Montali: “Lo scudetto? Non poniamo limiti alla provvidenza”

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 Gianpaolo Montali, in occasione della presentazione del libro “Totti. Vita parole e imprese dell’ultimo gladiatore” – scritto dal giornalista della Gazzetta dello Sport Massimo Cecchini – ha parlato con i cronisti presenti: “Il libro l’ho letto ed è stato fondamentale per conoscere meglio Francesco. Anzi ho anche sorpreso lo stesso Francesco, facendo bella figura. Ci sono molti buoni giocatori ma i campioni sono pochi. Lui è uno di questi, è attento, conosce tutti nella Roma ed ha una grande leadership nello spogliatoio. Queste sono le cose che mi hanno molto colpito di lui. Un’altra cosa voglio dire su Totti l’empatia incredibile che ha con i compagni. Francesco si è immolato rimanendo qui rinunciando a molto, compreso il Pallone d’Oro. A margine dell’evento ha poi dichiarato: “Siamo contentissimi della squadra che abbiamo, dei giocatori della Roma, l’unico nostro pensiero è valorizzare questa squadra, e fare in modo che arrivi più in alto possibile. Un giocatore su cui scommettere? Non è il mio ruolo, chiedetelo a Conti. Io temo la maturità della Roma, credo sia l’atteggiamento giusto, se devi pensare in grande hai il grande, dipenderà da come entreremo in campo. La Sampdoria viene da una situazione delicata, loro ci attaccheranno, servirà una squadra attenta, che voglia fare risultato. Cassano? Io ho scritto un libro, ‘scoiattoli e tacchini’. Io ho sempre amato i giocatori di talento, non sopporto il talento sprecato, non sopporto i giocatori che ne hanno e non sanno utilizzarlo. Non conosco Cassano e non posso giudicarlo. Julio Sergio? Stiamo lavorando tantissimo. La società cerca di non apparire tanto, ma non vuol dire non lavori tanto. Il mio ruolo ha stabilito i ruoli. Abbiamo competenze chiare e precise, come deve avere una società. Ci sarà anche tempo per i rinnovi. Cassetti? È un ottimo giocatore che ha fatto cose straordinarie, caratterialmente è da grande squadra, è un uomo con grandi qualità umane. Il gol segnato nel derby gli porterà una felicità che si è guadagnato sul campo. Lo scudetto? Non poniamo limiti alla provvidenza. La società ha il diritto e il dovere di giocare per lo scudetto. Ho un contratto di due anni, non ho molto tempo”.
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