Spalletti, i perchè di un addio

Luciano Spalletti è ormai arrivato al capolinea della sua avventura alla Roma. Il tecnico di Certaldo paga dazio non tanto per il pessimo campionato disputato, ma per le dichiarazioni del post partita con il Chievo che non sono andate giù alla società:

“Tutti tirano in ballo i soldi… lo ha fatto anche la dottoressa Sensi con il comunicato dopo Firenze, se ci sono in ballo i soldi, li lascio, dal mio punto di vista questo problema non esiste… Lo scorso anno mi hanno anche detto di andare in conferenza stampa e dire che non c’era niente con Soros e poi fecero il comunicato in cui si sosteneva il contrario”.

Spalletti: “Se sono il problema, mi faccio da parte”

Luciano Spalletti abbandonato a se stesso, ormai certo di voler interrompere il rapporto con la società che gli ha dato la gioia di alzare due volte la Coppa Italia, ed una Supercoppa, sfiorando la scorsa stagione anche uno scudetto nel duello con l’Inter. Ormai quelli resteranno solo ricordi, come una bella fotografia da conservare negli archivi, la sua Roma non c’è più, svanita, dissolta con le sue paure, e con una lunga serie di problemi che si porta dietro dall’inizio di stagione.

Contestazione pesante, Rosella Sensi si assume ogni responsabilità

Una contestazione così non si vedeva dai 22 anni, ricordiamo ancora un Roma-Sampdoria 0-3 del 1987 con i giocatori bersagliati dalla frutta e pomodori lanciati in campo. Ebbene questa volta i tifosi hanno scelto la condotta della civiltà e indifferenza. Una bella partita di calcetto organizzata fuori dallo stadio tra i gruppi storici del tifo giallorosso, Fedayn-Boys.

La Curva Sud completamente deserta con uno striscione contro la Presidenza, “Rosella Sensi Vattene”, fischi per tutti nella lettura delle formazioni ai giocatori, (tranne Totti e De Rossi). Per completare l’opera con la rabbia finale sfociata dopo lo 0-0 contro il Chievo. “Andate a lavorare, resteremo in Serie A, mercenari, Via tutti”.

Tifosi Roma: vogliamo bene solo alla maglia

Difficile qualunque tipo di analisi che precluda dalla delusione e dall’amarezza. Sfiducia, certo, e rassegnazione a dover attendere una stagione migliore. Una stagione così era assolutamente impensabile, almeno dopo la vittoria sul Chelsea in Champions e l’eliminazione ai rigori da parte dell’Arsenal. Proprio da lì sono arrivati i problemi della Roma, la squadra ha staccato la spina, come se non avesse più la forza di lottare. Dopo una settimana tribolata, contro il Chievo, tutto ci saremmo aspettati tranne che uno squallido 0-0.

Si squallido, perché i giallorossi hanno giocato discretamente un tempo sparando a salve contro un Sorrentino in stato di grazia, ma nella ripresa è finita la benzina e hanno rischiato anche di perdere. A questo punto anche la Coppa Uefa è in forte dubbio, infatti il Palermo andrà a Siena, ma i bianconeri con i tre punti sul Napoli sono salvi, mentre la Roma andrà a far visita ad un Cagliari che è ancora in lotta per l’Europa, e vuole vendicare le cinque reti subito ieri contro Miccoli e compagni.

Spalletti chiude il ciclo, la Juventus è alla finestra

Nel dopo- Chievo Luciano Spalletti ha esplicitamente parlato di “chiusura di un ciclo”.  Il tecnico di Certaldo ha ormai perso il feeling con la tifoseria (eloquenti in questo senso sono stati gli striscioni in curva con scritto “vattene” indirizzati a lui e alla società”), e anche lo spogliatoio non è più coeso come i mesi scorsi.

Rosella Sensi:” Mi assumo tutta la responsabilità di questa stagione amara”

 Dopo il deludente pareggio in casa contro il Chievo, Rosella Sensi mostra tutto il suo disappunto nei confronti della squadra, ma come al solito non si nasconde e mette la faccia.

“Per quanto riguarda la partita, chiedete a chi ne sa e ne scrive più di me. Sono molto amareggiata per l’andamento della stagione”

Pagelle Roma: Totti, Riise e Baptista su; male Perrotta e Taddei

Artur 6: il Chievo non ha mai tirato in porta e il compito dell’estremo giallorosso, in sostituzione di Doni, è stato agevolato dalla buona copertura dei compagni. Si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Ma da qui a vederlo titolare, ce ne passa.

Motta 6: trascinato dalla volontà, nella prima frazione di gioco difende al meglio e trova anche spazi per proporsi in avanti. Cala nella ripresa pur facendo il suo dovere. Esce per fare posto a Cassetti, di cui Spalletti avrebbe voluto sfruttare le incursioni.

Dal 79′ Cassetti s.v.: entra nelle fasi finali e non gli riesce di cambiare il corso del match. Dalla sua, il fatto che a quel punto i compagni erano troppo stanchi per pressare ulteriormente.

Mexes 6: sufficienza piena, non tanto per quello che fa ma per ciò che il Chievo non riesce a proporre. Gli spetta l’ordinaria amministrazione.

Roma-Chievo 0-0, è la fine di un ciclo

Roma (4-2-3-1): Artur, Motta (dal 79′ Cassetti), Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Brighi, Taddei (dal 46′ Menez), Perrotta (dal 72′ Vucinic), Baptista e Totti. All.: Spalletti.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Morero, Mandelli, Mantovani, Luciano (dal 57′ Colucci, dal 77′ Malagò), Rigoni, Marcolini, Pinzi, Pellissier, Bogdani. All.: Di Carlo.

Arbitro: Damato di Barletta

Note: ammoniti Bogdani, Mantovani, Riise, Pinzi. Espulso Pinzi al 48′ per doppia ammonizione

A questo punto, cosa dire? Il Chievo ha fatto la sua partita, ben consapevole del fatto che i giallorossi avrebbero dominato sul piano del gioco. Per gli ospiti, primo non prenderle. Ben altra questione quella legata al rendimento della Roma. Sul piano dell’impegno non si può contestare nulla: Totti e compagni hanno giocato una gara di sacrificio, generosità, quantità, impegno.

Roma-Chievo live: al 45′ è 0-0

Tutto confermato dai due tecnici, con il Chievo che tenta di portare via da Roma un risultato prezioso, anche il pari sarebbe fondamentale. Roma obbligata alla vittoria e brava a scendere in campo fin dalle prime battute con una determinazione assai visibile. Già al 3′ gran destro su punizione di Francesco Totti, Sorrentino è bravo a respingere di pugno.

Roma-Chievo: le formazioni ufficiali

Roma (4-2-3-1): Artur, Motta, Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Brighi, Taddei, Perrotta, Baptista e Totti. All.: Spalletti.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Morero, Mandelli, Mantovani, Luciano, Rigoni, Marcolini, Pinzi, Pellissier, Bogdani. All.: Di Carlo.

Arbitro: Damato di Barletta

Tutto è pronto. Roma-Chievo sta per iniziare e quel che si chiede oggi agli uomini di Luciano Saplletti è di dimenticare in fretta la settimana difficile che è appena trascorsa e trasformare in energia positiva ogni emozione vissuta.

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