Ranieri e Mazzarri di qua, Mourinho di là

di Redazione Commenta


Claudio Ranieri e Walter Mazzarri sono i due tecnici della serie A che hanno risposto per le rime a Josè Mourinho, reo di aver pungolato i colleghi in maniera pubblica. In particolare, quello tra il testaccino e il portoghese è un rapporto conflittuale fin dai tempi dell’Inghilterra. Articolo tratto da Libero:

Messa da parte per un attimo la contesa a distanza con la Juve, Josè deve incassare le repliche di due suoi colleghi in grande forma. Il primo è Claudio Ranieri, nemico atavico di Mourinho sin dall’inizio dell’avventura in terra inglese. Al tecnico romano non sono proprio andate giù le parole del suo rivale nella lotta scudetto a proposito di una Roma «furba, che piange perché non ha soldi ma poi non vende i giocatori» e ha voluto controbattere con ironia: «Capisco Mourinho, non si è mai trovato in queste situazioni», ha detto Ranieri, «è troppo facile passare da Abramovich a Moratti».

La “povera” Roma invece prova a restare in scia all’Inter e oggi contro il Catania cerca un immediato riscatto dopo la batosta rimediata in Europa League. Assente Julio Sergio, Ranieri dovrebbe rinnovare la fiducia a Doni, non brillante contro il Panathinaikos: «Si vuole trovare un colpevole per la sconfitta ed è stato indicato lui», ha affermato il tecnico, «ma la verità è che è stata solo colpa della squadra tutta insieme».  In avanti alle spalle di Vucinic rientra Perrotta, affiancato da Taddei e Baptista, vista la squalifica Totti. L’obiettivo è riprendere subito filo dei 20 risultati utili consecutivi (eguagliando a 15, per il campionato, Walter Mazzarri alla guida del Napoli) spezzatosi in Grecia e non perdere il passo dall’Inter, che proprio contro i partenopei sette giorni fa a mostrato di non essere inattaccabile. Una partita, quella del San Paolo, che è durata molto più di 90’ a causa delle tante frecciate volate tra i due club. Dopo il presidente De Laurentiis, ieri è stato Mazzarri ha entrare nella polemica: «Mourinho è un fenomeno mediatico», ha dichiarato il mister toscano, «ma se mettiamo a confronto le le rose delle squadre che abbiamo allenato, i miei risultati sono sicuramente superiori». Si sa, Josè non è molto amato dai suoi colleghi, che gli hanno negato anche il riconoscimento della Panchina d’oro, e non sembra voler fare nulla per riparare. E Mazzarri non ha risparmiato altre punzecchiature al portoghese: « non hotempo di pensare agli slogan», ha ironizzato l’ex tecnico di Livorno, Reggina e Sampdoria, «se lui il venerdì ha ancora tempo di parlare della partita della domenica precedente, forse lo fa perché ha una squadra capace di vincere le partite da sola, anche senza allenatore. Io questa fortuna non ce l’ho». E se Mou ha tanti talenti da gestire, il suo collega è ancora alle prese con l’infortunio del migliore dei partenopei, quel Lavezzi che oggi a Siena torna in panchina. «È un giocatore importante, ma in questo calcio bisogna stare al cento per cento per non rischiare», ha spiegato Mazzarri, «devo fare tante considerazioni, devo valutare quanti minuti ha nelle gambe». Problemi che tolgono il sonno agli allenatori come Mazzarri o Ranieri. Non di certo a uno come Mourinho.


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