Ranieri: “Roma arrabbiata: il Napoli ci aspetta da una settimana, io per il pari non firmo mai”

di Redazione 1


 Claudio Ranieri parla da Trigoria nel corso della consueta conferenza stampa della vigilia di campionato: domani al San Paolo c’è Napoli-Roma, ovvero una gara talmente delicata da prenderla con molle e pinze. Ripartire dopo l’eliminazione di Europa League per mano del Panathinaikos in seguito a 180′ nel corso dei quali la Roma ne ha disputati 170′ da grande squadra e 10′ da dimenticare in fretta. Proprio quello scampolo di tempo, tuttavia, ha decretato l’interruzione anzitempo dell’avventuar europea dei giallorossi e messo un freno alla striscia di risultati utili consecutivi inanellati dal testaccino. La carne al fuoco è tanta, Ranieri dà risposte inequivocabili.
EUROPA LEAGUE.Occorre essere lucidi nell’analizzare le gare. Ci sono stati dieci minuti di sbandamento che non ci devono portare fuori strada e non danno la dimensione di quel che abbiamo fatto nei minuti restanti. Sonno amareggiato, volevamo andare avanti e non ci siamo riusciti. Abbiamo avuto, dopo il gol incassato su rigore, una voglia di strafare che non ci ha fatto essere lucidi. Ci è mancato David Pizarro, ovvero un giocatore che non ci facesse trovare scoperti in occasione dei contropiede avversari. E’ stata una grossa delusione ma la squadra è rimasta squadra e ci ha messo comunque determinazione. Siamo i primi a dolercene. Non volevo dare ulteriori cambi, ne ho fatti solo due, perchè i ragazzi stavano facendo il loro dovere“.
NAPOLI-ROMA.Questa rabbia deve diventare energia positiva per domani, ci aspetta una partita dura. Il pubblico è sempre una componente importante come lo è qui a Roma, ma la cosa più importante sono i giocatori in campo ancor più di quanto possa essere decisivo il San Paolo: voglio vedere la squadra giocare a testa alta, avremo daventi una formazione corroborata, che vuole fare bene. Loro sono determinati e veloci. I ragazzi devono reagire, sono allenati a reagire bene, mi aspetto una gara vibrante e tosta. Ci stanno aspettando da una settimana e dobbiamo essere pronti. Non so se giocheremo con una punta: quando sono convocati sono tutti pronti per scendere in campo. Stasera deciderò gli 11 titolari. A Napoli ho vissuto un anno e mezzo veramente bello e formativo“.


MENTALITA’.Quella vincente ce l’hai quando vinci e perdente quando perdi. La squadra è uscita dalla Champions tra gli applausi – l’anno scorso con l’Arsenal – ma le partite vanno così, questo è lo sport. La Kostner ad esempio si è sacrificata una vita e poi è scivolata“.
SCUDETTO E CHAMPIONS. Dire adesso che lo scudetto della Roma sarebbe il secondo posto è sbagliato, il consuntivo lo faccio alla fine. Noi dobbiamo continuare, abbiamo daventi a noi una squadra ad un punto e vogliamo riprenderla. Dobbiamo tenere lontane le squadre che ci fanno dietro. Non firmo per nulla, io gioco per vincere, me la gioco, poi vediamo come si mettono le cose. C’è il Milan,c’è il Napoli ma non scordate la Fiorentina: non ha sotto mano adesso i punti che le servono ma può recuperare e sbloccarsi“.
JULIO SERGIO.Se viene a Napoli vuol dire che è in ballottaggio. Oggi ha provato e ha risposto bene, vederemo. Però, metto in chiaro due cose: la prima è che se non dovesse farcela Julio Sergio giocherebbe Doni e la seconda è che per come sono stati presi i gol di giovedì, non credo che Julio avrebbe potuto fare qualcosa in più. Doni non poteva fare meglio“.
MENEZ.Sta facendo bene in allenamento e anche giovedi ha avuto la determinazione e la voglia di fare bene per i minuti che ha giocato“.
TIFOSI.A loro dico che la normalità è proprio il fatto che puoi perdere. Non eravamo imbattibili prima e non lo siamo adesso“.
VUCINIC. Non ha avuto problemi particolari, abbiamo preferito non farlo allenare soltanto per motivi precauzionali. Ha preso moltissime botte, come gli capita spesso, perciò abbiamo preferito fargli fare dei massaggi“.


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