Il gigante Toni e la bambina Sensi: Roma sogna

Luca Toni, indiscusso protagonista della rassegna stampa di domenica 3 gennaio. Il 2010 giallorosso è, fino ad ora, vissuto all’insegna dell’ex Bayern Monaco che sta facendo impazzire stampa e tifosi. A Roma si respira entusiasmo da vendere, lo stesso che mancava da che la società capitolina aveva smesso di investire per acquistare campioni. Il botto del calciomercato estivo è stato Nicolas Burdisso mentre si attendeva con ansia una punta che la mettesse dentro: a gennaio è arrivato Luca Toni, ora dalle parti del Colosseo si sogna eccome.
Per Claudio Ranieri, alle prese con tale palpabile euforia, il percorso di gestione della squadra si mette tutto in salita anche se, con Luca Toni in campo, parecchie preoccupazioni spariscono prima ancora del fischio di inizio. Cosa dicono i giornali di stamane? Tutti concordi sul fatto che Toni è per Roma quel toccasana che la Capitale, a ruoli invertiti, rappresenta per il calciatore. Perchè nel corso della presentazione dell’ex bavarese, in quella scena da “Il gigante e la bambina” con Luca Toni affiancato a Rosella Sensi, è successo per magia che il Presidente giallorosso abbia riacquistato dalla punta quel vigore che le era mancato per parecchio tempo e che il nuovo 30 della Roma si sia mostrato con parte di quella fragilità – che in altri termini è da leggersi come estrema felicità – dello scricciolo che aveva di fianco. Il connubio era perfetto così, tanto che Roma – lo dicono anche i quotidiani – può riprendere a sognare. Dopo Batistuta e Capello, ci sono Toni e Ranieri.

Matri: “Cagliari attento, con Toni è Roma stellare”

Alessandro Matri, attaccante del Cagliari, stima Luca Toni e, ora che il nuovo 30 giallorosso è sbarcato in Capitale, teme ancora di più la Roma. Classe 1984, Matri è una delle giovani promesse più seguite dai maggiori club italiani perchè è uno dei calciatori che, anno dopo anno, riesce a confermare e appagare le aspettative a suon di gol e prestazioni impeccabili.
Nel campionato 2009/10 ha già messo a segno la bellezza di otto reti in sedici partite e sta contribuendo a garantire ai cagliaritani emozioni e aspettative: anche in questa stagione, infatti, il Cagliari dopo un momento di smarrimento iniziale ha cominciato a marciare a suon di vittorie – interne ed esterne – e a candidarsi quale sorpresa dell’anno. Ecco l’intervista rilasciata dal bomber, che arrossisce pensando a eventuali paragoni con Riva, al Messaggero che lo introduce così:
Esordio in A con la maglia del Milan. Solo una presenza, quando era ancora acerbo, prima di diventare un randagio del gol: Prato, Lumezzane, Rimini. A Cagliari ha conosciuto la consacrazione grazie a Cellino che, con lungimiranza, l’ha riscattato dal Milan. E ad Allegri, che ne ha centellinato l’impiego facendolo crescere, maturare, esplodere. Tanto che Matri si è permesso il lusso di eguagliare il longevo record del mitico Riva, che riuscì a segnare per 7 giornate consecutive“.
Poi, è la volta di Matri, che risponde con chiarezza alle domande poste in essere e che trova tempo e voglia per parlare di Luca Toni:

Montali come Ranieri: uomo della rinascita

Gian Paolo Montali: uomo delle motivazioni e di cura maniacale per i dettagli.
E’ lui, appena sbarcato a Roma e con sole poche settimane di lavoro alle spalle, l’uomo indicato come il responsabile di una tanto gradita quanto inaspettata cura giallorossa che ha portato non solo la squadra – e in quel caso ci ha pensato Claudio Ranieri – ma anche la società a rinascere, agire, intraprendere un cammino che non è più – e lo è sembrato per pèarecchio – quello dell’immobilismo.
Lo si è visto anche ieri, nel corso della presentazione alla stampa di Luca Toni.
La sala Champions di Trigoria era perfetta così, lo riferisce oggi Il Tempo con un articolo a firma G. Giubilo che, proprio a Montali, attribuisce i grandi meriti per la virata radicale effettuata dal club:
La giornata delle feste, dei sorrisi, degli auspici propizi per l’anno ancora nella culla, a Trigoria un’atmosfera serena come da tempo non era possibile respirare…

