Da Repubblica.it:
Giallo rosso e grigio cemento… Prova a spiegare agli americani che nella più consolidata varietà cromatica romanista il colore dei palazzinari è dominante, almeno a partire da quel provvidenziale cataclisma che fu il boom edilizio. E poi – sempre che gli americani siano interessati – trova le parole giuste per far capire che tale razza palazzinara, fuori dall’Urbe designata con il più rassicurante termine di “costruttori“, arrivò a inglobare e insieme a trasfigurare se stessa intrecciandosi sempre al vertice dell’As Roma con dilettissimi gentiluomini di Sua Santità, ma pure con quelli che per conto di Togliatti avevano eretto la fortezza delle Botteghe Oscure; e poi aristocratici in bolletta, che nell’Urbe non mancano mai, e deputati dc della riserva ciociara, quindi banchieri ebrei scampati alla deportazione, e poi ancora astuti discendenti di pastori giunti dalle pendici innevate della Laga con il guanciale per l’amatriciana, e mercanti di armi ruvidi e capaci, e bancarottieri con la collezione di soldatini di piombo bene in vista e il revolver pure, e alla fine anche petrolieri, però generosi e appassionati come non ce ne sono più.