Ultimo treno per Menez

 Dal Corriere della Sera:

Il talento non è in discussione, il modo di metterlo a disposizione della squadra sì. E molto. Ecco perché Jeremy Menez non è sicuro di una maglia da titolare contro la Fiorentina, nella partita di domenica all’ora di pranzo, neppure in coincidenza con la squalifica di Mirko Vucinic. Vincenzo Montella, nel doppio allenamento di ieri, ha provato Taddei, Brighi e Perrotta nella linea a tre dietro alla punta più avanzata, che a Firenze sarà ancora Francesco Totti. Non è un segnale definitivo, ma ha un suo significato. Domenica scorsa, nel derby, Menez è stato schierato titolare al posto di Taddei, ma non ha ripagato la fiducia. È stato sostituito sullo 0-0 e l’ingresso di Taddei, come più tardi quello di Simplicio, ha migliorato la squadra. Ed è proprio questa intensità che Montella chiede a tutti i suoi giocatori e che il francese non è ancora riuscito a dare. Menez è sempre stato abbastanza anarchico nel suo modo di stare in campo. Non è un caso che abbia offerto le prove migliori da trequartista, nel centrocampo «a rombo» che schierava Ranieri. Ma ora è cambiato tutto e il 4-2-3-1 richiede un modo più maturo e altruista di restare in campo. Menez non può partire in dribbling ogni volta e, soprattutto, perduta palla non può disinteressarsi della fase difensiva.

De Rossi rischia 4 turni di squalifica

 Dalla Gazzetta dello Sport:

C’è un sottile paradosso nella storia odierna di Daniele De Rossi. Proprio nel giorno in cui il tricolore torna di moda per i 150 anni dell’unità, il romanista — pur legatissimo all’azzurro— potrebbe perdere i due match dell’Italia in programma il 25 e 29 marzo (Slovenia e Ucraina). Prova tv A meno di slittamenti non previsti, infatti, oggi la Disciplinare dell’Uefa giudicherà attraverso la prova tv la gomitata che De Rossi ha dato a Srna nel corso del match contro lo Shakhtar. Il gesto non è stato visto dall’arbitro Webb e da tutti i suoi collaboratori, ma il delegato Uefa lo ha segnalato e così il romanista— difeso dall’avvocato Juan Crespo (affiancato da Antonio Conte)— andrà a giudizio, con l’aggravante psicologica dell’essersi salvato da un episodio analogo avvenuto nella gara d’andata e l’attenuante che Srna non ha riportato danni. Il rischio è di uno stop di 3-4 turni, anche perché in questa sede non saranno prese in considerazione le dichiarazioni di Lucescu, che aveva ammesso come Srna avesse provocato. Imbarazzo federale Il rischio azzurro esiste perché col nuovo corso prandelliano è stato varato un codice etico che prevede l’esclusione (temporanea) di chiunque sia condannato per atti antisportivi.

Cessione Roma, Unicredit: “Nessun ritardo, cessione nei tempi previsti”

 Da Repubblica.it:

Nessun ritardo per la vendita della Roma alla cordata americana. I tempi per la trattativa della cessione del club giallorosso sono “in linea con le attese”: lo ha assicurato il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro. “Normalmente – ha sottolineato Nicastro a margine dell’esecutivo Abi – le transazioni societarie richiedono settimane o mesi, questa è in linea con le attese”.

Menez: “Mi dispiace se ho deluso i tifosi, mi riscatterò”

 Da Leggo:

«Excuse moi». Jeremy Menez fa un passo indietro. La sostituzione, la maglia gettata in panchina, la fuga negli spogliatoi: domenica scorsa, durante la festa di Totti e compagni per il quinto derby vinto di fila, l’unica faccia rabbuiata era la sua. Menez era partito per la prima volta da titolare nella Roma di Montella. Cinquantasei minuti di niente, irritanti e poi la sostituzione con Taddei sullo 0-0 fra i fischi d’un pubblico che lo ha spesso acclamato come fenomeno, ma che in questa occasione non gli ha concesso alibi. E non ne aveva. Jeremy però la sostituzione non l’ha presa bene: è uscito con la faccia bassa e, tanto per far capire meglio il suo stato d’animo, ha gettato maglia in panchina e poi in canottiera è fuggito negli spogliatoi. Lunedì sera Menez non era neanche presente a una cena che ha visto protagonisti quasi tutti i suoi compagni. Il francese ha preferito rifugiarsi nella sua Parigi per due giorni. Comportamenti che non sono piaciuti a Montella così come ai tifosi giallorossi. Proprio a loro, dopo aver meditato su questa domenica vissuta al rovescio, Menez chiede scusa: «Mi dispiace se ho deluso i tifosi, ho agito d’istinto. Non credevo di aver giocato male per questo mi sono arrabbiato».

L’ultimo tabù di Totti

 Dal Romanista:

Pensate agli stadi più importanti. Pensate agli stadi delle squadre più blasonate d’Italia, a quelle con più tradizione. Fatto? Bene, Francesco Totti ha segnato in casa loro almeno una volta. Al Milan, all’Inter, alla Juve, al Napoli, alla Samp, al Genoa. Insomma, il capitano ha timbrato il cartellino con tutte, tranne una. A Firenze con la Fiorentina. Eh sì, perché a fronte di tantissime reti segnate ai viola in casa, al Franchi non ci è mai riuscito. Un vero e proprio tabù. L’ultimo. Con la possibilità di infrangerlo domenica magari sull’onda dell’entusiasmo di quei due gol al derby che hanno fatto impazzire i romanisti, che hanno fatto agitare tante “manite” e che a Francesco hanno dato un’ulteriore carica.

Cessione As Roma, Dragoni (Sole24ore): “Slittamento preoccupante”

 Gianni Dragoni dice la sua opinione a proposito della situazione della Roma:

Slittamento – “All’inizio di Febbraio Unicredit,in accordo con Rosella Sensi, aveva deciso di iniziare la trattativa ine esclusiva con Dibenedetto facendo trapelare che mancase davvero poco alla conclusione. Non è stato così, ed è difficile decifrare le cause dall’esterno. Fiorentino, che sembra indossare i panni dell’ amministratore delegato della
Roma, qualche tempo fa ha detto “ci siamo”, in modo forse inopportuno viste le oscillazioni del titolo in borsa.

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