Il Bari a Roma. Per giocarsela alla pari. Trasformare l’Olimpico in un’aia e farlo diventare casa propria. Un’impresona, altrochè. Ma i Galletti ci credono – ora come ora – di non essere inferiori ai giallorossi e poter pensare ai tre punti. Più di un elemento accomunano Bari e Roma, senza dubbio: il Mezzogiorno, le quattro lettere del nome, il fatto di essere patria di buonumore, terre di ottimo cibo, il rosso dei colori sociali delle due squadre di calcio (accompagnato dal bianco nell’un caso, dal giallo nell’altro), il fatto che siano luoghi impreganti di storia e di commercio. Gli scambi marittimi e gli scali ferroviari – lo dice la Storia – ma pure quegli altri scambi. Calcistici.
Che si sono fatti importanti con l’avvento nella Capitale di Antonio Cassano, uno che inosservato non c’è mai passato e che dietro di sè ha saputo portare una simpatia barese per la città capitolina. Che da lì in avanti, Bari l’ha apprezzata finchè Madrid s’è portata via buona parte di quell’affetto (e pure Cassano). Nella stagione in corso, il forte legame di amicizia tra Luciano Spalletti e Giampiero Ventura aveva ricreato un ambiente armonico tra le due società calcistiche: quando Lucianone se n’è andato, Ventura era già riuscito a strappargli gli acquisti di Edgar Alvarez e Souleymane Diamoutene.
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La conferenza stampa di Claudio Ranieri:
Rodolfo Laganà e Lando Fiorini. Due giallorossi doc chiamano a raccolta i tifosi: “In questi momenti serve unità maggiore – dice Laganà all’Adn Kronos – Un vero tifoso non si dimentica mai della Roma. Le questioni attuali possono influire sul morale dei giocatori. Proprio per questo il pubblico deve sostenere la squadra con maggior calore. Per un tifoso vero, però, queste sono cose scontate e non servono appelli. Domani ci aspetta una partita difficile, noi abbiamo bisogno 3 punti. Speriamo che la squadra tiri fuori l’orgoglio e poi torna Totti“. Lando Fiorini è dello stesso avviso: “In questo momento è giusto tifare Roma, senza mai dimenticare cosa ha fatto la famiglia Sensi per questa società – il parere affidato all’agenzia di stampa -. La famiglia Sensi ha dato tutto e troppo per questa Roma. La mia speranza – continua Fiorini – è che la famiglia riesca a superare questo momento difficile. Non bisogna dimenticare cosa ha fatto per la Roma in tutti questi anni. Non penso che la squadra si faccia condizionare dalle vicende relative alla società“.
L’articolo del Corriere dello Sport:
