Roma-Bari: tridente, non è detta l’ultima

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 Ranieri il “pragmatico” ha lanciato la sfida al “frizzanteBari: “I ragazzi sono carichi, l’autostima è recuperata: ora servono i risultati positivi, che rendono tutto più semplice. Stiamo bene, con i risultati staremo benissimo“, l’antidoto del tecnico in conferenza stampa, alla vigilia del match dell’Olimpico (ore 15.00). La partita, oltre che per la classifica, vale per distogliere il pensiero dai problemi societari. Per il club di Trigoria, la sosta è stata densa di grattacapi: prima l’intervento allo zigomo di De Rossi, quindi il nuovo ricovero dello stesso centrocampista per la colica renale; in mezzo il braccio di ferro con il Brasile su Juan e i mugugni di Doni dal ritiro della nazionale verdeoro; dulcis in fundo il tema più scottante, il duello Unicredit-Italpetroli. “Niente alibi“, è l’imperativo di Ranieri. Che ieri, assieme alla squadra, ha ricevuto la visita di Rosella Sensi. L’allenatore non ha voluto riferire il contenuto del confronto: “Mi meraviglio, voi sapete sempre tutto di tutto. No, quando viene ci fa piacere. Ci ha caricato per questo mese importante. Cosa ci siamo detti? Se dico la verità parlate solo di quello. Non dicendovi niente potete spaziare nelle vostre componenti fantasiose. Meglio così, no?“. La squadra è concentrata, Ranieri ha rassicurato i tifosi: “Noi pensiamo soltanto ad allenarci e a far bene il nostro lavoro. Noi facciamo parte della Roma, ma facciamo parte della Roma che gioca, non della Roma che deve chiacchierare, parlare, discutere. Noi cerchiamo di fare il nostro lavoro al meglio di quello che possiamo fare  perciò non sono entrate minimamente tutte le voci che ci sono state fuori. Alibi? No, assolutamente. Guai. A me non piacciono giocatori che cercano alibi ma in nessuna maniera quando si parla di arbitri, di qualsiasi cosa, i responsabili siamo noi“.
TRIDENTE NO / TRIDENTE SI’ – “Io sono più pragmatico, la cosa che più mi sta a cuore è aiutare la difesa a non prendere gol. L’allenatore vuole mettere giocatori validi tenendo un equilibrio tattico importante“: virgolettato di Ranieri, che tradotto significa niente tridente. Pretattica? Ranieri non sarebbe nuovo. L’ipotesi di vedere in campo Vucinic, Menez e Totti dal primo minuto resta in piedi. Nella mente del tecnico il tridente c’è, eccome. Sebbene le fatiche di Vucinic in nazionale e la condizione non ancora al top del Capitano suggeriscano una staffetta in attacco, con il montenegrino pronto a sostituire chi avrà più bisogno di rifiatare.
FORMAZIONE – La “porta” della Roma è aperta. Julio Sergio può ribaltare le gerarchie. Ranieri ha fatto chiaramente intendere che Doni è tutt’altro che intoccabile. Non ci sarà da sorprendersi, pertanto, se il titolare, domani, dovesse essere “il miglior terzo portiere del mondo“, per dirla con Spalletti.
La linea difensiva sarà composta da Motta, Burdisso, Mexes e Riise. In caso di tridente, il centrocampo sarebbe affidato a Perrotta, Pizarro e Brighi. Vucinic lavorerebbe sull’out di sinistra. Viceversa, è pronto Taddei. Il coraggio da una parte. L’equilibrio dall’altra. La notte porterà consiglio.
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