Roma, le offerte sono arrivate

 Il Corriere dello Sport:

Si parla di offerte che si aggirano intorno ai 140 milioni, Unicredit parte da 130 a salire. Ci sarebbero anche altre due offerte che non sono state prese in considerazione perchè ritenute poco credibili. Le offerte non vincolanti non hanno valore dal punto di vista giuridico. Nelle ultime settimane l’oscillazione del titolo ha creato molto imbarazzo tra gli attuali dirigenti.

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 Julio Sergio 6: chiamato a gestire l’impeto (neppure troppo ordinato) degli svizzeri nei 20′ iniziali del primo tempo, il brasiliano è in realtà chiamato all’intervento decisivo solo al 12′ (su Huggel). Per il resto, amministra e si riprende il posto di titolare inamovibile della porta giallorossa. Nella ripresa ha sulla coscienza, in complicità con Burdisso e Juan, la rete del 2-1 locale. Mezzo voto in meno.

Cassetti 6: la prestazione non raggiunge la sufficienza piena ma la capacità di soffrire in silenzio gli acciacchi fisici e la voglia di esserci a tutti i costi sono quel valore aggiunto che gli consente di non mollare mai. E quando viene saltato, fa di tutto per riprendere l’avversario.

Burdisso 6: lo stesso della partita contro il Lecce anche se non è riuscito, per evidente esigenza di curare al dettaglio la fase difensiva, a proporsi in avanti alla stessa maniera di sabato. Il primo gol dei padroni di casa non lo vede esente da colpe, per il resto tutto ok. Ci si augura che l’infortunio non sia grave.

Juan  6,5: è la difesa. E’ di una puntualità nelle chiusure da fare invidia agli stessi svizzeri che, puntuali, lo sono per antonomasia. Ha un compito più delicato nella riopresa, quando il Basilea pressa maggiormente: nessun errore, solo qualche sbavatura.

Riise  6: efficace in avanti, molto più delle recenti uscite. Guadagna – in una fase cruciale del match – il rigore che sblocca Totti e consente alla Roma di raddoppiare. Il lavoro in fase di copertura non è ancora impecccabile.

Perrotta 6,5: perchè il ruolo non gli è congeniale, a parole. Infatti – poi – vederlo a sinistra significa riconoscere tutte le virtù cui Perrotta ci ha abituati. classe, tempismo, generosità, quantità. Non brillante sotto porta, ma quando ne hai tre che rispondono ai nomi di Vucinic, Totti e Menez ci può anche stare.

Acquirenti Roma, siamo a quota sei candidature

 Le candidature fin qui raccolte da Unicredit in merito all’acquisto della A.S. Roma sono sei. Da MF-Dow Jones:

I bookmaker inglesi si giocano la cordata italiana, i tifosi vogliono invece il magnate straniero, ma a decidere saranno Rothschild e Unicredit. La vendita della As Roma entra nel vivo. Sono infatti arrivate sulla scrivania di Alessandro Daffina le offerte non vincolanti per rilevare il club giallorosso. Una prima lista, secondo quanto si apprende, sarebbe già stata stilata, ma nelle prossime ore potrebbe anche essere integrata con ulteriori potenziali acquirenti. Soltanto in tarda serata l’advisor e la banca faranno il punto su quante sono le offerte arrivate: al momento si tratterebbe di circa una metà rispetto alla dozzina di info memo inviati.

Roma, Unicredit alla conta dei possibili acquirenti

 Il termine per la presentazione a Unicredit delle offerte non vincolanti relative all’acquisizione della A.S Roma scade oggi a mezzanotte. Poco meno di una decina le proposte attese dall’istituto di credito. Da repubblica.it:

Questione di ore, poi Unicredit avrà tra le mani nomi e cognomi di tutti gli interessati all’acquisto della Roma. Scade alla mezzanotte di oggi, infatti, il termine per presentare le offerte non vincolanti per l’acquisizione della società giallorossa.

Lazio-Roma: De Rossi, Capitan riscatto

 Non avrà dimenticato la sostituzione nel corso dell’intervallo dell’ultimo derby. La gioia della vittoria capitolina, in quel caso, ha lenito il dispiacere di Daniele De Rossi ma non gli ha certo consentito di mettere nel dimenticatoio quel cambio. Domenica 7 novembre, in seguito alla squalifica di Francesco Totti, il biondo ostiense torna dalla porta principale. Con la fascia di capitano intorno al braccio. Da La Repubblica:

Sarà un derby senza Francesco Totti, questa è la certezza che preoccupa i romanisti. Assenza che in parte snatura la storia della stracittadina, a questo punto destinata a finire sulle spalle di De Rossi, capitano d’eccezione nella sfida che sente di più. Mentre il capitano aspetta di conoscere le giornate di squalifica per l’espulsione di domenica scorsa, a Daniele il compito di guidare i compagni, spirito romano all´interno di un gruppo che sta cercando, a fatica, di ritrovarsi.

Derby Lazio-Roma per soli 50 mila spettatori

 Un numero da record (negativo) e da milioni di interrogativi (che poi sono i soliti di sempre, le Istituzioni prima o poi torneranno a sentirci. Almeno da un orecchio): Lazio-Roma (ottobre 2010) per soli 50 mila spettatori rischia di diventare indelebile anche solo per l’irrisoria cifra di presenti. Da Il Tempo:

Non più di 33.000 persone per ora. Una miseria, questo derby non piace ai tifosi per tanti motivi. La tessera del tifoso, le limitazioni eccessive in tribuna Tevere, il mancato volo dell’aquila: tutti elementi che hanno raffreddato gli entusiasmi.

Stasera tutti a casa di Roger

 Stasera tutti a casa di Roger, Federer s’intende. Basilea infatti è la città natale del tennista svizzero che in carriera ha vinto ben sedici tornei del grande Slam, mai nessuno come lui. Stasera l’uomo dalla racchetta d’oro potrebbe essere sugli spalti del St. Jakob Park a sostenere la sua squadra, di cui è notoriamente tifoso, dopo l’impegno nel torneo casalingo Atp 500 di Basilea col serbo Tipsarevic. Fortunatamente la compagine rossoblu ha ben pochi punti di contatto col record man elvetico. Divario tecnico e di classe, con le dovute differenze naturalmente, ma un dato balza in evidenza ictu oculi: l’aria di casa porta bene sia a Federer che al Basilea. Infatti la Roma non è mai uscita vincente dalla città svizzera e Roger ha vinto per ben tre volte il torneo casalingo.

“Adesso tocca a me: sto bene e gioco dove serve”

 E’ arrivato il momento di Fabio Simplicio: titolare nella delicatissima sfida di Champions tra Basilea-Roma anche in seguito alle defezioni di buona parte della mediana giallorossa. Da Il Messaggero:

E´ la mia grande chance“. Fabio Simplicio sospira e alla fine si fa uscire di bocca il suo grande desiderio. Del resto, c´è da comprendere il suo stato d´animo: la prima volta, anche per un trentunenne, è comunque la prima volta. Da titolare con la Roma, destinazione preferita anche rispetto ad altre grandi società, per prima l´Inter. Si gira, come se si sentisse osservato e chissà da chi, si guarda attorno, quasi stando attento che nessuno lo ascolti. Perché il personaggio, lo avranno capito tutti, è fatto così. Semplice, educato e misurato. E anche rispettoso. Delle regole, delle gerarchie e dei ruoli.

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