Se tornerà in Nazionale Totti farà ancora la differenza

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 Il Mondiale che si disputerà in Brasile nel 2014 sarà l’occasione per la Nazionale italiana di cancellare la delusione per la pesante sconfitta nella finale dell’Europeo di Polonia e Ucraina contro la Spagna, e della spedizione azzurra potrebbe fare parte anche Francesco Totti. Il segnale di apertura per un rientro nella lista dei convocati del capitano della Roma è arrivato dal ct Cesare Prandelli che ha ammesso che se il fuoriclasse giallorosso, che in questa stagione sta vivendo una seconda giovinezza segnando 11 gol in 27 partite di campionato, continuerà su questi livelli verrà fortemente tenuto in considerazione. Sulla possibilità che Totti torni a indossare la maglia azzurra, che ha svestito dopo la vittoria della Coppa del Mondo in Germania nel 2006, hanno espresso parere positivo tanto un suo ex compagno come Gianluigi Buffon, sia Mario Balotelli che ha definito il capitano della Roma “un fenomeno”, aggiungendo che “campioni come lui sono sempre ben accetti in squadra”. Anche Carlo Mazzone, che lanciò Totti in Serie A nella stagione 1992/93, si è aggiunto a quanti sperano di rivederlo in Nazionale affermando che per Prandelli sarebbe certamente un valore aggiunto perché “dà la qualità soprattutto nei 30 metri finali che è la parte più importante del calcio. È da qui che nasce il gol e avere in squadra uno specialista, uno che dà la possibilità ad un compagno di tirare è un’arma vincente. E oltre a far segnare è uno che segna tanto, il totale dei suoi gol in carriera è indicativo”.

E sul fatto che il secondo goleador della storia della Seria A, con 226 reti segnate, possa fare la differenza, anche se nel 2014 avrà compiuto 37 anni, non ci sono davvero dubbi. Prandelli, che ha deciso di puntare sul 4-3-1-2 e, in alternativa sul 4-3-3, non dispone, eccezione fatta per Pirlo, di un giocatore tecnicamente dotato e in grado di giocare da rifinitore come Totti, che sarebbe in grado di elevare la qualità del gioco azzurro e mettere davanti alla porta i compagni, oltre ad essere a sua volta un importante terminale offensivo. L’ultima parola verrà pronunciata da Prandelli tra un anno, ma se davvero Totti continuerà a fare la differenza e a giocare come sta facendo ora è difficile pensare che il ct non  includa nella lista dei convocati per il Mondiale che si giocherà in Brasile, nella terra del calcio, il giocatore che più di ogni altro rappresenta il calcio italiano e ed è in grado di decidere con una singola giocata l’esito di una partita.

Maciej Lesiewicz


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