L’allenatore giallorosso Vincenzo Montella, ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’anticipo della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, in programma domani sera allo stadio Olimpico.
Queste le parole in conferenza stampa:
Antonio Sgro, imprenditore italiano attivo a Boston, è intervenuto sulle
L’allenatore giallorosso Vincenzo Montella, ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’anticipo della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, in programma domani sera allo stadio Olimpico.
Queste le parole in conferenza stampa:
Roma – Palermo, risultato finale 2 – 3
Roma-Palermo: le formazioni ufficiali. L’anticipo della 33esima giornata vede di fronte i giallorossi e i sicialiani che si incontreranno allo stadio Olimpico alle ore 18,00 di oggi. Nella Roma, con le assenze certe di Juan (squalificato) e Mexes (infortunato), al centro della difesa Simone Loria affianca Nicolas Burdisso, mentre alle spalle di Totti agisce un tridente di trequartisti inedito formato, da destra a sinistra, da Rosi, Menez e Taddei.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
Roma (4-2-3-1): 32 Doni, 77 Cassetti, 29 N. Burdisso, 15 Loria, 17 Riise, 7 Pizarro, 16 De Rossi, 87 Rosi, 94 Menez, 11 Taddei, 10 Totti
A disposizione: 1 Lobont, 3 Castellini, 33 Brighi, 30 Simplicio, 20 Perrotta, 9 Vucinic, 22 Borriello
Allenatore: Montella
Squalificati: Juan
Diffidati: De Rossi, Menez, Pizarro
Indisponibili: Julio Sergio, Mexes
Cessione Roma: la reazione dei quotidiani americani alla notizia della
Cessione Roma: ecco il comunicato ufficiale che sancisce il cambio di proprietà della società giallorossa:
Di Benedetto AS Roma LLC ha sottoscritto un contratto per l’acquisto da Roma 2000 S.r.l. del 67% circa del capitale sociale di AS Roma S.p.A. nonché dell’intero capitale sociale di ASR Real Estate S.r.l. e Brand Management S.r.l., società rispettivamente dedicate alla gestione del centro sportivo di Trigoria e delle attività di marketing.
– Il prezzo pattuito per l’acquisto delle tre partecipazioni è complessivamente pari ad Euro 70,3 milioni, di cui Euro 60,3 milioni relativi alle azioni di AS Roma S.p.A., corrispondenti ad un prezzo per azione di Euro 0,6781.
– L’acquisto sarà effettuato attraverso una società di nuova costituzione, partecipata per il 60% da Di Benedetto AS Roma LLC e per il 40% da Unicredit S.p.A.
– L’acquisto è subordinato (i) al rilascio del nulla-osta antitrust e (ii) alla concessione ad AS Roma S.p.A., da parte di Unicredit e Roma 2000 S.r.l., di finanziamenti per complessivi Euro 40 milioni.
Dalla Gazzetta dello Sport:
I giornali inglesi lo hanno già licenziato. «Scusa Carlo, avresti dovuto cominciare con Drogba… ora, sei finito!» , il titolo leggero del Daily Mirror. «Ancelotti a pezzi dopo l’eliminazione con il Manchester United» , grida il Daily Telegraph, mentre il Daily Express parla di «rovine romane» , giocando con il nome di Abramovich. Il più austero Times sostiene che i sogni di Abramovich «sono finiti in polvere». L’«Independent» è forse l’unico che invita lo stesso Abramovich a riflettere e prendere in considerazione l’ipotesi che per vincere serve continuità e non cambiare allenatori come se fossero figurine. Frullatore Una voce isolata, perché Ancelotti è finito nel frullatore non tanto per l’eliminazione, ma per la scelta di scommettere su Torres all’Old Trafford e di mandare in panchina Drogba. E a proposito di scommesse, ieri i bookmakers si sono sbizzarriti a dare le quote dell’esonero di Ancelotti: 1,33. Per i tifosi del Manchester United, è roba di ore: «Ti cacciano domattina» , gli hanno gridato senza pietà. Destino segnato È così, ma non è proprio così. Ancelotti sarà licenziato, anticipando di un anno i tempi fissati dal contratto firmato nel 2009, ma resterà alla guida del Chelsea fino al termine della stagione.
Dal Corriere dello Sport:
E’ cominciata la missione statunitense per il trasferimento della proprietà della Roma. Ieri sono partiti per Boston i legali Mauro Baldissoni dello studio Tonucci (che rappresenta il consorzio americano), Cappelli, Elena Lo Curto dello studio Grimaldi e Massimo Tesei dello studio Carbonetti (per Unicredit). E ieri, con un giorno in anticipo rispetto alle previsioni, è partito da Milano lo stato maggiore della banca, per il rush finale di una trattativa partita a fine gennaio a New York. Il vice direttore generale Paolo Fiorentino e il responsabile del corporate banking Piergiorgio Peluso sono atterrati ieri sera a Boston.
