Roma-Inter in 3D: è Special cinema

 Da Il Corriere della Sera:

Quello che fa più impressione sono le bandiere: sembrano bucare lo schermo e sventolare proprio sulla testa, pare di sentire il loro fruscio sopra le orecchie di un pubblico dall’anima giallorossa e con il viso coperto da occhialoni neri 3D, tridimensionali. Ma quelle bandiere sventolano (inutilmente) all’Olimpico, invece quel pubblico è seduto dentro il cinema Warner Moderno di piazza della Repubblica, nel centro di Roma. È una delle due sale capitoline coinvolta nell’esperimento della finale di Coppa Italia, l’altra è quella a Parco de’ Medici, trasmessa su uno schermo cinematografico tridimensionale, in contemporanea ai cinema di Milano, Vicenza e Parma. Un’idea di «The space cinema», che ha messo a disposizione gratuitamente i 219 posti della sala Due, una delle più accoglienti della multisala.

Scardina, Ciciretti, Ferri: i tre moschettieri

 Da Il Romanista:

In tre, mettono insieme più gol che anni. Filippo Scardina, Amato Ciciretti e Jacopo Ferri, capocannonieri rispettivamente di Primavera, Allievi e Giovanissimi Nazionali, in questa stagione hanno segnato nel complesso 54 reti. Quarantanove anni in tre, i bomber del settore giovanile si preparano a vivere da protagonisti il playoff che prenderanno il via il prossimo weekend. Ma chi sono questi ragazzi affamati di gol? Il più esperto è Filippo Scardina, 18 anni compiuti lo scorso 26 febbraio. Il centravanti della Primavera ha all’attivo un bottino di dieci reti, che gli sono valse nuovamente il titolo di capocannoniere. Flippo è infatti alla sua seconda stagione con la Primavera, dal momento che De Rossi lo ha promosso fra i più grandi già a metà dello scorso anno. Fisico importante e gran fiuto del gol, Scardina ha cominciato la stagione in ritardo per via dell’infortunio al ginocchio occorsogli a maggio dell’anno scorso.

Espulsione Totti “made in Italy”

 Da La Gazzetta dello Sport

Il nostro calcio è come un saloon di mediocri western di mezzo secolo fa: la finale di Coppa Italia è stata introdotta da un clima pesante, assurdo. Sarebbe stato ingenuo pensare che la partita e i suoi protagonisti avrebbero riscattato il «tutto contro tutti» che stiamo mandando da tempo in mondovisione. Però ci abbiamo sperato un’altra volta: in fondo da qualche parte si deve pur cominciare. Invece al pronti via si è vista una serie di corpo a corpo, cui nessuno si è sottratto.

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