Mondiali 2010, Lippi: “Nesta non ci sarà; Totti e Toni, nulla di nuovo”

 Marcello Lippi in conferenza stampa da Coverciano fa da apripista all’amichevole che mercoledì vedra contrapposte Italia-Camerun. Dichiarazioni importanti in vista dei prossimi Mondiali 2010 in Sudafrica: la prima, Alessandro Nesta non ci sarà; la seconda, nulla di nuovo riguardo Francesco Totti.
NESTA E TOTTI. “Posso dire in maniera definitiva che Alessandro Nesta non verrà. Per una serie di motivi ha spiegato che non se la sente di tornare. Dispiace perchè gli ho spiegato che avrei voluto un suo ritorno anche perchè è in credito con la Nazionale. Rispetto naturalmente la sua decisione. Non ho parlato di e con Francesco Totti“.

Burdisso: “Ma quale rigore…”

 Nicolas Burdisso ha le idee chiare. Dopo Napoli-Roma, archiviata con un 2-2 che ha lasciato amarezzza in casa giallorossa, l’argentino, fresco di convocazione in Nazionale argentina ha espresso in maniera chiara i propri pensieri, ripresi dalle pagine de Il Corriere dello Sport:
RIGORE.Non c’era alcun rigore. Neppure quello che l’arbitro ha concesso all’ultimo minuto. In quell’azione il giocatore del Napoli stava indietro, non era una situazione di pericolo, Mexes lo aveva lasciato andare“.
FORMA.Manca il gioco spumeggiante, però mi sembra che tutte le squadre soffrano da questo punto di vista negli ultimi tempi. Peccato, avevamo due gol di vantaggio, avremmo dovuto portare a casa questa vittoria. Il pareggio, per come è arrivato, ha fatto arrabbiare“.

Juan trascina la Roma: “Siamo di nuovo forti”

 Da qualche tempo a questa parte, i voti più alti in pagella sono tutti per lui: Juan. Costante e in buone condizioni fisiche come altre poche volte si ricorda a Roma, il brasiliano, anche nella gara contro il Napoli, ha preso per mano una difesa che ha proprio lui quale riferimento indiscusso. Ed è lo stesso Juan, dopo la gara del San Paolo, a dare la carica ai suoi: “Siamo di nuovo quelli dei tempi migliori“. Da Il Corriere dello Sport:

L’immagine della Roma arrabbiata e sconsolata è l’immagine di Juan. Hamsik trasforma il rigore del definitivo due a due, si vede il difensore brasiliano allargare le braccia, alzare lo sguardo al cielo, mor­morare qualche cosa contro l’ingrato destino.

Pradè: “Ranieri? La sua Nazionale è la Roma, Totti ha accelerato troppo”

 Daniele Pradè è intervenuto questa mattina a “Radio Anch’io lo Sport” su Radio Rai esprimendo la propria opinione sulla partita di ieri contro il Napoli, in cui la Roma non è riuscita a difendere due gol di vantaggio: In campo c’è anche l’avversario, forte ed in salute con grandi stimoli. Abbiamo fatto una buona gara, siamo stati puniti al 90’ da un penalty ma il cammino continua e siamo convinti di avere una grande squadra. C’è rammarico ma ricordiamoci che a Napoli non vince nessuno“.

Vucinic ha fatto molto bene, si è preso delle responsabilità… “Vucinic è un campione, determina le partite da solo. Ha trovato quello che gli mancava, la continuità. Vucinic deve trovare la cattiveria, in quel momento sarà tra i primi 5 al mondo”.
Ranieri ha del merito, anche su Baptista.
“Per Baptista siamo contenti perché abbiamo sempre detto che è un professionista. Ranieri è stata la nostra svolta ha capito quali erano i problemi. La squadra aveva perso autostima, lui ha coinvolto tutti e 22 i giocatori ed è stato fortemente voluto dalla presidenza”.

Napoli-Roma, Vucinic: “Uno dei gol più belli, ma meglio la vittoria”

 Da Il Corriere dello Sport:

Un gol come il suo avreb­be meritato un altro finale, al di là di qualsiasi considerazione sulla dire­zione arbitrale. Taddei fa uno di quei lanci che uno in tribuna po­trebbe pure essere autorizzato a mandarlo da qualche parte non pro­prio piacevole; lui, l’uomo del Mon­tenegro, lo trasforma in un gioiello, stop di petto, un’occhiata rapida al portiere avversario mentre il pallo­ne scende, poi di controbalzo rapi­dissimo un interno destro basso che bisognava alzarsi in piedi ad ap­plaudire mentre il pallone finisce in rete. L’undicesimo gol stagionale di Mirko Vucinic, sesto in campiona­to, festeggiato dal giocatore come, a quel punto, il gol che decideva gio­co, partita e incontro.

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