Spalletti: “Amo Roma e i romani. Da qui alla fine non si deve sbagliare”

Luciano Spalletti si mostra sereno alla vigilia della sfida interna con il Lecce. Il tecnico di Certaldo ha sentito il dovere di evidenziare che suo rapporto con la Roma è legato oltre che alla stima che nutre nei confronti della società, ad un atto di passione per i colori giallorossi e i suoi tifosi.

“Da quando sono alla guida dei giallorossi, arrivo ogni mattina al lavoro alle nove e vado via minimo alle sei, o alle otto, come è capitato ieri. E ricordo tutti gli allenamenti che abbiamo svolto. Ho sempre affrontato il lavoro con attaccamento, con ricerca, con i presupposti… Se uno vive male il proprio mestiere, invece, non ci sta volentieri in ufficio. Sono felice di essere a Roma, nonostante qualche brusio, e ci tornerò sempre, anche quando non sarò più l’allenatore giallorosso: l’affetto per lo sport dei romani lo può raccontare solo chi ci ha lavorato e da parte mia continuerà sempre, come le amicizie che mi sono fatto qui. Anche se non sono molte, perchè non frequento molte persone al di fuori del nucleo familiare”.

Il discorso scivola sul campionato, l’obiettivo quarto posto secondo Spalletti è ancora possibile ma molto difficile.

Marco Amelia: “Se la Sensi chiama, io torno”

Un fotomontaggio?

Nient’affatto. Marco Amelia e la Roma sono stati un connubio indissolubile per molto tempo: il portiere in quota al Palermo ha cominciato proprio col club giallorosso.

La Roma si sta interrogando sul futuro, se sarà il caso cioè di continuare con il portiere Alexander Doni. Ieri l’estremo difensore ha ribadito la sua ferma volontà di restare, per dimostrare che la sfortunata stagione è stata legata ai troppi infortuni che hanno condizionato il suo rendimento.

Però da Palermo, arriva una dichiarazione d’amore di Marco Amelia, che farebbe subito le valigie, e afferma di essere il primo tifoso giallorosso, proprio per questo in passato rifiutò l’offerta della Lazio.

“Ho vinto uno scudetto a Roma con Capello, ero il terzo portiere ed ero giovanissimo, fu una sensazione stupenda.

Doni dopo il silenzio: “Basta voci, pensiamo al quarto posto”

Alexander Doni è rimasto per giorni in silenzio, ha accettato tutte le critiche che gli sono piovute addosso, ma adesso ha voluto chiarire bene la sua posizione. Il portiere non è più lui, sbaglia molto e subisce tanti gol, complice una condizione fisica davvero approssimativa. L’estremo difensore giallorosso ha saltato tutte le amichevoli estive, ritrovandosi in campo nella Supercoppa persa con l’Inter.

Doni avrà anche mille difetti, ma è un ragazzo molto generoso, non si è mai tirato indietro, pure quando era davvero a pezzi.

Ora però dopo le tante critiche subite per gli ultimi due gol del derby, il portiere ha deciso di uscire allo scoperto, si fermerà per curarsi, e con il Lecce non ci sarà, ma manda un messaggio ai tifosi.

Striscia la Notizia attapira Francesco Totti

Striscia la Notizia non si è fatta scappare l’occasione per colpire di nuovo con i suoi bei Tapiri. La vittima predestinata del simpatico inviato Valerio Staffelli è stata Francesco Totti. Ebbene, spulciando negli archivi su Internet, si è scoperto che il capitano è entrato nel Gotha dei calciatori che hanno perso più derby, ben 12.

Il numero dieci giallorosso è rimasto sorpreso della consegna del Tapiro in quanto incredulo che con la Lazio fosse andata così male.

“Mi sembrano troppi, davvero è andata così, perdere con loro mi fa davvero strano”.

Francesco però ha pensato anche a tranquillizzare i tifosi sul futuro.

Spalletti: “Mie le responsabilità di una stagione deludente”

Luciano Spalletti ha voluto ringraziare il direttore tecnico Bruno Conti e la società Roma per le confortanti parole espresse nei suoi confronti dopo il ko nel derby. Il tecnico ieri è volato a Milano per commentare per Sky la serata di Champions League, competizione di cui evidentemente già sente la mancanza.

