Milan-Roma tra indiscrezioni e prove di maturità

Prove di maturità. Milan-Roma si presenta come una sfida nella quale entrambe le squadre si trovano a cercare risposte in maniera immediata. Per i giallorossi è senza alcun dubbio la gara che può determinare gli obiettivi di una stagione ancora indecifrabile, nel corsao della quale si potrebbe – perchè no – anche finire a lottare con le prime in classifica. Il campo lo può dire: San Siro, per altro, è un terreno di gioco che da sempre esalta le motivazioni e le caratteristiche della Roma, abituata a incantare il pubblico del Meazza, specie se di fede rossonera. Luciano Spalletti, contro il Milan e su terreno ostile, non ha mai perso. Per il Milan, una prova ancor più importante: inutile nascondere che la formazione di Leonardo è, ad oggi, la grande delusione del campionato e si è vestita più da outsider – ovvero, potrebbe creare fastidio alle big offrendo all’occasione prestazioni da incorniciare – che da protagonista della massima serie. Manca continuità, al Milan, e un’idea corale che l’allenatore brasiliano non è ancora riuscito a imprimere. Poi, naturalmente, stanno latitando i campioni che, da Ronaldinho a Pato, si sono rifugiati da tempo tra le braccia di Morfeo. L’analisi proposta sulle pagine di Leggo va in questa direzione e merita di essere ripresa:

La sfida a San Siro contro un Milan sofferente e impaurito dirà se la Roma di Ranieri è veramente guarita. Per espugnare San Siro Ranieri confida nel pieno recupero del suo capitano. Ieri solo una corsa leggera per Totti che vuole esserci a tutti i costi ma continua a tenere tutti col fiato sospeso. Con Vucinic praticamente out, la sua presenza diventa fondamentale. Intanto a far sorridere il tecnico giallorosso ci pensano tutti gli altri. Segnali positivi sono arrivati da Motta, Juan e Cassetti che scalpitano per riprendersi e luci della ribalta e rinunciare a uno stadio come San Siro è difficile per tutti. Il rientro di Juan risolverebbe più di un problema a Ranieri preso a sciogliere tutti i nodi relativi alla difesa. Il brasiliano farebbe coppia con Burdisso sulla linea centrale consentendo a Mexes di recuperare con calma. Sulle fasce invece sembra tutto deciso: Cassetti e Riise. Il rebus più grande per Ranieri, comunque, è ancora il portiere: come se i suoi guai non bastassero, Doni ha riportato una piccola contusione a un dito della mano e le possibilità di rivederlo in campo si abbassano ulteriormente. La scelta dovrà per forza ricadere su uno tra Lobont , Artur e Julio Sergio. In altri termini la porta trema e reclama un estremo difensore affidabile. Tutto questo fa passare in secondo piano i numeri relativi alle ultime stagioni, con la Roma che ha sfatato il vecchio tabù del Meazza: tre su tre. Tre vittorie nelle ultime tre trasferte. Ma in quelle occasioni sulla panchina non c’era Ranieri. Spalletti ha collezionato ben 6 vittorie e 2 pareggi in un ciclo di 4 anni. Per Ranieri si tratta del debutto ufficiale nello stadio più ostico e ambito d’Italia e il suo corso deve ancora cominciare. Stasera, intanto, è prevista un’amichevole ad Anzio contro l’Anziolavinio. Sarà l’occasione per risolvere qualche altro dubbio sulla formazione anti-Milan.

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