Pizarro, che pasticcio.

 Dal Corriere dello Sport:

PROLOGO – Tutto è co­minciato con l´acquisto di Nicolas Burdisso. […] Causa Fer­nando Hidalgo. Suo procuratore ai tempi del trasferimento dal­l´Inter alla Roma, poi salutato anche come conseguenza degli allo­ra non idilliaci rappor­ti di Hidalgo con la Ro­ma […]. Pizarro è rimasto perlomeno sorpre­so dei nuovi rapporti  […] al dodicesimo po­sto nella graduatoria degli stipendi più alti […]

PRIMO SCONTRO – C´è stato il giorno dopo la sconfitta interna con il Basi­lea in Champions League. Nel confronto tra allenatore e giocatori, Pi­zarro fu uno di quelli che non si tirò indietro […] la prima frat­tura tra il giocatore e lo staff tecnico.

E’ l’ora di Behrami

 Dal Corriere dello Sport:

Valon Behrami aspetta e spera. […] ancora non si è arrivati alla defi­nizione della trattativa con il West Ham, proprietario del car­tellino dello svizzero-kosovaro. Il club inglese, peraltro, ormai lo considera come un ex, visto che ieri per la delicatissima sfida di Premier con il Wol­verhampton, il gioca­tore non è stato nep­pure convocato. […]

Mexes si sente romano

 Dal Corriere dello Sport:

Sette anni in tutto con la maglia giallorossa sulla pelle. Dall´esta­te del 2004, con la travagliata vi­cenda del suo passaggio a Roma dall´Auxerre, finita addirittura di fronte ai giudici del Tas, la sua storia romanista si è dipa­nata tra successi, qualche delu­sione, momenti esaltanti e mo­menti di flessione, ma soprattut­to circondata dall´amore incon­dizionato dei tifosi per il più ro­mano dei francesi. […] Centosettan­tadue presenze in Serie A con la maglia della Roma, 29 partite di Champions League, 17 di Euro­pa League, 29 di Coppa Italia, 4 sfide con in palio la Supercoppa italiana.

Menez è il segreto

 Dal Messaggero:

Jeremy Menez, in attesa del rilancio di Totti, rappresenta la Roma nella corsa scudetto […] A lui si appoggiano i compagni, in lui adesso crede anche l´allenatore. In più c´è Mexes «Phil è quello che mi ha sempre dato i consigli giusti, che mi ha permesso di inserimi al meglio. E´ ancora adesso un punto di riferimento. Sarebbe un errore perderlo» ripete appena può il talentinoLa Sensi, però, aspetta il via libera dalla Banca per trattare il rinnovo del difensore, in scadenza di contratto e ormai libero di firmare con un altro club.

Cessione Roma, il 2011 di Mr President?

 Se nei destini della Roma entra prepotentemente il Presidente di un collegio arbitrale, significa che la giustizia – per una delle sue molteplici sfaccettature – ha messo piede, per l’ennesima volta, nel contesto calcistico. E nella capitale, tra lo sventolio di drappi giallorossi e le vicissitudini di Totti, tra la rincorsa verso il rafforzamento della rosa e partite più o meno indelebili, da un certo momento (la vicenda è stata lunga e intricata, ha tenuto banco in maniera significativa per buona parte del mese estivo) l’importanza e la notorietà del magistrato Cesare Ruperto hanno minato quella dei protagonisti schierati sul terreno di gioco. Di fatto, Ruperto è simbolicamente riportato quale figura in grado di chiudere un’era, quella dei Sensi, e spalancarne una nuova. Ancora tutta da scrivere, attualmente in divenire.  Il punto e a capo è stato ufficializzato a Milano: alle 17.45 di lunedì 26 luglio, Italpetroli e Unicredit hanno sancito l’intesa cercata da tempo rispetto all’estinzione del debito che la holding petrolifera ha accumulato nei confronti dell’Istituto di credito. Il debito del gruppo che ha fatto capo alla famiglia originaria delle Marche, non esiste più: 325 milioni di arretrato evaporati da un istante all’altro. Il tempo che le lancette dei secondi spostassero di una unità quella dei minuti. Alle 17.45 il capoluogo lombardo annullava di fatto anche gli altri “spiccioli” (perchè a confronto parevano davvero un’inezia tant’è che non se ne parlava mai) che Italpetroli (una ottantina di milioni) avrebbe dovuto restituire alla Monte dei Paschi di Siena e quell’altro milioncino e poco più che l’erede di Franco aveva da ritornare alla compagnia di Alessandro Profumo. Denaro chiesto a titolo personale. Istanti, gesti, facce, luoghi. Non più l’Olimpico vestito a gara ma il nome di una via romana. Cesare Ferrero da Cambiano, civico 82.

Roma: da Milano a Milano, quattro mesi di lavoro a Trigoria. Riise è il protagonista, Ranieri un martello

 Da LaSignoraInGiallorosso.it:

Chiamiamoli scherzi del destino, magari del calendario vista la situazione, ma il calcio da sempre ci ha abituati a tali sorprese: era il 21 agosto scorso quando la Roma, in quel di Milano, alzava ufficialmente il sipario sulla stagione 2010/2011. In palio c’era la Supercoppa Italiana, gli avversari erano quelli di sempre, l’Inter campione (di tutto ma non ancora del Mondo) e, l’occasione, era di quelle ghiotte per arricchire la bacheca giallorossa con il terzo “super-trofeo” della sua storia.