Spalletti ha parlato del suo futuro che sarà ancora alla Roma qualsiasi sia l’obiettivo finale, anzi con una battuta ha smorzato le voci di mercato che lo vedrebbero lontano dalla Capitale.

“Come si fa a dire che ho mille richieste se la mia Roma sta disputando un campionato inferiore alle attese, ed io che sono il trainer della squadra sono il primo responsabile. La società mi ha dato una buonissima rosa, ma per diversi motivi il nostro rendimento è stato inferiore alle attese. Purtroppo siamo partiti male, abbiamo fatto una bella rincorsa per uscire da una situazione a noi scomoda ed inusuale, ed adesso stiamo di nuovo in difficoltà. Ho parlato con i ragazzi, e gli ho detto che con 21 punti disponibili tutto può ancora accadere, ma da qui in poi dobbiamo provare a vincerle quasi tutte, sperando che Genoa e Fiorentina abbiano un blackout”.

Vucinic, pronto il rinnovo; Baptista vorrebbe restare, ma…

La Roma sta iniziando a pianificare il futuro cercando di ripartire con una parte del gruppo attuale e sfrondando laddove è possibile. Notizia di oggi è la decisione di prolungare il contratto a Mirko Vucinic fino al 2013: è tutto pronto, manca soltanto la sua firma sulla quale Rosella Sensi e la dirigenza contano davvero.

Il montenegrino ha realizzato 9 gol, ma ha avuto anche un rendimento altalenante, è fermo da due settimane per un problema al gluteo. La Roma è comunque soddisfatta del suo contributo, anche se il giocatore deve migliorare dal punto di vista tattico e cercare di essere più prolifico in attacco. Considerata la giovane età del bomber e il suo feeling con la tifoseria, viene spontaneo pensare che su Vucinic lo stesso Spalletti fa grande affidamento.

Bruno Conti: “Cambieremo giocatori, non Spalletti”

“Il ciclo della Roma continuerà con Luciano Spalletti“.

Con queste parole il direttore tecnico Bruno Conti, ha voluto chiarire se mai ce ne fosse stato bisogno, che il tecnico di Certaldo non è assolutamente in discussione, anche se l’obiettivo quarto posto non dovesse essere centrato. Dopo i due giorni di festa, la Roma si è ritrovata per riprendere gli allenamenti in vista della delicata gara con il Lecce, ma il pensiero del derby perso, è ancora nella mente dei tifosi che hanno espresso il loro dissenso nei confronti di tecnico e gran parte dei giocatori.

Philippe Mexes sotto accusa: 30 turni di squalifica da giocatore della Roma

La Roma si aspettava una sentenza dura dopo gli episodi avvenuti nel corso dell’ultima stracittadina, ma questa è davvero una mazzata che va al di sopra di ogni previsione. Philippe Mexes è stato squalificato per 3 giornate dal Giudice sportivo Tosel, a causa delle scorrettezze reciproche con Matuzalem, anche esso punito con la stessa sentenza del francese.

Il difensore è stato sorpreso mentre tirava maglietta e capelli al centrocampista bianco celeste, che si è difeso allo stesso modo. Un turno invece per Panucci e il tecnico Luciano Spalletti dopo la diatriba con Igli Tare. Mexes però è il caso spinoso della vicenda, da quando è alla Roma, cioè da cinque anni ha subito tra campionato e Coppe 30 turni di squalifica, con nove espulsioni e altrettante ammonizioni con diffida.

Calciomercato Roma, il futuro in due mesi

 Due mesi per progettare il futuro: questo chiedono i tifosi della Roma alla società.

Ormai è chiaro che senza i 30 milioni della Champions, ci sarà un forte ridimensionamento, ma è giunto il momento di capire su quali elementi si dovrà ripartire.

Il primo è Luciano Spalletti, il tecnico vuole prendersi la sua rivincita dopo una stagione davvero sfortunata, però il toscano deve pianificare con la proprietà i programmi.

Il primo ruolo da ricoprire è quello del portiere: Doni non può più continuare in questo modo, il brasiliano ha diverse offerte in particolare quella di 14 milioni di qualche mese fa del Manchester City, che non è mai stata smentita.

Roma: ecco i perchè di un crollo

Società, tecnico e giocatori: sono tutti sotto accusa dopo il clamoroso crollo nel derby che ha spedito la Roma a otto punti dal quarto posto, occupato con pieno merito dal Genoa. I tifosi sono molto delusi e preoccupati per il futuro di una squadra partita con grandi obiettivi, e che si è ritrovata a dover fare i conti con una stagione davvero negativa.

