Le pagelle di Inter-Roma: Borriello e De Rossi i migliori, Menez delude

 Le pagelle di Inter-Roma:

Doni 6: Nel primo tempo non deve compiere interventi di rilievo. Non può nulla sul gol di Eto’o. E’ bravo poi ad evitare il possibile 2-0 dell’Inter compiendo due buoni interventi su Pazzini e Milito.

Cassetti 5,5: Non è al meglio, e soffre le accellerate di Eto’o che sosta nella sua zona di campo e lo punta sistematicamente. In fase offensiva è spesso impreciso al momento del cross in area.

Inter – Roma, tutte le interviste

 Montella alla Rai nel post-gara: “Io penso alla partita non alle proteste. C’è un po’ di rammarico percè ci abbiamo provato fino alla fine, e questo va sottolineato. Menez per come ha interpretato il gioco mi è piaciuto, si è dato da fare ma sotto l’aspetto della qualità e della continuità ci aspettiamo di più. Non credo che lo sprint finale si debba rapportare all’uscita di Menez, nel primo tempo ci è mancato un po’ di coraggio. Mi aspettavo che la squadra uscisse un po’ prima che negli ultimi 20 minuti, non credo meritassimo di uscire, comunque l’Inter è una grande squadra. Ho pensato a mettere Vucinic Menez e Borriello insieme ma non avrei avuto un cambio reale: Caprari non ha nemmeno diciott’anni, De Rossi ha retto tutta la partita, così anche Pizarro e Cassetti. Non potevo partire con tre attaccanti dall’inizio. Io ho fatto delle scelte molto ponderate e quindi vanno bene così.”

Inter-Roma, le formazioni ufficiali. Borriello e Menez in campo dal primo minuto

 La Roma, vincendo questa sera a San Siro con due di scarto, accederebbe alla finale di Coppa Italia, che sappiamo giocarsi all’Olimpico. L’Inter ha la possibilità di giocarsela con tranquillità, vista la rete di vantaggio siglata all’andata daStankovic. La formazione giallorossa deve fare a meno degli squalificati Totti (che oggi sconta le quattro giornate di squalifica dopo il calcio a Balotelli nella finale dell’anno passato) e TaddeiMontella ha un forte dubbio per quanto riguardano le condizioni di Cassetti; il terzino destro con tutta probabilità non verrà rischiato dal 1′ e si candidano a prenderne il posto Rosi Loria, col primo in vantaggio. Totti Taddei dovrebbero essere sostituiti da Borriello Menez.

Mercato Roma, ag. Balzaretti: “Dalla Capitale nessuna offerta”

 Marcello Bonetto, agente di Federico Balzaretti, intervistato da calciomercato.it, ha parlato del futoro del suo assistito: ”Roma? L’accostamento alla formazione giallorossa è dettato dalla presenza del direttore sportivo Walter Sabatini, che conosce molto bene il giocatore e lo apprezza molto sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Posso assicurare però che dalla capitale non è pervenuta alcuna offerta per lui. Galliani ha detto di non averlo mai seguito?

Mercato Roma, scambio De Rossi-Iaquinta?

 Beppe Marotta vuole portare DanieleDe RossiTorino. Per la Juventussarebbe un colpo di mercato grandissimo che potrebbe mettere a tacere i malumori che derivano da una stagione altalenante per i bianconeri e coprirebbe il ruolo che Felipe Melo, in partenza per l’Inghilterra, lascerà scoperto.

Mercato Roma, anche la società giallorossa su Gillet

 Il nuovo portiere della Roma potrebbe essere Jean Francois Gillet, attualmente impegnato con il Bari. Il 32enne, come riporta Itasportpress.it, che di recente è stato seguito dalloStandard Liegi, sarebbe finito nel mirino dei giallorossi che stanno sondando il terreno alla ricerca di un portiere per la prossima stagione.

Inter-Roma, la partita di Borriello

 Dal Corriere dello Sport:

C’era una volta un giocatore che sorrideva, giocava, segnava, esultava, vestiva pure d’azzurro. Era sbarcato a Trigoria il trentuno agosto dello scorso anno tra l’entusiasmo di una tifoseria convinta che fosse l’uomo giusto al posto giusto, l’attaccante che serviva per mettere le mani sullo scudetto. E lui, mentre la squadra anticipava i problemi che ne avrebbero contraddistinto questa stagione, rispondeva in campo, centravanti vero, il gol come vizietto che fa male soltanto alle squadre avversarie.Solo che di quel Marco Borriello, perché è di lui che stiamo parlando, da qualche tempo se ne sono perse le tracce. Colpa, si fa per dire, del ritorno di Totti ai livelli di Totti (sicuri che prima non fosse a certi livelli?), di un inevitabile e fisiologico calo di forma dello stesso Borriello, ma anche, se non soprattutto, dell’arrivo di Vincenzo Montella sulla panchina giallorossa, tanti saluti a Claudio Ranieri, caro aeroplanino facci vedere se sei bravo con i grandi quanto lo sei stato con i ragazzini.

Inter-Roma coppa Italia, solo 25mila spettatori e 500 romanisti

 Da Il Romanista:

E la prevendita per Inter-Roma fece fiasco. Fino a ieri, per una partita che vale la finale di Coppa Italia, erano stati venduti 25 mila biglietti in uno stadio da 86.000 posti (vabbé, 85.700). Ma soprattutto, di questi 25 mila, (sempre fino a ieri) solo 470 sui 4.500 disponibili sono complessivamente (fidelizzati più non fidelizzati) occupati dai tifosi della Roma. Sarà contento chi sogna un calcio senza ultras, cioè senza passione. Senza i registi di quello spettacolo indescrivibile della Sud che onora De Falchi o delle Gradinate genovesi che lottano a colpi di coreografie e ti fanno pensare che il momento più fico, più fico pure del gol di Boselli, è proprio quello. Ma tant’è, per il ritorno della semifinale è andato semideserto pure, anzi soprattutto, il settore ospiti per i non fidelizzati della Roma. I numeri sono impietosi. Impietosi per il ministero presieduto da Maroni, si intende. Eccoli: sono stati acquistati 120 biglietti del settore ospiti senza tessera del tifoso, quando l’Inter ne offriva 500; mentre la situazione del settore ospiti con tessera del tifoso è: 350 tagliandi comprati contro 4.000 disponibili. L’anima della Curva Sud aveva chiesto ai suoi ragazzi di rinunciare apposta alla trasferta, perché lo slogan degli ultimi giorni, il passaparola, era «o tutti, o nessuno». O tutti, e quindi niente distinzioni tra fidelizzati e non fidelizzati, niente gabbietta da 500 posti per i non fidelizzati e prezzi identici tra le due categorie di romanisti. Oppure nessuno. E nessuno è stato. Nessuno o quasi, perché quei 120 – ripetiamo: 120 su 500 – che hanno preso il biglietto dello spicchietto di San Siro sono un’assoluta minoranza

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