Genoa-Roma, i convocati: Pizarro c’è, out Vucinic

 Genoa-Roma: i convocati. Il sito della società giallorossa ha diramato la lista dei 20 giallorossi che domani affronteranno la squadra ligure a Marassi. C’è Pizarro, assente Vucinic.

1 BOGDAN LOBONT
3 PAOLO CASTELLINI
4 JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
5 PHILIPHE MEXES
7 DAVID PIZARRO
10 FRANCESCO TOTTI
11 RODRIGO FERRANTE TADDEI
15 SIMONE LORIA
17 JOHN ARNE RIISE
20 SIMONE PERROTTA

Genoa-Roma: oggi il provino per Vucinic

 Dal Romanista:

Julio Sergio è recuperato, Borriello ha superato i problemi di tendinite e Vucinic, sofferente per un lieve versamento al ginocchio, sosterrà stamattina un provino. Si può riassumere in queste tre situazioni la doppia sessione d’allenamento svolta ieri dalla Roma. A poche ore dal match col Genoa, però, impazza più che mai il toto-formazione. Ranieri dovrà fare i conti con l’emergenza in difesa, viste le squalifiche di Cassetti e Rosi.
Un contrattempo che imporrà al tecnico di schierare Burdisso sulla fascia destra, ruolo in cui ha giocato con una certa disinvoltura a dicembre col Milan e ad affidare il centro al duo Mexes-Juan. Sulla fascia sinistra, invece, si va verso un ballottaggio fra Riise e Castellini. Nella sgambata mattutina, l’allenatore di San Saba ha provato l’ex difensore del Parma, in quella pomeridiana ha consegnato la pettorina da titolare al norvegese.

Roma caput media

 Da Milano Finanza:

Immaginate che arrivi a casa una cartellina contenente due biglietti della As Roma, immaginate poi che davanti allo stadio vi aspetti qualcuno che vi porti a visitare gli spogliatoi e quindi vi accompagni in campo per osservare la squadra mentre si scalda.
Immaginate infine di pranzare e poi di vedere la partita seduti in comode poltrone con un video davanti per rivedere i goal e le azioni dei vostri beniamini. Tutto questo tra poco potrebbe accadere anche a Roma se il piano di Thomas R. DiBenedetto e dei suoi soci per trasformare la As Roma da un football club ad una media company potrà realizzarsi.

Adriano, il Corinthians si rifà sotto

 Dal Corriere dello Sport:

Il Corinthians vuole Adriano. Ancora? Ancora. Non ve lo riportiamo in base a una voce di mercato, ma co­me una certezza. La cosa si può, me­glio dire potrebbe, fare. Con un ri­sparmio di circa dodici milioni di eu­ro lordi per il contratto di quasi due anni e mezzo ancora in corso con il giocatore e, pure, l’incasso di un milione e mezzo per il cartellino del brasiliano.
OFFERTA – C’è un’anoma­lia, però, in questa vi­cenda. Perché l’offerta scritta, su car­ta intestata del club sudamericano, non è arrivata sulle scrivanie di Tri­goria, ma è stata spedita (e ricevuta) a Milano. Alla sede di Unicredit che, del resto, in questo momento rappre­senta la proprietà della società giallo­rossa.

I compagni a Pizarro: gioca con noi

 Dal Romanista:

Forse mai come ora la Roma ha bisogno di David Pizarro: la squalifica di De Rossi per la trasferta di Marassi contro il Genoa, le due sconfitte consecutive fra campionato e Champions, il disperato bisogno di ordine in mezzo al campo.Per cercare di rimettere in piedi una stagione che già a febbraio rischia di essere compromessa, le geometrie e la saggezza tattica del cileno sarebbero fondamentali. Per questo i suoi compagni, a cominciare da quelli più ascoltati nello spogliatoio, gli hanno chiesto di stringere i denti e forzare i tempi di recupero, in modo da essere in campo già domani al Ferraris. «C’è bisogno di te, tatticamente e non solo», questo il senso delle parole rivolte al Pek.

Gli americani studiano la squadra prima della rifondazione

 Dal Tempo:

Internet, satellite, videoconferenze: la nuova Roma sta nascendo sottotraccia grazie alla potenza dei «new media». Tra una sbirciata degli americani alle partite e i contatti continui con i referenti italiani, i prossimi proprietari del club hanno già iniziato a lavorare sul futuro.
Al di là della rivoluzione societaria (strategie, sponsor, comunicazione, stadio etc.) c’è tanto da fare dal punto di vista tecnico. La Roma è una squadra vecchia – l’età media è 29,3 anni – con diversi giocatori scontenti, qualche «big» che ha chiesto di partire e un allenatore poco gradito al gruppo.

Mexes, L’Equipe lo vede al Milan, ma lui risponde: “Resto a Roma”

 Dal Romanista:

«Non ci vado, resto qui». Così Philippe Mexes ha risposto ieri a un tifoso che davanti ai cancelli di Trigoria lo pregava di non cambiare maglia a fine stagione. «Resto qui», ovvero alla Roma. «Non ci vado», ovvero lì a Milano, sponda rossonera. Il chiarimento (l’ennesimo) era doveroso dopo che l’Equipe aveva “sparato” la notizia di un accordo già fatto tra il francese e il Milan. Le cifre della possibile operazione? Un contratto di 5 stagioni per il giocatore con un ingaggio che oscillerebbe tra i 3,8 e i 4 milioni all’anno.Il quotidiano transalpino riporta anche le parole di Adriano Galliani che, come già fatto in passato, ha negato l’esistenza di un accordo, ribadendo che il Milan non ha nessuna intenzione di fare uno sgarbo alla Roma, ovvero ad una società con la quale i rapporti sono buoni.