Crollano i tifosi allo stadio: la Roma non ha più il suo ‘dodicesimo’

 Da LaSignoraInGiallorosso.it:

La Roma ha perso i suoi tifosi. Quel pubblico, che colorava lo stadio Olimpico di giallorosso e trascinava la squadra verso indimenticabili imprese, o la spingeva comunque a combattere fino a versare sul terreno di gioco l’ultima stilla di sudore: quel pubblico, reso unico dalla passione, dai cori e dalla gioia di vivere lo stadio, ormai non esiste più. E’ questa l’amara conclusione che si trae dall’analisi dei freddi (e impietosi) numeri su abbonati e paganti delle ultime stagioni. I dati più allarmanti sono quelli relativi alla stagione in corso, nella quale il club giallorosso figura all’ultimo posto della classifica delle differenze percentuali di spettatori rispetto al passato campionato.

Top e flop nel 2010 romanista

 Top

1- Derby
Alzi la mano chi non ricorda la goduria provocata dalle ultime due vittorie della Roma in casa dei “cugini” laziali. Due vittorie che valgono tantissimo in una città come la capitale d’Italia che vive 365 giorni all’anno di sfottò, stracittadina e passionalità calcistica. Due vittorie fondamentali per motivi opposti. La prima vittoria è datata 18 aprile 2010. I giallorossi sono in testa alla classifica con 68 punti (uno in più dell’Inter) dopo una rimonta che ha non riscontri nella storia calcistica moderna, mentre la terza squadra della capitale (la seconda è l’Atletico Roma…) lotta per non retrocedere. Bisogna vincere assolutamente il derby per continuare a sperare in un sogno chiamato scudetto. E’ la partita di Ranieri che alla fine del primo tempo toglie dal campo le due bandiere romaniste Totti e De Rossi e ribalta lo svantaggio iniziale. Fondamentale sull 1-0 per i biancocelesti la parata di Julio Sergio sul calcio di rigore di Floccari. Parata che riapre la partita e scatena Mirko Vucinic, autore di una doppietta , prima su rigore e e poi su calcio di punizione che spiazza Muslera. Mai visto un Vucinic così indemoniato dopo i gol, una maschera di tensione e felicità. Curva Sud in delirio e Totti che al fischio finale fa il gesto (ormai famoso) dei pollici alla rovescia a ribadire la superiorità romanista nella stracittadina.

Pizarro si cura in Cile

 Dal Romanista:

Non tornerà a Roma, salvo a questo punto clamorosi colpi di scena, prima del dodici gennaio. Perché prima di tornare a Trigoria, David Pizarro vuole essere al 100% dal punto di vista fisico. E’ per questo che ha deciso di restare in Cile, per curarsi da un medico di sua fiducia, che gli ha consigliato ancora un paio di settimane di terapia. Poi, verosimilmente il 12 o 13 gennaio, il Pek sarà a Roma, con un unico obiettivo: riprendersi la sua maglia numero 7 e le chiavi del centrocampo giallorosso. Il Pek, che sarebbe dovuto atterrare a Fiumicino alle tredici insieme alla moglie e ai due figli, ha avvertito via sms la società: «Resto ancora qui – sono state le sue parole – perché ho bisogno di ulteriori cure».

Behrami aspetta la Roma

 Dal Romanista:

All’orizzonte c’è un solo grande ostacolo. La Roma vorrebbe prenderlo in prestito, mentre il giocatore preferirebbe la cessione a titolo definitivo. Una volta che sarà stato trovato un accordo sulla formula, Valon Behrami sarà giallorosso. Gennaio sarà un mese di fuoco per Pradè. Oltre a dover affrontare la questione rinnovi, a cominciare da quello di Mexes, il diesse proverà a chiudere la trattativa con il West Ham per portare Behrami alla Roma. Se ci fosse stata una maggiore disponibilità economica a Trigoria, nemmeno staremmo a parlare di intoppi, perché Valon è un obiettivo di mercato della Roma già dalla scorsa estate. Pur di farsi trovare pronto, pur di mettersi a disposizione immediatamente di Ranieri, Behrami aveva persino bruciato le tappe.

Cessione Roma, statunitensi in vantaggio

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ancora venti giorni, e il futuro della Roma sarà più chiaro, nel bene o nel male. La finestra concessa agli acquirenti per presentare un’offerta vincolante scadrà il 30 gennaio, ma UniCredit conta di chiudere la faccenda qualche giorno prima. La banca sta trattando la vendita con un gruppo di imprenditori statunitensi, cui è stata concessa una sorta di corsia preferenziale. Le parti — l’istituto di credito, l’advisor Rothschild, gli studi legali— si sono incontrate già un paio di volte, a New York e a Roma. La scelta è caduta sulla proposta americana perché ritenuta la più concreta e affidabile, con un progetto serio e a lungo termine. Il gruppo statunitense, che fa capo ad un investitore di Boston già azionista di minoranza dei Red Sox di baseball, si è impegnato a presentare un’offerta definitiva entro il 15-20 gennaio. La trattativa è ben avviata — e i contorni del progetto già molto chiari, compreso il futuro organigramma della società— e c’è la volontà di chiudere. Ma non mancano le difficoltà, nate soprattutto durante la lettura della due diligence del club.

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