capire ai tifosi la situazione, e l’impressione è che il blocco della squadra dello scorso anno possa essere riconfermato e quindi ci sarabbero soltanto pochi ritocchi da apportare ad una rosa ritenuta all’altezza di affrontare nel migliore dei modi il campionato in corso.

“Sono tranquilla, abbiamo a disposizione un gruppo forte e compatto, che nella scorsa stagione ha vissuto la classica annata storta. Ho la massima fiducia del nostro tecnico Luciano Spalletti, mentre al capitano Francesco Totti dico di stare sereno perchè non ci sono assolutamente problemi sul rinnovo del suo contratto, ci mancherebbe anche che lui debba preoccuparsi. Fioranelli? Sono disponibile ad ascoltare tutte le proposte che mi verranno fatte, purchè ci sia la reale intenzione di chiudere la trattativa nel migliore dei modi possibili, cioè con linearità”.

Insomma, ci tocca riportare una citazione che viene da bocca nemica ma che riesce a riassumere nella maniera migliore la situazione: come dice spesso il presidente della Lazio, Claudio Lotito, la questione è semplice: “Pagare moneta, vedere cammello“.


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