Roma-Fulham: Hodgson sfida l’Olimpico: “Mi porta bene”

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Roy Hodgson sa come vivere un pre partita. Glielo ha insegnato l’esperienza di decenni vissuti sulle panchine di mezzo mondo. Il suo Fulham, rinvigorito dalla recente affermazione in Premier sul Liverpool – che ha aggravata la crisi dei Reds e la posizione di Rafa Benitez – è arrivato nella Capitale con la voglia di sfruttare nel migliore dei modi le debolezze della squadra giallorossa e riscattare quel pareggio beffardo (Andreolli a tempo scaduto) della gara di andata. La flemma di Hodgson è tale da consentirgli pure di sfidare la sorte, con quel “L’Olimpico mi porta bene” che potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol. Invece, il tecnico del Fulham mostra la sicurezza di chi sa il fatto suo. Lo racconta Il Corriere dello Sport in edicola oggi:


Sornione come sempre Roy Hodgson. Talmente sornione che non c’è molto da fidarsi in vista della gara di questa sera. Il tecnico inglese alla vigilia della sfida con la Roma vola basso, quasi non gli interessassero troppo i destini europei della sua squadra. Appagamento post vittoria con il Liverpool (3-1 sabato scorso)? Difficile crederlo conoscendo il personaggio. Eppure a parole, almeno a parole, il tecnico inglese non sembra considerare prioritaria la sfida con la Roma. “E’ una gara importante per tutte e due le squadre, ma per noi la qualificazione è tutta in salita. Le favorite del girone sono Roma e Basilea. Se vincono tutte e due il girone è chiuso”.
ASSENZE – Di vero c’è che il Fulham arriva a Roma con assenze importanti, ma la formazione di partenza non si discosterà molto da quella dell’andata. Tra gli assenti, come nella sfida del Craven Cottage, Johnson, tre presenze e tre gol in questa edizione di Europa League. Hodgson non si preoccupa più di tanto del forfait del suo attaccante migliore. “Anche senza Johnson abbiamo segnato tanto. Segnare non è una questione di uomini, ma una questione di mentalità”. E allora il tecnico inglese si consolerà con Zamora e Nevland i cui gol sabato hanno steso il Liverpool. Altra assenza importante quella di Kelly, espulso nella gara d’andata. Proprio in riferimento al rosso rimediato dal suo giocatore Hodgson punta subito l’attenzione sulla direzione di gara. “All’ andata non siamo stati fortunati con l’arbitro. Per l’espulsione di Kelly, ma anche per tante altre decisioni che ci hanno sfavorito. Speriamo che qui a Roma il discorso cambi”. Tanto per mettere le mani avanti.
LA ROMA – Quando gli si parla di una Roma in crisi, poi, l’ex allenatore di Inter e Udinese, sgrana gli occhi. “A Londra non ho visto tutte queste difficoltà. La squadra ha giocato molto bene, soprattutto nel secondo tempo quando Ranieri ha inserito Vucinic e Pizarro. Noi eravamo in dieci, ma ho visto una buona Roma”. Quindi la previsione. “Il campionato italiano è duro, ma si sono giocate solo undici giornate. Ranieri è un grande allenatore e sarebbe una sorpresa se a fine stagione la Roma non fosse tra le prime sei del campionato”.
OLIMPICO – Hodgson tornerà a giocare in uno stadio che, come per sua ammissione “mi porta fortuna”. I ricordi sono tanti. “Quando ho giocato la prima volta qui con l’Inter ho vinto e la seconda volta ho vinto per 5-4”. Una partita che i tifosi romanisti ricordano bene. Per il tecnico a fare la differenza potrebbe essere proprio l’ambiente dell’Olimpico. E’ per questo che il momento di crisi tra la Roma e i suoi tifosi potrebbe rivelarsi un vantaggio enorme per il Fulham. “Se al Craven Cottage ci sono 20.000 spettatori abbiamo il tutto esaurito, se accade qui lo stadio è vuoto. E’ tutta qui la differenza di ambiente che mi aspetto tra le due partite”. E poi c’è il discorso tifosi, sul quale i giornalisti inglesi non esitano a puntare il dito. “E’ vero qui a Roma non ci sono buoni precedenti tra tifosi inglesi e romanisti. Credo e spero che questa volta non accada niente”.


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