Europei U21, Italia out contro la Germania (Beck al 3′ st). Niente finale per Motta e Andreolli

ITALIA-GERMANIA 0-1 (0-0)

MARCATORE: 3′ st Beck.

ITALIA (4-3-3):
Consigli; Motta (40’st Pisano), Bocchetti, Andreolli, Criscito; Candreva (23’st Abate 6), Cigarini, Morosini; Giovinco, Balotelli, Acquafresca (34’st Paloschi). (Sirigu, Seculin, Marzoratti, Ranocchia, Pisano, Poli, Cerci, Dessena). All. Casiraghi.

GERMANIA (4-4-2):
Neuer; Beck, Boateng, Howedes, Boenisch; Johnson, Castro, Aogo, Marin (9’st Ben-Hatira); Dejagah (40’st Wagner), Ozil (45’st Hummels). (Fromlowitz, Sippel, Ebert, Khedira, Schwaab, Grote, Adiung, Schmelzer, Ede). All. Hrubesch.

ARBITRO: Proença (Portogallo).

NOTE: Ammoniti: Dejagah (G), Boateng (G), Abate (I).

E’ finita in anticipo, nonostante ce l’abbiano messa tutta,  l’esperienza di Marco Motta e Marco Andreolli agli Europei Under 21 in Svezia.

L’Italia di Gigi Casiraghi infatti, pur giocando una grande gara e costruendo numerose occasioni da rete non concretizzate è stata eliminata dalla Germania per 1-0 ed in finale i tedeschi se la vedranno con l’Inghilterra, che si è imposta dopo una pazzesca partita ai calci di rigore con la Svezia che nel corso dei tempi regolamentari si era chiusa sul 3-3.

Vinicio Fioranelli ai tifosi giallorossi: “Siete grandi, non tradirò”

Ebbene sì, l’intervista rilasciata da Vinicio Fioranelli al Corriere dello Sport ha riportato un po’ di buonumore.

In primo luogo perchè l’agente Fifa ci ha messo la faccia, e di questi tempi è garanzia non da poco.

In secondo luogo, per il fatto che, dopo gli ultimi tragici sviluppi delle vicissitudini societarie, si aveva tutti bisogno di un po’ di chiarezza.

Perentorie le sue dichiarazioni che hanno spaziato dall’amore per Roma all’affetto per i romanisti, dal grande feeling con la famiglia Sensi alla voglia matta di prendere in mano la società.

Un toccasana: in questo caso utile ad aggrapparsi alla speranza di assistere ad un campionato nel quale la Roma potrà essere competitiva.

Roma sempre più lontana da Fioranelli. Altro che Lupa: quella sera di un giorno da cani

Grande confusione nella giornata appena trascorsa. A furia di amarezze e incredulità, scappa quasi da ride’ (n’evvero, Rosè?).

La A.S. Roma è in vendita, Rosella Sensi aspetta compratori e offerte concrete, Vinicio Fioranelli fa da tramite tra Mediobanca e Fio Sports Group.

Passi avanti e falcate da gigante.

Sembra tutto concluso, poi il colpo di scena.

Quando si è lì ad attendere l’ufficialità, il dietro front. Lento ma costante.

Fino al comunicato di cui abbiamo detto. Di giovedi 25 giugno, ore 21.50.

Pare svanita la cessione, eppure per chiudere nella maniera più completa i fatti di cronaca sportiva che hanno ruotato intorno alla cessione della A.S. Roma nella giornata di ieri, occorre riferire di almeno altri tre passaggi.

Che diventano tasselli importanti ai fini degli scenari futuri.

Cessione A.S. Roma, salta la trattativa. Italpetroli annienta Fioranelli (Fio Sports Group) con un comunicato/Editoriale -1

E’ la prima circostanza, da che abbiamo intrapreso questa avvincente esperienza, in cui capita di rivolgerci agli utenti con un editoriale. Questa volta, francamente, ne sentiamo la necessità.

Avevamo annunciato qualche giorno fa che l’ufficialità sarebbe stata pura formalità (non facendo, in ciò, nulla di diverso rispetto a tutti gli altri organi editoriali che si sono attenuti, giustamente, ai fatti noti) e di questo chiediamo scusa.

Ognuno, poi, guardi nel suo orto e faccia quello che meglio ritiene.

Stavolta ci troviamo a scivere un pezzo che non avremmo mai voluto portare a compimento. Molte redazioni utilizzano dei coccodrilli, i cosiddetti articoli già confezionati rispetto ad avvenimenti non ancora accaduti ma in procinto di verificarsi (molto spesso sono legati alla scomparsa di personaggi illustri). Non lo si fa per cinismo, ma per efficienza e organizzazione. Lo si scrive quando una notizia ha il novanta e passa per cento di verificarsi in tempi brevissimi. E la percentuale segue il percorso della storia vera e certificata.

Noi – immaginando soprattutto negli ultimi giorni che potesse andare così – avevamo pensato di farne uno inerente alla telenovela sulla cessione della A. S. Roma per garantire tempestività alla notizia, poi abbiamo desistito. Il motivo? Prima ancora di essere dei professionisti, siamo tifosi. A volte, la scaramanzia diventa un amuleto prezioso, fraterno: il dubbio che qualcosa non andasse più e che le condizioni di settimana scorsa fossero improvvisamente cambiate, lo abbiamo avuto subito.

E gli elementi che avevamo a disposizione – concreti, tangibili – ci portavano tutti in quella direzione. E seppure la professionalità del mestiere ci impone, volente o nolente, d’essere concreti e di attenerci ai fatti (cosa che cerchiamo di fare al meglio), ci si è attaccati questa volta a quel lato che ci appartiene interamente e che, a proposito della A.S. Roma, ci fa sentire prima giallorossi e poi giornalisti.  E si è provato a sperare, a contribuire anche solo con il pensiero e con il trasporto emozionale, affinchè tutto andasse per il verso giusto. Avevamo annunciato la cessione, dicevamo, e lo si era fatto anche perchè i protagonisti di questa amara vicenda avevano parlato in tal senso rispetto al passaggio di consegne. Beffando più di un organo di informazione (e facendo fluttuare il titolo in Borsa in maniera evidente).

Gruppo Fioranelli, comunicato del 23-06-2009: non pervenuto, eccezion fatta per una precisazione

Le voci, che erano un po’ più di voci, della mattina dichiaravano che la fidejussione (201 milioni di euro) attesa da Zurigo da Mediobanca non sarebbe arrivata in tempo utile per evitare l’asta: lo scenario più plausibile sarebbe stato quello che Unicredit mettesse in mora Italpetroli dando il là ad una conseguente asta per l’acquisizione della A.S. Roma.

Poi, alcuni sviluppi. Nel corso del primo pomeriggio si era paventata la diffusione di un comunicato stampa da parte del gruppo rappresentato da Vinicio Fioranelli. A darne notizia ci aveva pensato Sky24. Stando alle fonti ufficiose, occorreva attendere la chiusura delle Borse. Le indiscrezioni erano quelle secondo cui Fioranelli avrebbe dimostrato credenziali economiche e progettuali rispetto alla possibilità di acquisire la A.S. Roma.

Principali destinatari, dunque, Mediobanca e la famiglia Sensi. Le parole di Vincenzo Morabito, ex socio nella FiMo di Vinicio Fioranelli, pronunciatosi nella serata di oggi lasciavano intravvedere il fatto che qualcuno del gruppo Fioranelli (non Vinicio, certo) si potesse tirare indietro anche sul filo di lana.

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