Progetto DiBenedetto-Roma: quattro acquisti

 Dal Corriere dello Sport:

Il fattore tempo. Do­vrebbe essere la priorità delle priorità di tutti quelli che han­no a cuore le sorti della Roma del presente e del futuro. Per­ché dire che prima si conclu­derà questo periodo di transi­zione e meglio sarà per il pro­getto Roma che dovrà partire con la nuova proprietà, è co­me scoprire l’acqua calda.
TELEFONATE – Comincia­re oggi a lavorare sulla Roma del prossimo an­no è un conto, farlo tra due mesi è un altro. Ep­pure non tutti vogliono bene alla Roma, anche se danno alle stampe l’esatto contrario. E’ la storia di chi pensa al proprio orticello.

Il primo acquisto Usa: la voglia

 Dal Romanista:

Chi ha voglia. Solo chi ha voglia. Gli altri si accomodino pure alla porta. Non saranno i benvenuti nella rifondazione americana gli ignavi, i senza palle, chi scende in campo pensando all’aumento di ingaggio senza sapere cosa siano cuore e sudore, chi non ama la maglia.
Chi non crede nell’american dream, sarà tagliato fuori. Sarà venduto. Anche i gioielli. O meglio: anche chi pensa di essere un gioiello, ma poi messo in controluce si rivela una roba taroccata. Nemmeno uno zircone: un pezzo di vetro. La rifondazione a stelle e strisce estirperà le erbacce cattive, l’ortica, là dove bisognerà affondare le radici di una quercia. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Con un’eccezione: Totti. Sarà questa la filosofia degli americani nell’anno zero, quello della preannunciata rifondazione. Il gruppo, la Roma, non sarà guidato da un Brancaleone in sella al suo Aquilante. Ma da un Tecnico con la T maiuscola. Non un omino qualsiasi, magari uno che vanta zero esperienze su una grande panchina.

Montella in panchina: si può fare

 Dalla Gazzetta dello Sport:

La speranza è che gli americani arrivino presto. Per assestare un colpo di mannaia alla Roma di oggi. Sono troppo perfido? Non credo.
Mi metto nei panni del tifoso giallorosso: la squadra non c’è più, il gioco latita, la manovra è inesistente, allo stadio ci si annoia e si soffre, la rosa di Trigoria fa invidia a tutti, ma non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Da chi dipende? Risposta del coro: è chiaro, dal mister. Ma tutte le colpe sono di Ranieri? In gran parte condivido, anche se qualche campione (definiamolo così) sta rendendo al dieci per cento. Comunque sia, la crisi è profonda ed è bene che il chirurgo intervenga drasticamente prima che la situazione diventi irreversibile. In che modo? Spiace dirlo, perché Ranieri è “un romano de Roma”. E’ il profeta in patria che non è riuscito nel suo intento. E’ bene dargli il benservito? Si. La squadra non lo segue. Così il mugugno dilaga e, con il mugugno, l’apatia in campo. Replicano coloro che la pensano in maniera diversa: il licenziamento del mister non risolverebbe i problemi.

Lega: Beretta verso l’addio, è in arrivo Rosella Sensi

 Dal Corriere dello Sport:

Mentre Unicredit martedì ufficializzerà la no­mina di Beretta come diret­tore della comunicazione e della corporate identity – l’eventuale nuovo scenario prevederebbe ancora la reg­genza temporanea della Lega da parte di Simonelli, l’attua­le revisore dei conti, in attesa che, con la cessione della Ro­ma, Rosella Sensi possa assu­mere la presidenza di via Ro­sellini –, la serie A ha dato una settimana di tempo per­ché la Made di Filippo Chiu­sano e Telecom Italia Media diano una risposta sul piano di salvataggio studiato per Dahlia. La Lega si acconten­terebbe di incassare un euro e mezzo per abbonato (circa 270 mila) per ogni giornata di qui alla fine del campionato – per un incasso di circa 5 mi­lioni, contro i circa 23 previ­sti oltre agli 8 iniziali – e, in cambio, garantirebbe la pro­duzione delle gare. Il giorno decisivo dovrebbe essere martedì, quando è in pro­gramma il cda di Telecom Italia Media.

Rinnovi contratto: De Rossi sì, Menez forse, Mexes aspetta

 Dal Corriere dello Sport:

Ranieri. Montali. Mexes. Per­rotta. Cassetti. Ma anche De Rossi, Me­nez, Riise. Dove il primo gruppo di nomi è in scadenza contrattuale il prossimo trenta giugno, il secondo dodici mesi do­po. Insomma, una delle prime cose che la nuova proprietà dovrà affrontare sarà quella dei rinnovi contrattuali.
RANIERI – Che rimanga alla Roma è un’ipotesi che ormai si può escludere. Gli era stato proposto un contratto per un’altra stagione, il tecnico lo ha rifiuta­to. Gli ultimi risultati, poi, scudetto ad­dio, Champions quasi, hanno anche az­zerato qualsiasi ripensa­mento.

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