Toni e la Roma all’esordio: d’istinto è già amore

 Il sole del Flaminio incornicia l’esordio di Luca Toni con la maglia giallorossa. “Roma è stata una scelta d’istinto“, ha da poco affermato l’attaccante nella conferenza stampa di presentazione. E d’istinto il pubblico gli riserva applausi a scena aperta: bastano le movenze, basta la stazza, per acclamare il centravanti tanto sospirato. Quando Luca si riscalda, poi, il tributo non è più questione di “speranza”: Toni è in buona condizione fisica, sgomita, difende il pallone, serve a Menez l’assist dell’1-0, sfiora il gol in due circostanze, con altrettante girate di sinistro. E ancora, di testa, va vicino alla prima rete in giallorosso.
Ranieri colloca il neo arrivato al centro dell’attacco: unica punta, davanti al trio Taddei-Menez-Batista. La prestazione dei due brasiliani è positiva. A centrocampo De Rossi e Faty offrono un buon filtro.

Ranieri: “Con Toni sarà un’altra Roma”

 Le dichiarazioni di Claudio Raneiri, dopo il successo per 3-0 sulla Cisco Roma:
Sono soddisfatto di Toni. Era la prima partita, è arrivato da un giorno e mezzo e gli abbiamo fatto fare tre allenamenti. La Roma cambierà con Luca? Qualcosina cambierà, lui ha caratteristiche differenti dagli altri attaccanti. Sarà una Roma diversa. Toni già a Cagliari? Non mi aspetto di trovarlo al 100%, ma almeno utilizzabile. Se ho già in mente la Roma con Toni? Ancora no, le sue caratteristiche devono sposarsi con quelle degli altri.

Verso Cisco Roma-Roma, Incocciati: “Daremo il massimo”

 Sabato 2 gennaio: la Roma si appresta a depositare il contratto di Luca Toni in Lega Calcio e ad affrontare in amichevole (stadio Flaminio, ore 15) la Cisco Roma, formazione che milita nel campionato di Seconda Divisione. Il club di proprietà dei fratelli Ciaccia (terza realtà calcistica della Capitale) incontrerà i giallorossi per la prima volta nella sua storia dopo aver, qualche giorno fa, fatto soffrire il Frosinone (che l’ha spuntata per 2-1 non senza sofferenza).
A svelare iul palmares della Cisco Roma ci ha pensato Il Corriere dello Sport in edicola oggi:
La Cisco sotto la gestione della famiglia Tulli è sempre stata una sorta di feudo laziale. Di Canio, Venturin, Lopez, Gottardi, Patarca, sono tanti i laziali doc passati per il Francesca Gianni. Ma anche oggi la rappresentanza biancazzurra è ben nutrita: Angeletti, Bellè nonchè Doriano Ruggero, il mitico massaggiatore della Lazio scudettata di Eriksson. Ma sarà anche un derby in famiglia per i fratelli Ciaccia, il presidente Mario è laziale mentre suo fratello Davide è romanista“.
Un’occasione importante volta a evidenziare le forti ambizioni della dirigenza e le motivazioni altrettanto grandi di una rosa che vanta in squadra calciatori del calibro di Romondini, Chiappara, Babù, Doudou, Di Vicino. A rendere palese l’enorme carica dei calciatori del Cisco, ci pensa Beppe Incocciati che, sulle pagine de Il Corriere dello Sport, si esprime chiaramente:

Toni: “Roma e Totti, un sogno. Il Mondiale 2010 passa di qua”