Rosella Sensi, Francesco Totti e Luciano Spalletti, sono stati messi tutti sullo stesso piano. La proprietà perché ha deciso di puntare su un gruppo che ha perso lo smalto di qualche anno fa.

Roma con le ossa rotte: è fallimento stagionale?

Non è stata una bella Pasqua per la Roma dopo la clamorosa quanto netta sconfitta nel derby. Il 4-2 ha fatto male, ma ancora di più la vittoria del Genoa sulla Juventus che ha spedito i giallorossi a -8 dal quarto posto. Un derby che ha visto i giallorossi lasciare subito l’’iniziativa ad una Lazio che aveva fretta e voglia di uscire dalla crisi.

Errori evidenti di Marco Motta sul primo gol (ma il corner non c’’era), poi dopo la prodezza di Zarate del 2-0 la squadra si è svegliata, ha segnato il 2-1 con Mexes, colpito un palo con Julio Baptista, invocato un rigore che ha mandato su tutte le furie Spalletti, poi espulso all’’intervallo con Tare assieme al quale ha mostrato un esempio francamente pessimo, e sfiorato il pari con un salvataggio sulla linea di Siviglia.

Poi però, complice anche l’’episodio negativo che ha visto il tecnico di Certaldo, la squadra è rientrata in campo con un nervosismo incredibile, Morganti ci ha messo del suo, ma Panucci e Mexes sono caduti nelle provocazioni dei laziali. In nove contro 10 (espulso anche Matuzalem), De Rossi era riuscito con una inzuccata a rimettere i suoi in carreggiata. La prodezza di Kolarov con tutta la Roma colpevole ha chiuso i giochi.

Spalletti: “Giusta la mia espulsione. Genoa e Fiorentina scappano, basta errori”

Luciano Spalletti è salito sul banco degli imputati per la sconfitta nel derby che potrebbe aver chiuso le speranze alla Roma verso il quarto posto anche per le concomitanti vittorie casalinghe di Fiorentina e Genoa. Il tecnico sentiva molto questa partita, forse era il caso di non giocarla dopo tutto quello che era accaduto in Abruzzo, in settimana non si è parlato di altro e non della stracittadina.

Dalle voci di Totti, De Rossi e Riise, era chiara l’’intenzione di fermarsi, però poi la Lega ha preso la decisione di scendere in campo, e la Roma si è ritrovata subito spaurita, contro una Lazio che sembrava nei primi minuti una belva assatanata e capace di fare il bello e il cattivo tempo in area giallorossa. Il tecnico però è sotto accusa per l’’espulsione del primo tempo con Igli Tare, una protesta eccessiva sfociata in un gesto inqualificabile tipico di una persona seria che evidentemente ha perso la calma.

Roma, consolazione Primavera: col Genoa è 2-1 in finale d’andata di Coppa Italia

Roma-Genoa 2-1

ROMA: Frasca, Mladen, Brosco, Malomo, Crescenzi, Massimo (Buono 2′ s.t.), D’Alessandro, Stojan (Tortolano 30′ s.t.), Florenzi, Tovalieri (Pettinari 7′ s.t.), Scardina. A disposizione: Pena, Trobiani, Citro, Sciarra. All.: De Rossi.

GENOA: Raggio Garibaldi, Grea, Terigi, Amico, Costantini, Signorini, Ferraro, Parfait (Cofie 25′ s.t.), Bokye, El Shaarawi, Scotto (Lazarevic 26′ s.t.). A disposizione: Lamantia, Ben Djemia, D’ Alessandro, Parodi. All.: Chiappino.

Arbitro: Bietolini di Firenze

Marcatori: El Shaarawi (G) al 33′ p.t.; Pettinari (R) al 9′,  aut. Amico (G) al 17′ s.t.

Note: Ammoniti: D’Alessandro (R), Grea (G), Costantini (G), Cofie (G)

Ora il ritorno, gara nella quale con ovvia sicurezza verrà decretato il vincitore stagionale della Tim Cup di Primavera.

Intanto, per i giallorossi una prima ed immediata soddisfazione dopo la batosta rimediata dalla prima squadra nel derby capitolino contro i biancazzurri della Lazio che sono scesi in campo con la rabbia dei tempi migliori.

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