Ranieri: “Trovate un posto per lo stadio della Roma. Totti? Vediamo come reagisce all’allenamento”

di Redazione 1


 Roma-Napoli sarà “una gara difficile tra due squadre ferite“. Ranieri presenta così, in conferenza stampa, il match dell’Olimpico: “Sia noi che loro vogliamo fare punti: la Roma per dare continuità ai risultati, il Napoli per il cambio di rotta“. Il tecnico è chiamato a rispondere sui dubbi della vigilia. Dubbi che riguardano le condizioni fisiche di Totti e Mexes: “Vedrò come avranno risposto alle sollecitazioni che hanno avuto stamani. Parlerò con i ragazzi, quindi deciderò. Dovrò aspettare fino a domani. Totti non l’ho rischiato contro il CSKA, devo parlare con lui, con il dottore, poi prenderò la mia decisione“. Tra i convocati non figura Menez, ‘protagonista’ in Europa League della peggior prestazione da quando è a Roma. Ranieri motiva così l’esclusione: “Ha un dolore all’adduttore quindi meglio non rischiare. Oggi già stava meglio“. Nella settimana della presentazione del progetto per lo Stadio Franco Sensi, era impossibile non tornare sull’argomento: “E’ importante che si tratti di polemiche positive per la Roma e per i romani. Quando la critica è costruttiva e non sterile va bene. Se si parlasse tanto per parlare non avrebbe senso. Questa è la casa dei romani, è necessario che trovino questo spazio. Facessero quello che gli pare ma lo devono trovare. Lo hanno trovato per tante cose e non lo trovano per lo stadio della Roma? Il Sindaco ha dato l’assenso, noi pensiamo a fare bene come squadra“. I punti. Otto in quattro partite. Così si cura una squadra malata: “Volevo i punti perchè fortificano la mentalità e danno coraggio e fiducia. Sì è visto anche l’altra sera: dopo il gol la squadra si è liberata di un peso ed ha giocato meglio“. A proposito del gol e dei versi razzisti ricevuti da Okaka: “La mamma degli idioti è sempre in cinta“, è il commento di Ranieri, che in realtà non si era accorto di nulla. Okaka chiama in causa un altro tema: la gestione dei giovani. Il tecnico respinge le critiche: “Chi mi conosce sa che io apprezzo i giovani. Io non guardo nomi nè guadagni, l’ho fatto sin dai miei inizi: misi dentro Zola e lasciai fuori Maradona. I giovani vanno inseriti bene e dosati, soprattutto a Roma, dove se giochi bene sei un fenomeno, ma se sbagli non ne parliamo“. Non ne parliamo, verrebbe da dire, anche dei campi di Trigoria: “Bruttissimi. Se andiamo in spiaggia a Castel Fusano è meglio. Voglio meno sabbia e più terra. In questo modo è un rischio: l’erba ancora non ha preso. Bisogna fare meglio le cose, molto meglio. Anche quello rifatto. So che è stato cambiato, ma ha fatto caldo e l’erba non prende. E’ come se fosse un tappeto: questo è lo stato del campo“. Questo è Claudio Ranieri: uno che non fa giri di parole.


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