 Luca Toni peperoni, un ricordo lontano. Il Bayern è un capitolo del passato, esperienza da incorniciare con la macchia di una conclusione pessima del rapporto (responsabilità fortissime del tecnico dei bavaresi, Louis Van Gaal). Ora, l’ariete campione del mondo cambia vita e torna in Italia, nelle fila della società che lo ha fortemente voluto e che l’Azzurro ha preteso con tutte le sue forze.
Luca Toni è a tutti gli effetti un giocatore della Roma, almeno fino al prossimo giugno. Trasferimento a titolo temporaneo e gratuito dal 2 gennaio 2010 al 30 giugno 2010: lo si è letto in tutte le salse sui comunicati di entrambe le società. I tifosi della Roma, tra un botto di fien anno e un brindisi benaugurante, si sono lustrati gli occhi con quelle righe in calce a carta intestata. Chi lo sperava e chi non l’avrebbe mai detto: intanto, in barba a ogni previsione, Toni è sbarcato in Capitale e si è lasciato amare dalla calca di romanisti che, tra ieri e oggi, lo hanno rincorso per un autografo. Roma giallorossa con l’entusiasmo dei tempi migliori.
Lo dice il proscenio che porta alla presentazione del bomber al Fulvio Bernardini. Trigoria è stata presa d’assalto fin dalle prime ora della mattina, ad attendere Toni, verso le 12, almeno 150 tifosi entusiasti: famiglie, bambini, amici in comitiva. E’ già una festa, grande festa. Nel corso delle sue prime ore da giallorosso, Toni ha fatto in tempo a disputare un allenamento, segnare un gol a Doni, abbracciare Vito Scala e Simone Perrotta, sentirsi via sms con Francesco Totti e firmare autografi al tifo incontrato per strada. Accoglienza calorosa, come quelle riservate ai campioni. A precedere la presentazione del bomber, l’allenamento di giornata, nel corso del quale l’unico in grado di tenere testa al grande stato di forma dell’ex bavarese è stato Jeremy Menez. I primi due striscioni dedicati a Toni recitano: “Ben arrivato, Luca Toni bomber” e “Totti-Toni: coppia mondiale”.
Gremita anche la sala Champions di Trigoria, dove un Toni emozionato ma palesemente felice si è lasciato godere dall’informazione. Le parole introduttive sono affidate al Presidente Rosella Sensi che nelle sue premesse riesce a introdurre il campione:

Totti esclusivo a La Repubblica

 Per quanto se ne parli e per quanto già se ne sappia, Francesco Totti è un universo mondo che non si smette mai di conoscere. Il Capitano giallorosso ha rilasciato un’intervista esclusiva a La Repubblica nel quale affronta con la solita schiettezza tematiche che includono ed eludono il mondo del calcio. Il numero 10 a 360 gradi. Testuale:
Francesco Totti, si sa, è un fenomeno. Si sono studiati i suoi piedi. Mai il resto. L’ha sempre impedito, a costo di apparire vuoto. Eppure ha un’intelligenza che è un misto tra quella selvaggia del ragazzo allevato nella foresta dai lupi e quella degli elettricisti di Paolo Conte. La luce dell’artigiano geniale e furbo. Inoltre ti fa ridere, che non è poco. Ma tutto questo arriva dopo quasi due ore di conversazione. All’inizio c’è un giovane uomo in scarpe da ginnastica e braghette corte, con le ginocchia enormi per i muscoli e solcate di cicatrici arrossate, con una fede e una fedina d’oro bianco all’anulare sinistro. Un ragazzone che sembra avere poco interesse all’impegno e molta fretta di andarsene“. Francesco Totti a cuore aperto è sempre una gran bella esperienza.
SU SE STESSO. “Chi dice che fatico a parlare di argomenti che esulano dal calcio pensa di conoscermi ma in realtà non è così: non sono un filosofo. Forse sono ignorante, ma non stupido. Non riesco a esternare i miei sentimenti con chi non conosco, a chi non sta nei miei affetti. Anzi, non mi interessa proprio farlo. E’ pudore, è carattere. Sono molto fisico, romantico. Mi piace toccare le persone, abbracciare gli amici, mettergli una mano sulle spalle e stringere. So quali sono le cose importanti, a loro cerco di dare tutto me stesso. Lo faccio con i miei figli, con Ilary. Pochi altri”.

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