TAVOLO – Gli avvocati sono arrivati nella città americana con le bozze dei contratti aperte, in serata hanno completato la stesura degli allegati dei contratti. Oggi arriverà dalla Florida anche Thomas Di Benedetto e al tavolo della trattativa siederà anche Pallotta, l’uomo forte del consorzio americano. Non dovrebbero essere presenti gli altri due soci, Ruane e D’Amore. Le parti sperano di arrivare alla firma come previsto nella giornata di domani, anche se c’è ancora qualcosa da rividere. Ma la partenza in anticipo dei manager di Unicredit sta a significare la precisa volontà di chiudere anche da parte della banca.
Da ilsussidiario.net: Tutti pazzi per Vucinic. L’attaccante montenegrino è inseguito
Da Il Romanista:
Cesare Bovo preferisce non rilasciare interviste. La situazione, a Palermo, è piuttosto delicata e quindi meglio lavorare in silenzio. Soprattutto perché la sfida di sabato contro la Roma rischia di essere, per il centrale rosanero, una partita diversa dalle altre. Lo era già in passato, quando si trovava ad affrontare la squadra in cui è cresciuto. E lo sarà ancora di più adesso, che rischia seriamente di tornare a Trigoria al termine di questa stagione. Contatti ci sono già stati: Sabatini, la scorsa settimana, ha incontrato il suo procuratore, Franco Zavaglia, e pure se la versione ufficiale dice «che non abbiamo parlato di Bovo» la verità è diversa. Si tratta sulla base di un triennale, che il giocatore accetterebbe di corsa, considerando che tornare a Roma, dopo essere andato via definitivamente nel 2006, rappresenterebbe per lui una rivincita enorme. Il suo contratto scade nel 2012, per convincere Zamparini potrebbero volerci dai 5 agli 8 milioni, con la volontà del giocatore a fare da perno decisivo per la partenza. Magari per conquistare, stavolta da protagonista, quello scudetto che a Roma manca ormai da 10 anni. C’era infatti anche lui, nella rosa della squadra campione d’Italia: Galbiati, che lo aveva seguito negli Allievi, lo fece inserire nella lista dei convocati per il ritiro precampionato, Capello lo portò un paio di volte in panchina.
Da Il Tempo:
Bagagli pronti, biglietti aerei prenotati, passaporti in tasca, arrivi scaglionati, appuntamenti già fissati e uno champagnino pronto ad essere stappato. Il programma dell’operazione Boston per la vendita della Roma agli americani è bello che pronto: oggi partenza e sbarco delle prime avanguardie, domani arrivo del grosso (e anche dei cosiddetti pezzi grossi) della spedizione e venerdì – se non ci saranno variazioni o problemi dell’ultim’ora – firme sui contratti definitivi e relativo brindisi. Tutto inizierà a muoversi questa mattina, quando da Fiumicino si imbarcheranno per gli States l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci & Partners e Massimo Tesei di Grimaldi e Associati. Destinazione finale Boston, anche se non si esclude una breve sosta a New York. I due legali, uno (Baldissoni) in rappresentanza del gruppo di DiBenedetto e uno (Tesei) di UniCredit, saranno raggiunti qualche ora più tardi anche dalla collega Stefania Lo Curto dello studio Grimaldi.
Dal Corriere dello Sport:
Le strade del mercato sono infinite. Non vogliamo essere blasfemi, ci mancherebbe, ma ci sembrava l’espressione giusta per cominciare a farvi conoscere quello che un po’ tutti ormai indicano come il prossimo direttore sportivo della nuova Roma. Cioè Walter Sabatini. Personaggio che ama poco apparire, preferendo il profilo basso ai titoloni, grande appassionato di calcio e calciatori, capace, fumando una sigaretta dopo l’altra, di aggiornarsi a ciclo continuo su squadre, giocatori europei, sudamericani e non solo.
HERNANDEZ – Le ultime due squadre dove Sabatini ha lavorato sono state la Lazio e il Palermo. A Formello, giusto per ricordare l’affare migliore, è stato lui a portare Kolarov, acquistato per ottocentomila euro e rivenduto dal presidente Lotito a diciassettemilioni e mezzo di euro ( più Garrido) al Manchester City. Ma qui, quello che ci piace ripercorrere, è la storia palermitana di Sabatini. Perché il Palermo che sabato prossimo si presenterà all’Olimpico, è in larga parte frutto delle intuizioni del prossimo dirigente della Roma. Partiamo da Abel Mathias Platero Hernandez, classe 1990, arrivato in Sicilia nel gennaio del 2009, appena maggiorenne. Sabatini che in Sudamerica fa tappa diverse volte l’anno, lo aveva seguito con grande attenzione, prendendolo sei mesi prima dello sbarco del giocatore in Sicilia con un accordo con il Penarol che prevedeva, per il club uruguaiano, una suddivisione del cartellino su una scrittura privata, cinquantacinque per cento al Palermo, il restante al Penarol. Costo dell’operazione circa tre milioni e trecentomila euro. Che, e qui il merito è stato del presidente Zamparini, sono stati pagati anche dopo che alle visite mediche dell’uruguaiano, fu riscontrata una piccola aritmia cardiaca. Hernandez si sottopose a un piccolo intervento chirurgico, tutto risolto, il Palermo si è ritrovato in rosa un ragazzo che già oggi può valere una cifra ben al di sopra dei dieci milioni.
Michele Gerbino, consulente di mercato di Juan, ha commentato le
Javier Pastore al Milan, qualcosa si muove. E non sono