Italpetroli – Roma, debiti e pagherò a viziare la storia giallorossa della famiglia Sensi

 “Nella vita più debiti hai e meglio è, perché il tuo problema diventa di altri”. Un genio? Un dottore? Uno sprovveduto? Forse nessuno dei tre: semplicemente l’”amabile” Giuseppe Ciarrapico in momenti di appassionata disquisizione. Partire con una citazione di (alto? Basso?) profilo è l’espediente che mette nelle condizioni di rivivere il passato a ritroso. E arrivare al maggio di 17 anni fa quando, occasionali compagni d’affari, Franco Sensi e – appunto – il collega Giuseppe Ciarrapico entrarono in contatto a causa della Roma. Il patron di Italpetroli– assieme a Massimo Mezzaroma – decise di varcare il portone del contesto calcistico per rilevare il club giallorosso e salvare la società dalla fallimentare (nel senso che ci si appropinquava a dichiarar fallimento per davvero) della gestione di Giuseppe Ciarrapico.

Rosella Sensi – Roma: l’addio di Spalletti, la scelta di Ranieri, la scommessa di Adriano

 Luciano Spalletti, Claudio Ranieri, Adriano. Dovessimo azzardare tre nomi attorno ai quali è ruotata l’epopea di Rosella Sensi vestita da proprietaria della Roma (un paio d’anni, dal 2008 al 2010) il trittico verrebbe spontaneo. Perchè la riproposizione del biennio in rosa ai vertici della società capitolina non ha bisogno d’essere spiegato utilizzando centinaia di parole, spremendo migliaia di volte i bottoni della tastiera. Poco meno di ventiquattro mesi (28 agosto 2008, 8 luglio 2010) sono il tempo utile per tentare di portare avanti un progetto, non certo di produrre risultati. Massimo Moratti, in determinati discorsi, sembra entrare come il prezzemolo, e ancora una volta l’esempio è lui: passano i lustri – uno, due, tre, quasi quattro – prima di condurre i nerazzurri al trionfo. Rosella Sensi – tutto quel futuro davanti – non l’ha avuto eppure sulla retta di congiunzione tra le due date – 2008, 2010 – si adagiano un secondo posto in campionato, l’esperienza della Champions League e dell’Europa League, quella in Coppa Italia (in finale contro l’Inter lo scorso 5 maggio).

Da Angelucci ai libici: tante voci sul futuro della Roma

 Futuro Roma: il destino della società giallorossa è ancora incerto, in attesa di sviluppi. Dopo l’accordo di ieri, 8 luglio, tra Italpetroli e Unicredit, si rincorrono voci sui possibili acquirenti, come spiega una nota dell’Adnkronos:

Oltre alle indiscrezioni che vedrebbero in pole position la famiglia Angelucci che, a quanto sembra, avrebbe dichiarato durante una cena, interesse anche per la costruzione del nuovo stadio e cordate o pseudo cordate, come quella che vedrebbe in pista anche Angelini, spunta ora anche il fondo libico Aabar. Secondo il sito ‘Sporteconomy‘ il fondo arabo, primo azionista con il 4.99% della banca italiana , sarebbe infatti stato già sondato dalla Rothschild (advisor di Unicredit per la vendita della società calcistica). Aabar è uno dei principali fondi di investimento del mondo e non è l’unica azionista araba di Unicredit.

Attilio Zimatore, ecco chi è il presidente della Newco Roma

Attilio Zimatore, una nota dell’Adnkronos spiega chi è il presidente della Newco Roma:

Attilio Zimatore, il presidente della neo nata Newco Roma, è nato a Catanzaro il 21 febbraio 1955, è professore ordinario di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Giurisprudenza della Luiss ‘Guido Carlì di Roma, dove è direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Commissario straordinario delle Società del Gruppo Cirio del Monte e del Gruppo Federici Stirling in amministrazione straordinaria. Nel 1977, laureato con lode in Giurisprudenza nell’Università di Roma ‘La Sapienza”. Assistente incaricato (dal 1977 al 1980) e poi ricercatore confermato (dal 1980 al 1990) di Istituzioni di Diritto Privato, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma ‘La Sapienzà. Nel 1990, vincitore del concorso per professore universitario di I° fascia. Dal 1990 al 2000 ha insegnato, come professore di ruolo di Diritto agrario, nell’Università del Molise (Campobasso) (prima nella Facoltà di Scienze Economiche e Sociali, poi nella Facoltà di Giurisprudenza) e nell’Università della Tuscia (Viterbo) (Facoltà di Economia). Negli stessi anni, presso le medesime Facoltà, ha tenuto il corso di Istituzioni di diritto privato.

