De Rossi: “Real? Solo se costretto. Roma per me è un onore”

 Daniele De Rossi interviene dal ritiro azzurro a Sestriere, dove si sta preparando con la nazionale italiana per i Mondiali 2010, per commentare le voci di calciomeracto che lo vedono lontano da Roma e lo fa attraverso una dichiarazione che lascia aperte le porte di una eventuale cessione. Per lui, offerte molto concrete provenienti dal Real Madrid, disposto a mettere sulla bilancia 50 milioni di euro e il cartellino di Karim Benzema. Ecco la conferenza completa:
DE ROSSI-REAL MADRID.Io non so niente, sto qui e penso aL ritiro, anche se qualcuno dimentica quanto sia importante. Io non lo dimentico, voglio fare un gran Mondiale, l’ultimo per me è stato così e così. Il resto sono cose che leggo sui giornali. Chi mi avvicina sa che non mi deve rompere con queste cose; quel che sarà, sarà. Leggo smentite della mia società la domanda la dovete fare a loro. L’allenatore ribadisce che resterò lì, la Presidente rispedisce al mittente ogni domanda. È un gran  segno di coerenza, lo hanno sempre detto e lo stanno mantenendo. Io sono l’ultimo a cui chiederlo. La Roma deve lavorare perché è in fase di mercato. I procuratori fanno i procuratori, gli amici fanno gli amici, io faccio il calciatore. E lo faccio per l’Italia non per Roma e Real“.
GRATIFICAZIONE.L’interesse del Real Madrid, certo, ma soprattutto la smentita della dottoressa Sensi. Sento grande affetto anche dai tifosi. Sono due cose non nuove, fortunatamente per me. Essere accostato a certe squadre o a certi giocatori fa strano. Mi fa capire che sto lavorando bene e facendo passi avanti“.

Tessera del Tifoso, ultimo stadio

 Tessera del Tifoso e la rivoluzione del tifo italiano: i pro, i contro, il dubbio d’incostituzionalità e il flop di Marassi.
Da Liberal:

Dopo i mondiali sudafricani, stagione calcistica 2010/2011. Una rivoluzione attende al varco i nuovi campionati di A e B. La Legge 41/2007 cambierà il modo di andare allo stadio degli italiani. Più di quanto già fatto da pay-tv, calcio spezzatino, tornelli, steward e biglietti nominativi. La Tessera del Tifoso si spingerà oltre: chi è senza non vedrà più dal vivo la propria squadra del cuore. Dal 29 Agosto solo per le trasferte nei settori ospiti. Forse poi dappertutto, pure per le gare in casa. Lo dice l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Lo ripete il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Sarà obbligatoria:

Adriano – Roma: dov’è che devo firmare?

 L’annuncio del primo acquisto stagionale (vero che c’è Fabio Simplicio che pare cosa fatta da tempo, ma nessuno l’ha ancora comunicato) da parte della Roma dovrebbe avvenire a ore: Adriano in giallorosso sarebbe un affare già concluso e – stando alle parole lette su Il Corriere dello Sport – si attende solo lo svolgimento di pure formalità, la limatura di differenze minime, l’accordo sui dettagli. Testuale:

E’ il giorno di Adriano. Daniele Pradè  si è imbarcato ieri sera a Fiumicino su un aereo Alitalia per San Paolo, dove poi prenderà un volo interno per Rio de Janeiro. Il direttore sportivo della Roma ha viaggiato con il procuratore Roberto Calenda, che è il rappresentante in Italia di Gilmar Rinaldi. Ci sono tutti i presupposti per chiudere l’affare. La Roma vuole il sì di Adriano, una volta cadute le riserve sul suo recupero psicofisico. E’ una scommessa che il club giallorosso vuole fare. Pradè ripartirà dal Brasile venerdì e arriverà a Roma sabato mattina. Probabilmente non ancora con il centravanti, ma con il suo sì. L’obiettivo è quello di chiudere l’operazione, trovare l’accordo economico con l’Imperatore, che sarà il primo rinforzo per la nuova stagione dopo Simplicio.

D’Alessandro: “Roma? Un sogno. Devo giocare e migliorare”

 Dal Romanista

Piccoli romanisti crescono. Per Marco D’Alessandro, uno dei migliori talenti cresciuti negli ultimi anni nel settore giovanile giallorosso, quello che sta vivendo è un periodo da incorniciare. Punto fermo della Nazionale Under 19, che domenica scorsa ha ottenuto la qualificazione alle fasi finali del Campionato Europeo in programma a luglio prossimo in Francia, Marco sa di aver superato a pieni voti l’esame di maturità rappresentato dal salto dal campionato Primavera a quello di serie B. La stagione in prestito al Grosseto è stata in crescendo, il giovane attaccante romanista ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più consistente, anche grazie alla stima di un tecnico che gli ha sempre dimostrato grande considerazione. Tanto che, secondo alcune voci di mercato, a lui si starebbe interessando anche il Parma. Che D’Alessandro avesse tutte le carte in regola per sfondare, d’altra parte, era sotto  gli occhi di tutti già da diverso tempo, nonostante i più scettici continuassero a rimproverargli il fisico troppo esile o l’eccessivo insistere nella ricerca della giocata d’alta scuola. Marco li ha lasciati parlare e un anno dopo la sua ultima apparizione in Primavera (Roma-Udinese, ritorno degli ottavi di finale) può parlare con soddisfazione, ma anche con una maturità non comune, dei progressi fatti in questo primo anno lontano da Roma. Lo fa con voce sensibilmente arrochita, di cui per prima cosa chiede scusa. Effetti collaterali della vittoria contro l’Irlanda del Nord che ha consegnato all’Italia il biglietto per Parigi.
Come stai, Marco? A parte la voce, sto benissimo. Devo dire che qui in Nazionale va tutto alla grande. L’ambiente è uno dei migliori che abbia conosciuto, ci fanno stare proprio bene. Poi sono arrivati questi risultati, la qualificazione… C’è grande entusiasmo.
Siete agli Europei. Contenti? Siamo felicissimi. L’altra sera abbiamo festeggiato la vittoria tutti insieme in un pub e abbiamo cantato. È per quello che sto senza voce (ride, ndr). Mosca è una bella città, anche se si mangia un po’ così e così.

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