Il gesto di Osvaldo ha coperto gli errori di Luis Enrique

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 La lite OsvaldoLamela, che ha portato alla sospensione dell’ex Espanyol, ha coperto le magagne di una squadra, ancora alla ricerca di sé stessa. La partita contro l’Udinese doveva essere la prova di maturità, ma si è trasforma nel riacutizzarsi di vecchi problemi, a cui se ne sono sommati dei nuovi.

Nella gara di venerdì, la Roma non ha quasi mai tirato in porta e una delle rare occasioni da gol è stata proprio quella di Lamela, che non ha passato la palla a Osvaldo e Pjanic, che poi è sfociata negli spogliatoi nell’ormai famoso gesto del numero nove giallorosso.

La poca prolificità offensiva fa il palio con una retroguardia spesso in difficoltà. Nel dopo partita contro il Milan, Gabriel Heinze ha fatto notare a Luis Enrique, che il suo atteggiamento difensivo non portava nessun risultato.

La conseguenza è stata l’esclusione dell’ex Manchester United e Real Madrid dagli undici di Novara. Dopo le due vittorie consecutive contro la squadra di Tesser e contro il Lecce, si era pensato che la strada intrapresa dal tecnico fosse quella giusta, non tanto per le vittorie, ma perché sembrava aver trovato l’ossatura della squadra. E, invece, al Friuli, l’asturiano ha spostato Taddei sulla destra dopo buone prove sul lato opposto per riproporre Josè Angel sulla corsia di competenza.

José Angel che deve capire cosa vuole fare della sua esperienza giallorossa, passata più su Twitter e nelle strade di Roma fino a tarda notte assieme a Bojan che a giocare bene sul campo. Bojan che è legato a un’altra scelta di Luis Enrique contro la squadra di venerdì: Pjanic trequartista e Lamela seconda punta, smontando il centrocampo, unico reparto che sembrava registrato.

Photo credits | Getty Images


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