Juan, un giallorosso Mondiale

 Top 11 Mondiale: Juan è l’unico giallorosso. Da Libero:

Ci sono cinque spagnoli, tre olandesi, due tedeschi e un brasiliano: sembra l’inizio di una barzelletta delle più classiche ma non lo è. Sessantadue partite sono andate, un mese di calcio un pò così anche: per chiudere questa strana edizione dei Mondiali, la diciannovesima, mancano ancora una sfida vera, la più importante, e una finta, e personalmente dubito che le finali per il primo e il terzo posto possano imporre cambiamenti al Top 11 (per rendimento) che presento.
La scelta più difficile è stata quella del miglior portiere, visto che la categoria è uscita a pezzi anche per colpa dello Jabulani (attenuante specifica). Alla fine ho deciso di premiare Iker Casillas che in fondo ha commesso un solo errore, nella prima uscita con la Svizzera. Nelle cinque successive ha fatto benone risultando quasi perfetto nella semifinale con i tedeschi.

La Roma festeggia l’intesa Italpetroli-Unicredit

 Da Milano Finanza:

Alla fine di un interminabile tira e molla, Rosella Sensi ha detto sì. La lettera d’intenti tra Unicredit e Italpetroli per risolvere la questione legata al debito della holding di casa Sensi che controlla la Roma è stata siglata dalle parti alla presenza del presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto. Una decisione sofferta, quella della famiglia Sensi, che mette fine a un impero petrolifero e immobiliare costruito da Franco Sensi che è stato messo a dura prova proprio dalla Roma. Oberata da un debito di quasi 400 milioni nei confronti delle banche Italpetroli è, da oggi, nelle mani di Unicredit. (…) Quello che è già noto riguarda i contorni generici dell’accordo che prevede una buonuscita per i Sensi di circa 30 milioni di euro in immobili, mentre attraverso il meccanismo della cessione dei beni usciranno da Italpetroli gli altri asset immobiliari e petroliferi.

Accordo Italpetroli-Unicredit: il titolo Roma rallenta in borsa

 Futuro societario: dopo l’accordo raggiunto ieri, 8 luglio, tra Unicredit e Italpetroli, il titolo dell’As Roma – come riferito da TeleBorsa – rallenta la sua corsa a Piazza Affari:

L’A.S. Roma rallenta il passo nell’ultimo giorno di contrattazioni di una settimana intensa che ha visto il titolo guadagnare quasi l’8% in attesa del raggiungimento di un accordo tra l’Italpetroli della famiglia Sensi e Unicredit. Le azioni della società di calcio, dopo un avvio tonico ripiegano sui minimi mostrando ora a Piazza Affari un guadagno dello 0,25% a 0,9855 euro.
Dopo una lunga riunione terminata in serata le due parti hanno deciso che Italpetroli trasferirà le attività oil e asset immobiliari a Unicredit per estinguere l’ingente debito verso l’istituto bancario. Il club capitolino rientra negli asset ceduti, ma la società sportiva non rimarrà in balia delle onde.

Unicredit si prende la Roma alla ricerca di potenziali acquirenti

 Futuro societario: il Financial Times dedica un articolo alle vicende del club giallorosso:

UniCredit sta cercando un nuovo acquirente per AS Roma, uno dei più prestigiosi club della serie A italiana, in seguito all’accordo di giovedì notte (ieri, ndt) raggiunto con Rosella Sensi per l’estinzione del debito di Italpetroli, la società di famiglia sull’orlo della banca rotta.
UniCredit, la terza più grande banca europea per valore di mercato, dovrebbe affidare alla Rotschild il mandato per essere l’advisor per la ricerca di potenziali acquirenti per la Roma. Nel frattempo, la Sensi rimarrà nel management (con il ruolo di presidente, ndr) per garantire la giusta continuità al club in vista della prossima stagione. (…) Rosella Sensi, la cui famiglia fino a ieri sera possedeva il 67% delle azioni della Roma, da anni era nella scomoda situazione di dover restituire 400 milioni di euro, di cui  320 a  UniCredit e 80 al Monte dei Paschi di Siena.

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